“Un impegno straordinario dell’assessorato all’Ambiente per difendere la Sardegna dalla piaga dei roghi”. Il presidente Roberto Li Gioi (commissione IV) ha definito così il Piano antincendi 2025 presentato questo pomeriggio dall’assessora Rosanna Laconi (Ambiente) audita dalla commissione consiliare.
L’esponente della Giunta, che ha approvato il 29 gennaio scorso la delibera che contiene il piano antincendi ha detto: “La parola d’ordine è anticipare, visto che ad aprile 2024 abbiamo registrato i primi roghi dell’anno. E abbiamo anticipato per consentire ai volontari, ma più in generale a tutta la macchina, di attivarsi per tempo “. Invece, la causa dell’anticipo dei roghi è la siccità in aumento, che colpisce le campagne e i boschi sardi. “Le azioni di sensibilizzazione sono fondamentali”, ha detto l’assessora riprendendo uno spunto del presidente Li Gioi, “ma non dimentichiamo che l’ottanta per cento degli incendi è certamente di natura dolosa”
Quanto agli sforzi organizzativi della Regione “abbiamo per il 2025 una flotta aerea con nove velivoli (tra cui due Superpuma) e 7 elicotteri, 3 Canadair a Olbia da fine giugno, 2 velivoli dell’Esercito e uno dell’Aeronautica tra Elmas e Decimomannu oltre a un elicottero dei vigili del fuoco ad Alghero. C’è una gara in corso ma siamo in attesa di altri tre mezzi per le postazioni di Marganai, Limbara e Fenosu”.
Laconi ha proseguito: “In Forestas sono in arrivo 638 operai, che rimpiazzeranno soltanto in parte i loro colleghi che vanno in pensione. Potranno contare su un nuovo parco con 341 Ford Ranger, altri 200 grandi pick up, 18 Doblò e altri 179 Ford Ranger. Stiamo lavorando anche alla riorganizzazione della Protezione civile, non solo per l’ambito dell’antincendio boschivo ma per realizzare dei poli logistici (il primo nel Medio Campidano) intorno ad ambiti territoriali. Queste centrali operative saranno in funzione h24 in modo da realizzare una protezione civile di prossimità”.
Quanto ai numeri dei roghi l’assessora all’Ambiente ha segnalato alla commissione che “nel 2024 sono stati bruciati 11573 ettari di cui 2775 di bosco, 446 di pascolo e 8850 di sterpaglie e altri suoli meno pregiati. Rispetto al 2023 c’è stato un incremento di 3 mila ettari nonostante sia calato il valore assoluto dei roghi, che dunque sono sempre più gravi. Vista la siccità anche in questo scorcio d’anno, non ci aspettiamo purtroppo nulla di buono per questa stagione”.
Per chiarimenti sono intervenuti i consiglieri Sandro Porcu (Orizzonte comune), Emanuele Matta (Cinque stelle) e Antonio Spano (Pd), sul tema dei terreni agricoli abbandonati e sui calendari per l’abbruciamento. La consigliera Maria Laura Orru (Avs) ha segnalato la possibilità di coinvolgere i piloti degli aerei ultraleggeri per l’avvistamento dei roghi nell’Isola mentre l’assessora ha segnalato il “possibile impiego dei droni con sensori termini, attualmente usati per valutare il grado di rinsecchimento delle foreste sarde”.
Per il presidente Li Gioi “è evidente lo sforzo dell’assessora Laconi e degli enti competenti per garantire una forte campagna antincendio: la commissione è certamente soddisfatta. Il 20 per cento dei roghi è però colposo e questo ci impone di fare una grande opera di sensibilizzazione e prevenzione a favore della popolazione sardo”.