CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 96 – Pomeridiana
Lunedì 11 gennaio 2021
Approvato l’articolo 4 del Dl 108 (Giunta) “Piano casa”
La seduta è stata aperta dal vicepresidente del Consiglio Giovanni Antonio Satta.
Dopo le formalità di rito, la discussione del D.L 108 “Piano Casa” è ripresa con l’esame dell’emendamento n.232 (Agus e più) all’articolo 3. La proposta correttiva, sulla quale sono intervenuti i consiglieri dei Progressisti Massimo Zedda, Maria Laura Orrù, Roberto Li Gioi (M5S) e Gianfranco Ganau (Pd), è stata respinta dall’Aula con 24 voti contrari e 15 a favore.
Sull’emendamento soppressivo parziale n.237 (Agus e più) è intervenuto il consigliere Massimo Zedda (Progressisti): «Questa legge non fa una scelta – ha detto – occorre capire se si vuole favorire il turismo attraverso un incentivo alle strutture ricettive alberghiere o invece si preferisce puntare sull’extralberghiero». Stesso giudizio da parte della collega di partito Maria Laura Orrù che ha parlato di “norma in contrasto con le dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione Christian Solinas”.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha accolto le osservazioni degli esponenti della minoranza: «Ci sono due errori nel testo che non rispecchiano la volontà della maggioranza e della Giunta. Basterebbe eliminare nel comma 2 la lettera l)». Mula ha quindi chiesto due minuti di sospensione per un confronto sul testo.
Soddisfatto il consigliere Roberto Li Gioi (M5S): «Il lavoro della minoranza contribuisce a migliorare il testo. Mi fa piacere che l’on Mula ci abbia ascoltato».
«La legge deve essere scritta meglio – ha aggiunto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus – c’è bisogno di chiarimenti tecnici. Noi apprezziamo i toni pacati dell’on. Mula e la sua volontà di confrontarsi con l’opposizione. Su molti punti tecnici l’interlocuzione deve essere però affidata alla Giunta. Noi vogliamo che l’assessore chiarisca cosa vuol fare nell’applicazione di questa legge alla luce delle molteplici perplessità sollevate».
Altri errori nel testo sono stati segnalati dalla consigliera del Pd Rossella Pinna: «Anche nell’emendamento della Giunta n.750 c’è la necessità di intervenire».
Il vicepresidente Satta, facendo seguito alla richiesta del capogruppo del Psd’Az Franco Mula, ha quindi sospeso la seduta. (Psp)
Alla ripresa dei lavori, è stato messo in votazione l’emendamento 237, che il Consiglio ha respinto con 14 voti favorevoli e 25 contrari.
Successivamente è iniziata la discussione dell’emendamento 659. Hanno parlato a favore i consiglieri Massimo Zedda, Roberto Li Gioi, Maria Laura Orrù,
L’emendamento 659 è stato respinto con 15 voti favorevoli e 25 contrari.
Subito dopo è iniziata la discussione dell’emendamento 655. Ha parlato a favore il consigliere Roberto Li Gioi,
L’emendamento 655 è stato respinto con 15 voti favorevoli e 24 contrari.
Successivamente è iniziata la discussione dell’emendamento 1232 (Ganau e più) che estende gli ampliamenti volumetrici anche alle Comunità integrate ed alle Comunità alloggio. Sulla proposta si è realizzata una convergenza con la maggioranza: l’emendamento 1232 è stato approvato con 34 voti favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti.
A seguire è iniziata la discussione dell’emendamento 658.-
Hanno parlato a favore i consiglieri Roberto Li Gioi e Massimo Zedda.
L’emendamento 658 è stato respinto con 15 voti favorevoli contrari 27 e astenuti 2.
Subito dopo sono stati respinti per alzata di mano anche gli emendamenti 236 e 238.-
Subito dopo il Consiglio ha approvato il testo dell’art.3 con 26 voti favorevoli, 15 contrari ed 1 astenuto. L’Assemblea ha introdotto attraverso emendamenti orali alcune modifiche riguardanti fra l’altro la differenziazione degli incrementi volumetrici e la cessione dei crediti volumetrici nelle strutture ricettive.
