CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 82 – Antimeridiana
Lunedì 30 novembre 2020
- Approvato il passaggio all’esame degli articoli dell’assestamento di Bilancio (Dl. 224 – Giunta – Attuazione dell’Accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell’emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio)
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La seduta è stata aperta dal Presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Il presidente Pais ha proposto all’Aula un minuto di raccoglimento in segno di vicinanza, solidarietà e cordoglio per le vittime dell’evento alluvionale che ha colpito Bitti. Il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio.
Prima di aprire il dibattito sul primo punto all’ordine del giorno, il “Disegno di legge N. 224/A. Giunta regionale. Attuazione dell’Accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell’emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio”, il presidente Pais ha dato la parola al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, che ha voluto riferire sullo stato della situazione nel territorio del Nuorese, di Bitti e delle altre zone della Sardegna colpite dagli eventi alluvionali, “che hanno determinato non soltanto il lutto che abbiamo ricordato e per il quale va la nostra vicinanza alle famiglie e alle comunità, ma anche una serie di danni ai privati e alle aziende produttive”. Solinas ha affermato di aver potuto constatare l’entità dei danni con l’assessore Lampis, con il capo della Protezione civile nazionale, il dottor Borrelli, insieme al sindaco Ciccolini e ai consiglieri e assessori presenti ieri sul territorio. “La Giunta regionale ha immediatamente deliberato lo stato di emergenza ai sensi della legge regionale. Abbiamo chiesto anche lo stato di calamità naturale per quanto riguarda le produzioni agricole e oggi proponiamo all’interno del Disegno di legge un emendamento che stanzia complessivamente 40 milioni di euro”. Si tratta, ha spiegato, di un primo stanziamento immediato per dare un segno di presenza e di volontà per arrivare il più presto possibile “a ripristinare una normalità che è stata violata da questa tragedia”. Il presidente ha sottolineato la volontà della Giunta di intervenire immediatamente per consentire il rientro nelle abitazioni, ma anche per il ripristino delle opere strutturali, annunciando per il prossimo anno un ulteriore stanziamento per completare i lavori. “Abbiamo chiesto al governo un corsia preferenziale dal punto di vista burocratico per questi interventi – ha affermato Solinas – perché l’intera partita della mitigazione del rischio idrogeologico soffre, purtroppo, da troppo tempo un rallentamento dovuto ai diversi percorsi burocratici”. Solinas ha affermato che c’è una piena collaborazione tra Stato e Regione. “Abbiamo dispiegato sul territorio tutte le forze possibili”, ha affermato, dalla protezione civile nazionale all’esercito, ma anche il sistema di protezione civile regionale e del volontariato, la colonna mobile del Corpo forestale di vigilanza ambientale e l’Agenzia Forestas, “tutti impegnati per ripristinare nel più breve tempo possibile quantomeno il sistema viario, i sistemi delle reti di telecomunicazione, delle reti elettriche che progressivamente si stanno riattivando”. Solinas ha sottolineato che quelle appena passate sono state ore di intenso lavoro in cui è stata già fatta una quantificazione precisa di una serie di danni e il resto della quantificazione verrà fatto nelle prossime ore. Il presidente ha sottolineato che il sistema della Protezione civile ha dato tempestivamente l’allerta, così da consentire ai sindaci di intervenire con le ordinanze di chiusura e con gli altri interventi di prevenzione. Una situazione di emergenza che si è andata a sommare a quella già esistente del Covid con interventi differenziati per le persone in isolamento domiciliare.
Il presidente ha poi informato il Consiglio della telefonata ricevuta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che “mi ha pregato di estendere alle comunità il senso di vicinanza e di attenzione con il quale vive questo momento e segue il particolare lutto che ha colpito la comunità di Bitti”. Il presidente ha affermato l’importanza della leale collaborazione tra le Istituzioni per mettere in campo tutte le azioni possibili. Parlando di Bitti, ha poi continuato: “Ho trovato una comunità forte, che nonostante la disgrazia ha voglia di rimettersi in piedi, di riprendere il proprio cammino” e ha aggiunto “dobbiamo cercare di contribuire con tutto quello che è necessario perché con le prime risorse regionali, alle quali si aggiungeranno quelle dello Stato, si possa veramente rimettere in stato di normalità il paese”. Per Solinas questo assestamento di Bilancio sarà importante per dare questa prima risposta alle comunità colpite, senza trascurare gli altri settori di intervento.
