ORDINE DEL GIORNO N. 100/XVI

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI LEGISLATURA

ORDINE DEL GIORNO n. 100

approvato il 13 settembre 2023

MELE – ZEDDA Alessandra – SCHIRRU – MANCA Ignazio – ENNAS – COCCIU – PIGA – SECHI – ARONI – MULA – GANAU – PINNA – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo sulla necessità di salvaguardare la sede direzionale dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (ISEM), divenuto nel tempo una realtà di prestigio e orgoglio per tutta la Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del disegno di legge n. 373/A (Disposizioni di carattere istituzionale e ordinamentale su varie materie),

PREMESSO che l’Istituto di Storia dell’Europa mediterranea (ISEM):
– svolge attività di ricerca, valorizzazione, trasferimento tecnologico e formazione sulla storia e le culture del Mediterraneo dal punto di vista privilegiato della penisola italiana e delle sue isole in una prospettiva di lungo periodo dal medioevo all’età contemporanea;
– svolge importanti ricerche sulla storia della Sardegna e sui suoi rapporti con le realtà vicine considerato il suo storico ruolo di cerniera e crocevia di flussi culturali;
– negli anni ha svolto numerose attività di divulgazione scientifica con impatto diretto sul territorio, tra le quali si annoverano collaborazioni con Monumenti aperti e progetti di formazione per il corpo docente sulla lingua e la cultura sarda e che, soltanto mantenendo la direzione in Sardegna, potrà ripetere e ulteriormente integrare con il territorio;
– è sede di una ricca e pregiata biblioteca che, oltre ad essere un punto di riferimento per studenti, laureandi, dottorandi e ricercatori stranieri, è anche indiscusso patrimonio culturale per la Sardegna;

APPURATO che:
– il riconoscimento del principio di insularità recentemente inserito in Costituzione contiene importanti implicazioni identitarie inclusive della promozione delle specificità culturali e storiche dei territori;
– l’ISEM, da questo punto di vista, svolge un ruolo di guida anche nella divulgazione e promozione della storia e della cultura della Sardegna, tanto nel panorama regionale quanto in quello nazionale e Mediterraneo in generale;
– gli studi attinenti alla Sardegna sono di analoga importanza rispetto a quelli svolti in altre Regioni e, pertanto, non devono essere considerati provinciali, come sovente accade, soprattutto considerato il ruolo centrale della Sardegna nel quadro del Mediterraneo, non solo dal punto di vista geografico;

RILEVATO che negli anni la Sardegna ha assistito alla perdita di diversi istituti del CNR e può ad oggi contare soltanto su 2 sedi direzionali, un numero estremamente ingiusto se rapportato alle 107 direzioni di istituti CNR in tutta Italia e considerando, nello specifico, le 18 sedi della Regione Campania e le 5 della Regione Sicilia;

CONSIDERATO che:
– l’Istituto attualmente non possiede locali propri per la sede direzionale, ma dispone di locali in locazione a titolo oneroso il cui onere non è più sostenibile per il CNR centrale;
– è in atto un processo di ristrutturazione del CNR che prevede una riduzione del numero di istituti con l’accorpamento di direzioni e sedi;
– verosimilmente, da questo processo di accorpamento la Sardegna perderebbe una delle sue due ultime sedi direzionali in quanto l’ISEM cesserebbe di essere un istituto autonomo e verrebbe trasformato in una sezione dipendente da Roma o Napoli, venendo dunque inesorabilmente ridimensionato il ruolo culturale svolto all’interno del proprio territorio dall’ISEM;
– all’interno del territorio regionale resterebbe soltanto la direzione dell’Istituto di genetica, peraltro in fase di accorpamento, con la conseguenza che la Sardegna verrebbe penalizzata per una presenza così ridotta del principale ente di ricerca del Paese;

PRESO ATTO che:
– già con la deliberazione regionale n. 2/14 del 22 gennaio 2014 la Regione concedeva all’ISEM, in comodato d’uso gratuito e a tempo indeterminato, un immobile di proprietà dell’amministrazione regionale;
– negli anni, alla delibera n. 2/14 del 2014 non è stato dato seguito;

TENUTO CONTO che la perdita della sede direzionale comporterebbe diverse conseguenze negative, tra le quali si ravvisano la perdita di autonomia e, dunque, una minore capacità contrattuale con il CNR centrale; minore o azzerata possibilità di gestire i finanziamenti esterni; minori rapporti con il territorio e perdita della voce in capitolo su nuovi, eventuali, concorsi,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale a:

1) individuare un locale di proprietà dell’amministrazione regionale da assegnare in comodato d’uso gratuito, a tempo indeterminato, all’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (ISEM) del dipartimento del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR);
2) realizzare un legame più profondo e proficuo tra la Regione, l’ISEM e il CNR tutto.

Cagliari, 13 settembre 2023


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 13 settembre 2023.

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