Successivamente è iniziata la discussione dell’emendamento 571 (Ganau e più) che prevede nelle strutture ricettive (come già era stato stabilito per le residenze in un altro emendamento approvato) l’eliminazione di pavimentazioni impermeabili nelle aree scoperte di pertinenza dell’immobile.
L’emendamento è stato approvato per alzata di mano. (Af)
Aperta la discussione sull’articolo 4 ((Interventi per il riuso e per il recupero con incremento volumetrico dei sottotetti esistenti) il relatore di maggioranza (Giuseppe Talanas, Fi) ha dichiarato parere contrario a tutti gli emendamenti presentati, tranne per il n. 768 dove si è invitato al ritiro. Conforme a quello del relatore, il parere della Giunta. La consigliera dei Progressisti, Maria Laura Orrù, insieme al suo collega di gruppo, Massimo Zedda, hanno argomentato, nei rispettivi interventi, la sostanziale contrarietà alla norma, evidenziando come l’obiettivo del recupero dei sottotetti sia però condivisibile se orientata alla riduzione del consumo del suolo ma all’interno di un più definito quadro di insieme come sarebbe quello di una nuova legge urbanistica.
Non approvato l’emendamento n. 6, il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, ha annunciato il ritiro di tutte le proposte modificative all’articolo 4, a sua firma. Ritirato anche il 660, non è stato approvato il 661 e ritirato il 768.
Per dichiarazione di voto sul testo dell’articolo sono intervenuti per dirsi contrari i consiglieri del gruppo Progressisti, Massimo Zedda; Maria Laura Orrù e Francesco Agus, ma posto in votazione l’articolo 4 è stato approvato per alzata di mano.
Aperta la discussione sull’articolo 5 (Interventi di recupero dei seminterrati, dei piani pilotis e dei locali al piano terra) il relatore della maggioranza ha dichiarato parere contrario a tutti gli emendamenti, tranne al sostitutivo totale n. 752, presentato dalla Giunta, e al 772 per il quale c’è stato l’invito al ritiro. Conforme a quello del relatore il parere della Giunta si è dunque sviluppato un intenso dibattito che ha registrato la ferma contrarietà delle opposizione all’articolo 5. «Un articolo che la maggioranza e la Giunta avrebbero dovuto evitare», ha dichiarato il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus che ha parlato di “edilizia di risulta e di ripiego” riferendosi alla proposta della Giunta di concedere l’abitabilità “ai sottàni”. Maria Laura Orrù (Progressisti) ha evidenziato i rischi per l’utilizzo dei seminterrati ad uso abitativo nelle aree di rischio idrogeologico («l’articolo 5 è estremamente pericoloso»). La consigliera del Pd, Rossella Pinna, ha dichiarato voto favorevole dunque all’emendamento soppressivo n. 7, seguita dai colleghi della minoranza, Roberto Li Gioi (M5S) e Massimo Zedda (Progressisti). Posto in votazione l’emendamento 7, uguale al 104, non è stato approvato e si è quindi passati all’esame degli emendamenti presentati all’emendamento n. 752.
Sul 1043 è intervenuto il consigliere dei Progressisti, Massimo Zedda, che ha proseguito nelle critiche all’utilizzo dei seminterrati per uso abitativo («Se ci saranno altri morti saranno sulla coscienza della maggioranza»). Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera dei 5 Stelle, Desirè Manca (M5S) e Laura Caddeo (Progressisti) che ha invitato l’assessore dell’Urbanistica al ritiro dell’articolo 5. Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha invece insistito sulla richiesta di spiegazioni da parte della Giunta e della maggioranza. Anche il consigliere di Italia Viva, Franco Stara (Italia Viva) ha invitato l’assessore al ritiro dell’articolo 5 e il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula (Psd’Az), è intervenuto per chiarire che “non tutti i seminterrati potranno essere abitabili perché l’agibilità la daranno i Comuni”. «Nelle zone a rischio idrogeologico – ha proseguito l’esponente della maggioranza – nessun sindaco potrà dare agibilità per abitare nei seminterrati». Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Mura (FdI) ha ribattuto alle accuse delle opposizioni ed ha contestato “i riferimenti alle tragiche alluvioni per cancellare l’articolo 5”. Ulteriori critiche all’utilizzo dei seminterrati per abitazioni sono arrivate dalla consigliera Maria Laura Orrù (Progressisti) e da Eugenio Lai (Leu): «I cambiamenti climatici fanno capire che le giustificazioni della maggioranza non sono ammissibili». Gianfranco Satta (Progressisti) si è detto contrario all’articolo 5 e a favore di tutte le proposte tendenti alla sua cancellazione. Il capogruppo Agus (Progressisti) ha comunicato il ritiro di tutti gli emendamenti all’emendamento 752, modificativi (1056, 1057, 1059, 1061, 1062, 1063) seguito dal capogruppo Ganau che ha annunciato il ritiro del 1038, 1039, 1040 e 1041.