Ha quindi preso la parola l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, che ha letto la relazione sulle tempistiche d’intervento della Protezione civile a partire dalla diramazione dell’allerta fino agli interventi odierni. L’esponente della Giunta ha ricordato che il 26 novembre il centro ha diramato, con riferimento ai giorni 27 28 novembre, l’avviso di allerta di elevata criticità per rischio idrogeologico localizzato nelle zone dell’Iglesiente, Campidano, Flumendosa, Flumineddu, Tirso, Gallura e moderata criticità nelle zone di Monte Vecchio e Logudoro. “Insieme alla direzione generale della protezione civile abbiamo stabilito di attivare da subito la fase operativa di preallarme per tutta la Sardegna” e ha aggiunto “di conseguenza i comuni preallertati hanno potuto assumere una serie di misure preventive volte a salvaguardare l’integrità della vita delle persone e delle cose, attivando i centri operativi comunali come previsto dal piano regionale di protezione civile”.
L’assessore ha elencato le azioni poste in essere dalla macchina della Protezione civile, con la massima tempestività ed efficienza, fin dalle primissime ore, con la collaborazione di tutti gli enti e istituzioni interessate. Importante l’attività della sala radio, che ha consentito di contattare il giorno dell’evento calamitoso il sindaco di Bitti, grazie a un ponte radio. Lampis ha ricordato anche che nei giorni scorsi la Giunta ha anche approvato uno stanziamento di 10 milioni di euro per istituire un punto radio in tutti i 377 comuni della Sardegna.
“L’evento calamitoso ha interessato soprattutto il Medio Campidano e in Nuorese”. A Bitti, dove tre persone hanno perso la vita, si sono registrate precipitazioni per oltre 300 millimetri in 24 ore. Lampis ha poi elencato i danni creati alle reti viarie, e tutti gli interventi messi in campo dalla macchina della Protezione civile per salvaguardare le comunità interessate dall’evento alluvionale. Lampis ha poi spiegato che la Giunta regionale ha ritenuto la sussistenza delle condizioni di cui all’articolo 7 della legge regionale 17 gennaio 89 numero 3 (sostituito dall’articolo 3 della legge regionale 9 Marzo 2020 numero 9) e con la deliberazione numero 60 “ha dichiarato lo stato di emergenza regionale al fine di supportare le comunità locali con i mezzi e le strutture operative regionali disponibili mediante ordinanze di protezione civile adottate dal presidente della Regione”, come previsto dalla normativa regionale nel rispetto delle normative europee e nazionali. Lampis ha anche annunciato la volontà della Giunta di chiedere lo stato di emergenza di rilievo nazionale, se risulteranno presenti i presupposti normativi. La Giunta ha anche dato mandato all’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, di mettere in campo tutti gli interventi possibili a sostegno delle attività agricole colpite da eccezionale avversità atmosferica. Lampis ha ringraziato tutto il personale della Protezione civile, i tantissimi sindaci e tutte le istituzioni interessate.
Il presidente Pais ha dato la parola al presidente della commissione Bilancio, Valerio De Giorgi (Misto), per l’illustrazione del Disegno di legge 224/A. Il consigliere ha spiegato che il testo è stato assegnato il 20 novembre alla Terza commissione per il relativo esame e, contemporaneamente, trasmesso alle commissioni di merito per l’espressione del parere di competenza. La terza commissione ha approvato a maggioranza il testo che ha visto l’eliminazione di una serie di micro interventi. “Il testo così emendato – ha spiegato De Giorgi – sia pur con alcune perplessità e contrarietà, emerse a più riprese durante il corso del dibattito, è stato licenziato col parere favorevole dei gruppi di maggioranza e il voto contrario dei gruppi di opposizione”. E ha aggiunto: “A tale riguardo va dato atto del grande senso di responsabilità mostrato dei gruppi di maggioranza e di opposizione chiamati ad esaminare un testo blindato dai contenuti immodificabili pattuiti fuori dell’Aula consiliare”.
