CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 58
Martedì 16 giugno 2020
Approvata la “Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e misure straordinarie per gli enti locali in materia di programmazione unitaria” (da Dl. 157 – Giunta regionale).
Cagliari, 16 giugno 2020 – La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il Dl n.157/A – Giunta regionale – Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e misure straordinarie per gli Enti locali in materia di programmazione unitaria.
Per l’illustrazione del provvedimento il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza, il presidente della commissione Bilancio Valerio De Giorgi (Misto). Nel suo intervento, De Giorgi ha ricordato che la commissione, anche grazie alla collaborazione costruttiva delle forze di opposizione ha approvato il testo all’unanimità. Un testo, ha aggiunto, che crea i presupposti per garantire un ulteriore concreto sostegno alle aziende che devono affrontate il difficile periodo post- covid. Dalla rinegoziazione dei mutui infatti, ha detto ancora De Giorgi, si possano liberare circa 25 milioni per l’annualità 2020, che potranno essere usati per fronteggiare con più mezzi a disposizione. Per quanto riguarda gli Enti locali, ha concluso il presidente della commissione Bilancio, con la modifica della legge 15/2019 viene ampliata possibilità di mantenere all’interno dei bilanci risorse trasferite da programma co-finanziati dalla Ue e di usarle anche per contrasto all’epidemia.
Intervenendo sull’ordine dei lavori il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha richiamato l’attenzione del Consiglio sulla pubblicazione di un bando per l’assunzione di 50 operatori socio sanitari, una decisione che a suo avviso contrasta con le deliberazioni e le risoluzioni della commissione Sanità che prevedevano invece lo scorrimento delle graduatorie.
Il capogruppo della Lega Dario Giagoni, sempre sull’ordine dei lavori, ha sollevato il problema dell’emergenza sbarchi in Sardegna.
Riprendendo il dibattito sul Dl n.157/A il relatore di minoranza Eugenio Lai, di Leu, ha affermato che in commissione c’è stato un confronto costruttivo e responsabile, che in questo caso consente alla Giunta di riprogrammare risorse importanti per il tessuto economico della Regione. La crisi, ha dichiarato, ha bisogno non di un uomo solo al comando ma di un nuovo patto sociale per la Sardegna frutto della concertazione con le parti sociali e tutta la società sarda. Da questo punti di vista, secondo Lai è molto positivo consentire ai Comuni di poter riprogrammare la destinazione di fondi europei non spesi e, sempre in materia di Comuni, c’è un nostro emendamento che speriamo venga accolto. Si tratta, ha spiegato, di intervenire per compensare il mancato gettito di molte imposte locali, cominciando con uno stanziamento di 40 milioni per l’abbattimento di Tari e Tosap, nel quadro dell’aumento del fondo unico.
Il consigliere del Pd Cesare Moriconi ha messo in luce che il provvedimento in esame è senz’altro necessario in questa occasione come in altre nelle quali si è impegnato il Consiglio per contenere al massimo gli effetti negativi della pandemia sull’economia regionale. Tutte circostanze, ha ricordato, nelle quali l’opposizione ha mantenuto un atteggiamento sempre responsabile pur pensando cose diverse dalla maggioranza e ritenendo, in particolare, che il Consiglio dovrebbe poter avere anche la possibilità di una analisi coordinata degli interventi e dei risultati attesi voltando pagina rispetto alla logica degli interventi a spot. Abbiamo di fronte, ha proseguito Moriconi, una platea di 60.000 imprese e di circa 150.000 lavoratori, per cui è davvero necessario individuare le ricadute dei nostri interventi e misurare la loro efficacia, capire in concreto quante situazioni stiamo intercettando. Secondo noi, ha osservato il consigliere del Pd, la Giunta sta sbagliando a non discutere in modo aperto e a non confrontarsi con la minoranza, da vertenza entrate in poi fino al fondo perduto ed alle opportunità finanziarie della Ue e dello stesso Mes, cose che appartengono all’oggi e non al domani. Non vogliamo lo scontro, ha concluso l’esponente del Pd, e non cerchiamo cambi di maggioranza come qualcuno ci attribuisce disegnando scenari fantasiosi.
