CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI LEGISLATURA
ORDINE DEL GIORNO n. 43
approvato il 1° settembre 2020
ORDINE DEL GIORNO MULA – SALARIS – GIAGONI – COCCIU – MURA – CAREDDA – SECHI sulla campagna denigratoria e diffamatoria diffusa mediaticamente contro la Regione per sostanziarne l’immagine distorta di epicentro della nuova diffusione virale dal Covid-19.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione della discussione sul testo unificato n. 112-121/A in materia di riforma del sistema sanitario regionale,
PREMESSO che
– il Presidente del Consiglio dei ministri durante l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha imposto tutta una serie obblighi che il popolo sardo e il governo regionale hanno osservato scrupolosamente tanto da ridurre ad un valore prossimo allo zero la circolazione del virus nel territorio;
– sono state chiuse le scuole e le attività produttive e commerciali, è stata impedita la libera circolazione in tutto il territorio regionale, comportando di conseguenza la limitazione dei diritti fondamentali, garantiti dalla Costituzione, quali i diritti alla persona, il diritto alla circolazione, il diritto allo studio, il diritto alla libertà personale;
– con l’emergenza sanitaria ancora in corso, si è passati dalla chiusura totale all’apertura integrale, compresi porti ed aeroporti, mentre ancora la Sardegna, lontana dal virus, era considerata Covid free;
– il Presidente della Regione, al fine di tutelare i suoi concittadini e le attività lavorative e produttive, in considerazione dell’esigenza di garantire un bilanciamento tra valori e interessi costituzionalmente garantiti, quale la tutela della salute pubblica, ha richiesto al Governo nazionale un sistema di controlli sui viaggiatori in ingresso per limitare i contagi di ritorno mediante un test d’ingresso che accertasse la negatività, tenuto conto che la curva di contagio in Sardegna si attestava decisamente ai minimi termini confermando l’Isola come una delle regioni più sicure;
RILEVATO che di contro il Governo nazionale ha tacciato di incostituzionalità la richiesta del Presidente della Regione richiamando l’articolo 120 della Costituzione, dichiarando che una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone e diffidandola dall’adottare una ordinanza in tal senso;
CONSIDERATO che:
– anche a seguito della campagna di promozione turistica, attivata dalla Regione al fine di sostenere le imprese ricettive sarde fortemente colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia, l’Isola è stata meta di grandi flussi turistici;
– alcuni turisti non hanno avuto riguardo dei protocolli di sicurezza necessari ad evitare i contagi e ciò ha determinato l’importazione e la diffusione del virus nell’Isola;
– a seguito dell’aumento dei contagi si è scatenata una vera e propria campagna diffamatoria senza precedenti attraverso tutti i mass media nei confronti della nostra Isola, definita “bomba virale”, “focolaio d’Italia”, “epicentro della pandemia in Italia”;
– tutta questa campagna diffamatoria oltre ad essere stata una grave strumentalizzazione politica, rappresenta una grave violazione dei diritti riconosciuti costituzionalmente tra cui il diritto alla dignità personale o di una Regione ed alla reputazione della stessa, la cui violazione, attraverso l’esercizio non appropriato del diritto di cronaca e di informazione in generale, integra il reato di diffamazione, sanzionato penalmente;
RILEVATO che:
– la comunicazione sopraccitata da parte dei quotidiani ha orientato l’opinione pubblica mistificando la realtà con gravi conseguenze per l’immagine della nostra Isola e ricadute negative sull’economia e l’occupazione;
– il Governo nazionale ha imposto una riapertura senza limitazioni della circolazione delle persone sul territorio regionale, impedendo alla Sardegna il controllo del flusso turistico indiscriminato in virtù della pretesa incostituzionalità delle azioni che il Presidente della Regione intendeva portare avanti al fine di garantire la sicurezza dei sardi, del suo territorio e dei turisti;
– le scelte del Governo nazionale hanno creato un danno all’immagine ed alla reputazione della Sardegna con conseguenti danni economici e occupazionali ad un territorio già provato dal lungo lockdown,
impegna la Giunta regionale
ad adottare ogni atto affinché la Sardegna venga tutelata anche per i danni subiti all’immagine di Regione ospitale e preparata ad affrontare in modo adeguato e sicuro l’emergenza epidemiologica e affinché si ristabilisca un clima di serenità basato su una comunicazione veritiera, tempestiva ed efficace.
Cagliari, 2 settembre 2020
Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 2 settembre 2020.