Il testo prevede “oltre alle disposizioni dirette a contabilizzare i ristori delle minori entrate conseguenti al coronavirus, una serie di misure a favore del sistema economico e sociale della nostra Isola, fortemente provato in conseguenza della pandemia”. In particolare l’articolo 2 comma 1 si basa sull’accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le Autonomie speciali, diretto ad assicurare alle medesime regioni le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni istituzionali per il 2020. “Sulla base di tale accordo è stato assegnato alla Sardegna l’importo complessivo di 473 milioni di euro di cui 383 milioni quale riduzione al contributo della finanza pubblica della Regione per il 2020, pertanto per l’anno in corso azzerato, e 90 milioni quale trasferimento dal fondo per l’esercizio delle funzioni delle Regioni e delle Province autonome”, ha affermato De Giorgi. Il secondo comma dell’articolo 2 fa seguito, invece, ha continuato, al decreto ministeriale 24 luglio 2020 che autorizza la Regione a iscrivere per l’anno 2020 la somma di euro 41.920.000 a compensazione del mancato versamento dell’ Irap per l’anno 2020. De Giorgi ha elencato diverse disposizioni previste nel Disegno di legge. Tra quelle a sostegno dell’attività economica e dell’occupazione ha ricordato: “la costituzione di fondi rotativi con una dotazione iniziale complessiva nel 2020 di 70 milioni di euro, di cui 60 milioni destinati a un fondo finalizzato alla promozione della resilienza delle grandi imprese alberghiere operanti in Sardegna e 10 milioni destinati a un fondo diretto a favorire la creazione di nuova e qualificata occupazione e a promuovere la crescita dimensionale delle imprese operanti in Sardegna”. Tra gli altri interventi: l’incremento di ulteriori 50 milioni di euro del fondo emergenza imprese, 4 milioni di euro per un intervento straordinario a favore dei titolari di licenza taxi e di noleggio con conducente, un contributo una tantum in favore delle imprese che gestiscono le sale cinematografiche, 15 milioni di euro per l’intervento Destinazione Sardegna lavoro 2020 per il sostegno dell’occupazione della filiera turistica, 1,5 milione di euro per la concessione di una indennità una tantum ai lavoratori, organismi, agenti e scuole che operano nel settore dello spettacolo, l’assegnazione all’Aspal di ulteriori 2,5 milioni di euro per la prosecuzione degli interventi di politica attiva del lavoro. Tra gli interventi che riguardano le politiche sociali e sanitarie sono previsti 3 milioni di euro, per il 2020, a sostegno e potenziamento della rete di servizi di accoglienza e riabilitazione delle persone adulte affette da disturbo dello spettro autistico, un contributo di 1 milione di euro finalizzato alla prevenzione del fenomeno dell’usura, la riprogrammazione delle economie pari a 30 milioni a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico sociale derivante dalla pandemia, ma anche 26 milioni destinati ai comuni per l’inclusione sociale. E’ previsto, inoltre, 1 milione di euro destinato ai Comuni per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, 1 milione di euro alla Caritas, 8 milioni per la formazione continua dei medici specialistici ambulatoriali (campagna vaccinale antinfluenzale) oltre al riconoscimento di un’indennità covid per i medici dell’emergenza territoriale. De Giorgi, vista l’importanza del provvedimento, ha infine auspicato una rapida e condivisa approvazione del del disegno di legge.
Il presidente Pais ha quindi dato la parola al relatore di minoranza, Cesare Moriconi (Pd), il quale ha evidenziato che non si tratta di un assestamento di bilancio, ma di una variazione. E come tale deve essere approvata entro il 30 novembre, ossia oggi. Moriconi ha ricordato che la Giunta ha avuto sei mesi per predisporre il documento che, invece, ha approvato quindici giorni fa. Il consigliere del Pd ha ricordato che oggi il documento è in Aula grazie al senso di responsabilità della minoranza. Per Moriconi si tratta di un testo privo delle basi e delle premesse fondamentali per un provvedimento di tale importanza. Manca il confronto con i sindacati, con le imprese, con gli enti locali, non c’è l’analisi del contesto e la previsione delle eventuali ricadute dei singoli interventi. Per Moriconi, dunque, il documento è parziale e insoddisfacente, e ha sottolineato che se fosse arrivato all’esame del Consiglio nei giusti tempi si sarebbe potuto scrivere un altro provvedimento.