Sempre per il Pd il consigliere Giuseppe Meloni ha sottolineato il senso di responsabilità della minoranza su questioni di grande impatto per la Regione, anche se manca una visione organica che dia un senso unitario a tutti gli interventi che si stanno mettendo in campo, un limite che sarebbe opportuno superare con il coordinamento del presidente della Regione. Però non ho gradito, ha lamentato Meloni, che una parte della maggioranza non abbia colto il senso della nostra proposta accusandoci di restare in silenzio quando viene in Aula il presidente della Regione. Non cadremo in queste provocazioni, ha assicurato il consigliere: siamo per un confronto sui contenuti e sulle nostre proposte e crediamo che il momento richieda la presenza del presidente della Regione, non cerchiamo lo scontro politico a tutti i costi ma non accetteremo di limitarci alla ratifica di decisioni prese altrove.
Ancora per il Pd il consigliere Piero Comandini ha tenuto a precisare che quello in discussione è il secondo provvedimento concreto dopo i 120 milioni per le famiglie, ed anche in questo caso è stato possibile portarlo in Aula per il nostro senso di responsabilità, a dimostrazione del fatto che si parla molto fuori e si fa poco dentro le istituzioni. Nel merito, ha ricostruito Comandini, i 25 milioni di oggi per le imprese sono dovuti alla scelta di 5 anni fa con il mutuo da 700 milioni di euro, ed anche al Governo perché Cdp (banca controllata dal Mise) ha consentito al sistema regionale di rinegoziare mutui per permettere alle imprese di superare fattori strutturali di difficoltà. Ecco, ha concluso il consigliere del Pd, noi proponiamo questa destinazione per le risorse recuperate anziché disperderle in mille rivoli, che la Giunta si faccia carico di recepire queste indicazioni con scelte chiare e crono programmi concreti.
Il consigliere Diego Loi (Progressisti) soffermandosi sulla parte della legge che riguarda gli Enti locali ha evidenziato che la tenuta complessiva della Regione in questo periodo di gravissima crisi passa attraverso i Comuni, per cui è giusto consentire alle amministrazioni locali di tenere risorse della programmazione unitaria nei bilanci, ma noi con alcuni emendamenti, vogliamo andare oltre: puntiamo ad intervenire su altre difficoltà delle amministrazioni comunali, dallo stanziamento di risorse aggiuntive per coprire il mancato gettito di Tari e Tosap all’utilizzo dei residui dei bonus di 600 euro, nel quadro di una manovra complessiva su tutta la fiscalità locale per dare una prospettiva più solida alle nostre comunità. (Af)
Ha quindi preso la parola il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda che ha sottolineato la necessità di inquadrare la vicenda in un contesto generale: «Non tutti gli Stati e non tutte le Regioni sono stati colpiti dalla pandemia nello stesso modo. La Sardegna partiva da condizioni di svantaggio che ne hanno determinato la retrocessione nell’Obiettivo 1. Per questo altre aeree d’Italia e d’Europa potrebbero affrontare la ripresa con maggior slancio. La Sardegna paga inoltre ritardi storici nel settore dei trasporti e delle infrastrutture. Vanno bene interventi come questo per ridare sollievo all’economia – ha detto Zedda – ma bisogna tener presente che molte imprese rischiano di scomparire. Occorre ragionare in prospettiva e indirizzare le azioni pensando a cosa potrebbe accadere in futuro. Nel settore turistico la ripresa non avverrà con la scoperta del vaccino, ci vorranno tempi più lunghi. Questo significa fare uno sforzo ulteriore con una verifica puntuale del bilancio e l’eliminazione della spesa superflua. Anche sui fondi europei c’è la necessità di dare un’idea di sviluppo rivolta ai settori strategici, occorre fare un’analisi puntuale dei dati e procedere alla programmazione delle risorse». Poi una critica all’esecutivo. colpevole, secondo Zedda, di pressapochismo per aver fornito alcuni dati sulle previsioni dei flussi turistici citando come fonte Federalberghi salvo poi essere smentito dalla stessa associazione degli albergatori che ha chiarito che quei dati si riferivano non agli arrivi ma alle presenze. «Questo significa che non c’è una analisi puntuale dei dati e, per questo, le scelte rischiano di andare in direzione contraria perché non si conosce la realtà. Nei giorni scorsi Baunei ha ricevuto il premio come costa più bella d’Italia: questo, non per la presenza di alberghi, ma per il suo ambiente incontaminato e ricco di fascino. Bellezze naturalistiche, infrastrutture immateriali e innovazione tecnologica danno qualità all’offerta turistica. Non sono le infrastrutture materiali a dare più forza».