Posto ai voti, non è stato approvato l’emendamento all’emendamento n. 1043 (27 no e 16 sì). Sul 1044=1045 sono intervenuti a favore Massimo Zedda e Francesco Agus (Progressisti). (A.M.) A seguire l’on. Orrù ma l’Aula ha respinto gli emendamenti 1044. Stessa sorte per il 1046. L’on. Agus (Progressisti) ha annunciato il ritiro di alcuni emendamenti mentre sul 1048 l’on. Zedda ha detto: “I portici che volete far chiudere sono strada. Se li chiudete davvero, in alcuni casi sparirà il marciapiede e le persone dovranno camminare sulla strada. E in questi locali volete consentire anche attività sociosanitaria e residenziale. Ma che idee avete in mente?”.
Respinto l’emendamento 1048 e anche il 1023. Sull’emendamento 1038 l’on. Ganau (Pd) ha detto: “Ci pare di capire che sulle destinazioni dei seminterrati ci sia poco da discutere con voi. Almeno, però, eliminate la destinazione sociosanitaria perché davvero è una forzatura”. In replica il capogruppo del Psd’az, on. Franco Mula, ha annunciato il voto favorevole di tutta la maggioranza all’emendamento Ganau e più.
Respinto 1039, 1040.
La discussione si è incentrata sul 1235 di maggioranza, a firma Mula e più, che elimina la lettera a) dell’emendamento sostitutivo totale n. 752 . Contraria l’on. Pinna (Pd). Dall’opposizione è intervenuto contro anche l’on. Zedda, che ha detto: “State autorizzando gli interrati, altro che. Basterà sbancare un po’ di terra e aprire una piccola superficie vetrata per fare finta di avere un seminterrato”. Anche l’on. Li Gioi (Cinque stelle) si è detto contrario: “E’ una norma da piangere, ci vuole coraggio a presentarla. Sono scioccato, siamo oltre l’immaginabile. Bello vivere qua con lo stipendio che abbiamo: ma chi di voi ci andrebbe a vivere in un interrato? Avete poco da ridere. Dove volete arrivare? Non c’è limite alla schifezza”. L’on. Mula ha replicato: “Stiamo parlando di seminterrati, le norme bisogna anche leggerle bene. Noi e voi parliamo lingue diverse, noi parliamo quella della Gazzetta ufficiale e vi cito la norma. Ma vi pare che noi autorizziamo le persone a mettere la residenza rischiando la vita?”. Contrarie l’on. Desirè Manca (Cinque stelle) e Orrù (Progressisti): “E’ una legge che mette in difficoltà i tecnici, non vorrei essere un architetto che deve applicare norme così confuse”. L’on. Agus ha chiesto alla Giunta “se è pienamente consapevole di questa modifica e se la condivide”.
L’emendamento 1235 è stato approvato con 24 voti a favore.
Sull’emendamento 1217 l’on. Li Gioi ha detto: “State dando la possibilità di vendere locali che non hanno l’abitabilità e non possiamo sempre pregare di essere sfiorati dalle bombe d’acqua”. L’emendamento 1217 è stato respinto.
La Giunta ha invitato l’on. Cocciu (Forza Italia) al ritiro dell’emendamento 1233 ma il capogruppo del Psd’Az ha chiesto una breve sospensione per una riunione di maggioranza. Alla ripresa il presidente ha annunciato la conclusione della seduta. Il Consiglio riprenderà domani alle 10. (C.C.)