Michele Cossa (Riformatori sardi) ha annunciato il suo voto favorevole. Il consigliere ha evidenziato l’importanza del provvedimento sia dal punto di vista quantitativo sia dal punto di vista innovativo, che mira a utilizzare massicciamente le risorse messe a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti, grazie allo studio, l’elaborazione, la programmazione e la progettazione alla base della redazione del disegno di legge. Tra gli interventi che ha ritenuto più importanti i 60 milioni per le grandi imprese turistiche. Uno stanziamento che vuole sostenere la filiera anche delle piccole e medie imprese collegate alle grandi imprese turistica e che vuole rilanciare l’immagine dell’Isola, che ha visto la brusca interruzione della stagione a settembre e che poi è stata accusata di aver alimentato la diffusione del covid. Tutto questo, ha detto, a vantaggio di altre località italiane ed estere. L’altro intervento di particolare rilevanza, secondo Cossa, è quello che prevede 10 milioni di euro per promuovere la crescita dimensionale delle imprese che operano in Sardegna. Per Cossa è necessario che le attività puntino a crescere, ad accorparsi e a fondersi per essere più forti sul mercato dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid.
Roberto Deriu (Pd) ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato per salvaguardare le comunità colpite dall’alluvione degli scorsi giorni. La presenza del Presidente della Regione e dell’assessore dell’Ambiente dove le comunità sono state colpite ha fatto sentire alle popolazioni e agli amministratori la forte vicinanza delle Istituzioni. Per Deriu la gestione dell’emergenza è stata ineccepibile. Il consigliere del Pd ha auspicato la stessa velocità ed efficacia nell’azione di ricostruzione. Sul Disegno di legge in esame ha poi affermato che alcuni provvedimenti saranno approvati e altri no. Deriu ha sollecitato la Giunta alla preparazione della Legge di Stabilità e ha ricordato che è il Consiglio regionale ad autorizzare la Giunta a spendere e non la Giunta che spiega al Consiglio come si deve spendere. Deriu si è detto critico verso l’intervento a favore dei grandi alberghi e ha esortato la Giunta ad eliminare la parola “grandi” per consentire anche alle piccole strutture di poter usufruire del sostegno previsto dal Disegno di legge. (Eln)
Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, in apertura del suo intervento, ha rivolto un pensiero di vicinanza alle famiglie delle vittime dell’alluvione che ha colpito il comune di Bitti. Da Zedda è arrivata subito una sollecitazione alla Giunta ad intervenire per la mitigazione del rischio idrogeologico: «L’assessore all’Ambiente Lampis dialoghi con il suo collega dell’Urbanistica. La nuova legge sul Piano Casa va in direzione contraria perché autorizza libertà di interventi anche in ambito costiero. Serve un piano di riassetto idrogeologico. La devastazione del territorio produrrà altri rischi».
Sull’assestamento di bilancio, Zedda ha condiviso le argomentazioni del relatore di minoranza Cesare Moriconi: «I ritardi non dipendono dall’assessorato della Programmazione che ha un ruolo di coordinamento in base alle segnalazioni ricevute su priorità ed emergenze. C’è stato ritardo da parte degli altri assessorati che hanno determinato una lentezza dei procedimenti». L’esponente della minoranza ha poi segnalato gravi inadempienze sul fronte dei finanziamenti alla Legge 162 per le patologie gravi o sul programma “Ritornare a casa”: «C’è una proposta che giace in Commissione dal mese di aprile 2020 – ha detto Zedda – i Comuni hanno dovuto tagliare le risorse».
Critiche, infine, per la mancata concertazione sulle risorse da spendere. «Non ci sono stati confronti con le parti sociali nemmeno sul Recovery fund. Si stanno rispolverando vecchi progetti risalenti agli anni ’90. Grazie a noi il testo è stato ripulito da interventi che nulla avevano a che vedere con azioni di ristoro per le imprese sarde».
Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Solinas (Cinque Stelle). Anche lui ha espresso solidarietà alla comunità di Bitti e apprezzamento per le risposte immediate nei soccorsi. Sul provvedimento in discussione, Solinas è stato chiaro: «Arriva in extremis in Aula grazie anche alla disponibilità della minoranza. C’è stato un notevole lavoro di pulizia con l’eliminazione di misure puntuali. All’interno della norma sono presenti numerosi interventi: alcuni ponderati, altri frettolosi. E’ vero che la burocrazia spesso frena l’azione amministrativa ma ci sono anche colpe della politica che non mette i burocrati nelle condizioni di lavorare al meglio». Solinas ha poi auspicato la cancellazione di alcuni interventi previsti nell’articolo 5 “Disposizioni in materia di politiche sociali e sanità” e più attenzione per le piccole imprese. «L’emergenza Covid ha concentrato l’attenzione sulla sanità – ha detto Solinas – ora serve un corretto ragionamento economico che metta in campo misure più incisive e soprattutto applicabili. Spesso ci sono difficoltà nella erogazione delle risorse. Il tempo è decisivo».
Pier Luigi Saiu (Lega) ha espresso un giudizio positivo sul provvedimento in esame. «E’ indubbio che le scelte sono necessarie e intervengono su settori fondamentali messi in crisi dalla emergenza sanitaria che è diventata emergenza economica e sociale. Bene i 50 milioni che incrementano il Fondo Bei. E’ una scelta condivisibile che va oltre le appartenenze politiche. Anche gli altri provvedimenti, che possono sembrare frammentari, vanno a ristorare tanti settori colpiti dalla crisi. Ci sono molte risorse a disposizione. E’ difficile opporsi a questo provvedimento nel merito».
Saiu ha poi sottolineato il momento drammatico attraversato dalla Sardegna: «Il provvedimento arriva in un momento in cui la situazione sanitaria è ancora critica. Rientra a pieno titolo nella legislazione di emergenza. Non può però costituire un alibi per limitare il dibattito. Non possono essere compresse le prerogative del Consiglio regionale. Questo disegno di legge è arrivato a ridosso della scadenza dei termini, già dalla prossima legge finanziaria tutte le forze politiche devono essere messe nelle condizioni di poter dare un contributo di merito alle leggi in discussione».
Il consigliere della Lega ha infine auspicato tempestività negli interventi a favore delle comunità colpite dall’alluvione: «Il Consiglio regionale interviene per dare ristoro immediato a famiglie, imprese e comunità messe in ginocchio dalla calamità naturale. Altre volte si è intervenuti, dobbiamo essere capaci di ridurre la distanza tra lo stanziamento delle risorse e la loro spendita».
Rossella Pinna (Pd) dopo aver espresso solidarietà alla comunità di Bitti e rivolto un plauso per la tempestività degli interventi ha criticato il metodo seguito da Giunta e maggioranza nella presentazione della manovra di assestamento. «Oggi discutiamo un testo blindato – ha detto – lo ha riconosciuto lo stesso presidente della Commissione Bilancio. E’ un modo di procedere antidemocratico che limita le prerogative del Consiglio. Ci sono interventi condivisibili ma non si procede in questo modo. Il rispetto del Pd per imprese, lavoratori e disoccupati consentirà di approvare la manovra di assestamento ma non possiamo non sottolineare che ci sono settori dimenticati come le comunità terapeutiche. La tardività con la quale il provvedimento arriva in aula renderà inoltre impossibile ai comuni di iscrivere le entrate in bilancio e di intervenire, per esempio, sui fondi destinati alla non autosufficienza».
Critica anche Laura Caddeo (Progressisti): «Si è detto che si interviene su settori indispensabili: è vero, però rilevo che non è accaduto su tutto. Penso alle scuole, agli insegnanti, alle famiglie. Il primo ottobre, durante la seduta statutaria del Consiglio abbiamo sottoscritto un ordine del giorno che impegnava la Giunta ad occuparsi in modo sostanziale della scuola, abbiamo chiesto di potenziare le infrastrutture tecnologiche per rendere fruibile la didattica a distanza. Nulla è stato fatto. Lo stesso è avvenuto per i trasporti: i 3 milioni stanziati per incrementare le corse degli autobus sono una goccia nell’oceano, mi aspettavo di vedere risorse aggiuntive in assestamento». Caddeo ha poi sollecitato più attenzione per gli studenti portatori di handicap: «Anche su questo voglio ricordare che esistono numerose associazioni che si occupano di disabilità e lo fanno con un ruolo di sussidiarietà. Ci sono due federazioni in Sardegna che raccolgono le associazioni che sono state finanziate anche nel 2019 con 100mila euro. Nel 2020, invece, non hanno ricevuto nulla».