Per la Giunta, ha preso la parola l’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino che, rispondendo all’on. Zedda (Progressisti), ha affermato: «Mi piacerebbe parlare di politiche generali ma occorre oggi concentrarsi sul contingente. Ho sempre riconosciuto all’opposizione un atteggiamento positivo. Il lavoro che sta facendo è fondamentale, vi chiedo di continuare a farlo. E’ un lavoro utile nell’interesse generale. Da parte mia ci sarà sempre disponibilità all’ascolto. L’emergenza non è ancora finita, dobbiamo continuare a portare avanti questa collaborazione per dare supporto a famiglie, imprese ed enti locali. Il provvedimento di oggi, votato in commissione anche da voi, va in questa direzione. Non mi aspettavo però che chiedeste i 10 giorni per la relazione di minoranza. Abbiamo rischiato di perdere le risorse»
L’assessore Fasolino è poi entrato nel merito della proposta normativa: «Questo Disegno di Legge ci consentirà di risparmiare nel prossimo triennio 43 milioni di euro, risorse che potremo utilizzare a sostegno dei settori più in crisi. I comuni potranno poi utilizzare i residui relativi a programmazioni precedenti senza doverli restituire alla Regione. Non diciamo che le risorse devono essere utilizzate per abbattere le tasse comunali, decideranno i comuni come meglio spenderle per i loro territori. Stiamo dando questa opportunità agli enti locali. Questa norma rimarrà anche per il futuro». Rivolto all’on. Moriconi (Pd), l’assessore ha inoltre aggiunto: «Lei studia e fa proposte molto interessanti. Oggi però l’ho vista più scoraggiata: non è così, ci sarà il tempo di sederci per preparare insieme la ripartenza e la programmazione futura. Noi non stiamo lavorando da soli. La Giunta sta portando avanti i provvedimenti ascoltando gli operatori economici. Anche loro hanno modificato le proposte iniziali perché la situazione è in continua evoluzione. Bisogna monitorare e capire come andrà la stagione turistica per poi varare i provvedimenti più utili per l’economia dell’Isola».
Il presidente Pais ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato dall’Aula per alzata di mano. Si è poi passati all’esame dell’art.1 “Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti”.
Il consigliere Antonio Piu (Progressisti) ha auspicato un’azione di indirizzo più stringente da parte della Giunta: «25 milioni di euro non sono pochi, ci sono diversi progetti senza plafond che meritano di essere finanziati. Per fare questo serve una visione politica altrimenti ci limitiamo agli spot. Occorre dire come, e in che direzione, devono essere rimodulate le risorse. Le imprese meritano attenzione ma anche i lavoratori: quanti fondi possono essere utilizzati a favore di chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione?». Messo in votazione l’articolo 1 è stato approvato.
Anche Diego Loi (Progressisti) ha sollecitato un chiarimento da parte della Giunta sull’utilizzi delle risorse da parte dei comuni: «Non si può dire che le risorse finanziate per la realizzazione di un’opera possono essere utilizzate per ridurre le tasse comunali. E’ importante che rimangano nelle casse degli enti locali ma per completare le opere. Avrei gradito una risposta più chiara».
Il presidente Pais ha quindi messo in discussione l’emendamento n.1 presentato dall’opposizione sul quale il relatore della legge e la Giunta hanno espresso parere contrario.