Desiré Manca (M5S) ha esordito manifestando vicinanza alla popolazione di Bitti: «Una disgrazia che ci ha visti uniti nel dolore e nella solidarietà». Sul Dl 224, Manca ha lamentato il ritardo nella presentazione del provvedimento alle Commissioni consiliari. «Oggi arriva in Aula grazie anche alle opposizioni che si sono battute per l’eliminazione dei provvedimenti particolari, destinati a casi specifici, a fortunati comuni o fortunate associazioni, comitati o fondazioni. Grazie a noi il provvedimento è stato ripulito. C’erano diversi interventi rivolti ad associazioni: occorre chiedersi con quali criteri erano state scelte. C’era anche un finanziamento di un milione di euro a favore del Consorzio industriale del Sulcis-Iglesiente e 2 milioni e mezzo di euro per una Rsa di Iglesias. Perché solo Iglesias e non invece anche altre realtà territoriali? Ci avete provato ma non ci siete riusciti».
Anche Maria Laura Orrù (Progressisti) ha rivolto un pensiero alle comunità colpite dall’alluvione e alle famiglie delle vittime: «Siamo davanti a un’emergenza climatica che non è scollegata da quella sanitaria. Entrambe sono emergenze a livello globale. Ho cercato di capire quale fosse, nel provvedimento in discussione, la visione strategica d’insieme. Faccio fatica ad individuarla in questo testo. Non c’è. Proviamo ad immaginare un futuro diverso altrimenti non riusciremmo ad affrontare le sfide che ci attendono. Serve investire maggiormente sulla partecipazione, non solo delle forze politiche, ma coinvolgendo la popolazione che dovrà utilizzare i fondi messi a disposizione. Non si possono calare dall’alto infrastrutture, c’è scollamento tra politica e cittadini, il distacco è sempre più grande. Lo dimostra l’astensionismo nelle tornate elettorali e le continue proteste sotto i palazzi della politica. Le comunità locali che riescono ad avere infrastrutture le apprezzano di più quando le scelte sono condivise».
Orrù ha poi invocato più rispetto per le piccole imprese: «Le risorse sono concentrate sui grandi alberghi. La maggior parte delle volte questi grandi gruppi non sono riconducibili a figure chiare. Dobbiamo capire a chi diamo i soldi, se pagano le tasse nel nostro territorio. In Sardegna abbiamo piccole e medie imprese che operano nel nostro territorio e qui pagano le tasse».
Eugenio Lai (Leu) ha espresso anche lui solidarietà e vicinanza alle comunità colpite dall’alluvione: «Voglio ringraziare i sindaci, la macchina regionale, i volontari. La Sardegna ha ancora quello spirito di solidarietà che si è perso in tante altre parti del mondo». Critico invece sul testo in discussione: «Arriva in aula a tempo scaduto – ha detto Lai – avete perso tempo in beghe interne anziché attivare una concertazione con l’opposizione, i sindacati, le organizzazioni di categoria. Anche i consiglieri di maggioranza che hanno provato a difendere il testo lo hanno fatto senza avere contezza dei risultati ottenuti con i finanziamenti precedenti. Gli interventi sbandierati non hanno finora avuto effetti. Per il Fondo Bei le banche non hanno garantito ciò che l’assessore aveva annunciato: solo i soldi della Regione avranno piena garanzia, gli altri saranno erogati dalle banche alle loro condizioni». Sulla parcellizzazione degli interventi, Lai ha aggiunto: «E’ stato in parte posto rimedio grazie alle sollecitazioni della minoranza. Non c’è un report esatto sulla perdita di lavoro e sugli interventi strutturali che si vogliono mettere in campo. Ho forti perplessità sulle tempistiche, la risposta alla burocrazia è la semplificazione. Non può essere l’aumento delle poltrone che si vuole introdurre con il disegno di legge per l’implementazione dello staff presidenziale. State gestendo una situazione emergenziale con grave ritardo. Manca il sostegno agli imprenditori che hanno chiuso, alle cooperative dei volontari e alla povertà».
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau si è unito al coro di solidarietà rivolto alla popolazione di Bitti e ai ringraziamenti per l’efficienza del servizio di Protezione Civile. «Bene l’intervento di 40 milioni a favore della comunità di Bitti e dei cittadini che hanno subito danni – ha detto Ganau – è opportuno però fare un richiamo al Piano Casa in discussione in Commissione Urbanistica: va contro quelle che sono le regole di tutela e difesa del territorio. Spero che questi eventi possano far riflettere sull’impatto che il Piano Casa potrebbe avere sulla difesa dell’ambiente».
Sulla manovra di assestamento anche Ganau ha lamentato i ritardi: «Solo grazie al senso di responsabilità delle opposizioni sarà possibile intervenire per il ristoro di numerosi settori economici e finanziari messi in crisi dall’emergenza Covid. Avete definito blindato il provvedimento. E’ un’affermazione imbarazzante che svilisce il ruolo del Consiglio. Se così fosse potremmo andare tutti a casa. La manovra è stata sottratta al confronto con le forze sociali, un modo di procedere che caratterizza l’azione di questa maggioranza. Spero che sia l’ultima volta che un provvedimento così importante arrivi fuori tempo massimo».
Di diverso avviso il capogruppo della Lega Dario Giagoni che, in apertura del suo intervento, ha ringraziato la Giunta per aver accolto l’invito a trovare un congruo finanziamento per le comunità colpite dall’alluvione. «A Bitti ho potuto osservare la dignità di un popolo che ha spalato fango. Bene lo stanziamento di 40 milioni con la speranza che le risorse vengano spese immediatamente». Giagoni ha poi rimarcato le crescenti difficoltà delle imprese e chiesto di concentrare il massimo degli sforzi in azioni di buon senso che incidano sulla quotidianità. «Non possiamo che esprimere soddisfazione per il testo – ha concluso – bene i fondi rotativi e gli incentivi alle imprese. Abbiamo avuto il coraggio di investire concretamente sul territorio, sulle aziende che vorranno venire in Sardegna. Abbiamo fatto il massimo». (Psp)
L’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, si è dapprima unito al cordoglio dei consiglieri per le vittime dell’alluvione che ha colpito la Sardegna ed in particolare la comunità di Bitti ed ha quindi posto l’accento sulla necessità di rafforzare e favorire la “collaborazione tra le istituzioni” per fronteggiare le emergenze ma non soltanto.
L’esponete dell’esecutivo Solinas ha dunque riconosciuto con chiarezza il merito politico dei gruppi di minoranza “per aver consentito la discussione in Aula dell’assestamento del Bilancio in tempi utili per la sua approvazione” ed invitato l’Assemblea a guardare oltre il testo di legge. «Diamo prova – ha dichiarato Fasolino – di compattezza e capacità politica al di là delle reciproche appartenenze, dopo che per giorni abbiamo assistito a diversi tentativi volti a far passare la classe politica sarda come poco responsabile».
L’assessore è quindi entrato nel merito del provvedimento ed ha escluso con nettezza l’intenzione di favorire le “grandi aziende” a discapito delle “piccole imprese”. «Abbiamo creato un fondo ad hoc per le grandi aziende per toglierle dal fondo “salva imprese” – ha affermato l’assessore – e consentire alle realtà più piccole del settore ricettivo di avere a disposizione più risorse all’interno del fondo Ras-Bei».
Fasolino ha quindi evidenziato l’attenzione riservata ad una serie di categorie fino ad oggi esclusi dai benefici dei ristori (taxi, Ncc, palestre, agenzie di viaggio) ed ha replicato alle accuse rivolte da alcuni esponenti dell’opposizione sulla inopportunità “di alcuni stanziamenti troppo puntuali e soggettivi”. «Invito tutti a controllare le leggi di assestamento delle precedenti legislature – ha aggiunto il responsabile del Bilancio – per capire quanto pochi siano gli ipotetici stanziamenti “troppo puntuali”».
Nella parte conclusiva del suo intervento, l’assessore ha quindi confermato le risorse per far fronte ai danni dell’alluvione che ha colpito Bitti e altri centri della Baronia: «Venti milioni per il 2020 e altri 20 milioni per il 2021, ed in ogni caso siamo qui disponibili a migliorare il testo di legge e a rendere ancor più efficaci gli interventi della Regione».
Il presidente del Consiglio Pais ha quindi dichiarata conclusa la discussione generale e ha posto in votazione il passaggio all’esame degli articoli che è stato approvato.
I lavori sono stati sospesi e l’Aula è stata riconvocata alle 16.30 mentre la Terza commissione è stata convocata alle 15.30. (A.M.)