E’ quindi intervenuto Gianfranco Satta (Progressisti), primo firmatario dell’emendamento n.1: «Non capisco il parere negativo, l’emendamento punta a semplificare la vita ai Comuni. I soldi messi a disposizione devono essere immediatamente utilizzabili senza dover aspettare la solita delibera regionale. Con questo emendamento i Comuni potranno liberare i fondi destinati a un’opera per il suo completamento o miglioramento. Le risorse non possono essere utilizzate per abbattere le tasse ma nell’ambito del programma approvato dalla Commissione europea. Valutate la possibilità di accogliere l’emendamento altrimenti i tempi degli interventi si allungheranno»
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha invitato i presentatori a ritirare l’emendamento: «Non ho capito la ratio del primo emendamento, noi diciamo che i soldi rimangono ai comuni e che possono essere riprogrammati – ha detto Mula – riguardo all’emendamento n.2 rivolgo al presentatore l’invito a ritirarlo. Voi, legittimamente, volete fare una programmazione, diamo invece fiducia all’assessore per capire come utilizzarli. La finalità è chiara: fronteggiare la crisi delle imprese determinata dalla pandemia».
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, replicando all’assessore Fasolino, ha chiarito le ragioni della richiesta del termine dei 10 giorni per la relazione alla legge presentata dalla minoranza: «Abbiamo ritenuto inaccettabile l’atteggiamento della maggioranza sul Piano casa con l’inserimento di norme intruse per scardinare il Ppr – ha detto Ganau – riteniamo osceno il modo con il quale si è deciso di contingentare in la discussione e di negare le audizioni delle associazioni ambientaliste e delle altre parti portatrici di interesse. Questo è un modo per farsi sentire. Siamo comunque favorevoli al provvedimento. Siamo d’accordo sui contenuti sostanziali, è uno strumento messo in piedi dal governo attraverso Cassa depositi e prestiti che consentirà alla Regione di risparmiare per quest’anno 23 milioni, e 43 nel triennio, dalla rinegoziazione dei mutui. Crediamo che i comuni stiano facendo uno sforzo incredibile per agevolare le aziende con una riduzione dei tributi. Se non interviene una compensazione della Regione i comuni potrebbero però mettere a rischio i servizi essenziali. Se non è possibile utilizzare queste fondi è un problema serio. Qualche assessore dice di ridurre le tasse locali ma non indica forme di compensazione. Ci aspettiamo dall’assessore Fasolino un chiarimento sull’utilizzo delle risorse».
A Ganau ha risposto l’assessore al Bilancio: «L’emendamento n.1 sembrava che fosse sostitutivo, per questo ho dato parere contrario. Visto che si tratta di un aggiuntivo può essere accolto. Confermo che le risorse potranno essere utilizzate per l’emergenza Covid e una parte, su autorizzazione dell’Unione Europea, anche per spese correnti e per abbattere i tributi locali».
Il capogruppo di Leu Daniele Cocco si è espresso a favore dell’emendamento n.1: «Se dovessimo utilizzare subito le risorse si darebbero risposte importanti. Ma i comuni in dissesto finanziario potranno utilizzare le somme messe a disposizione dalla legge? Conosciamo tutti la situazione del Comune di Nuoro – ha affermato Cocco – occorre fare di tutti per tornare all’ordinario». Cocco si è poi soffermato sulla difficile situazione vissuta da alcune categorie di lavoratori, in particolare 200 stagionali dell’Ente Foreste appartenenti a quattro comuni del Goceano tagliati fuori dalle stabilizzazioni: «Su di loro è stato preso un impegno preciso che non è stato rispettato, la situazione grida vendetta – ha rimarcato il capogruppo di Leu –Forestas prende 161 milioni di euro all’anno dalla Regione, un milione e seicentomila euro è destinato a queste persone. Il tempo è scaduto. L’agenzia non vuole dare risposte. Bene questo provvedimento, ma ci sono altre situazioni di difficoltà che vanno affrontate». (Psp)
Il consigliere dei Progressisti, Gianfranco Satta, ha quindi ipotizzato il ritiro dell’emendamento n. 1 con la proposta di modifica orale finalizzata a consentire agli Enti Locali l’utilizzo delle risorse senza l’autorizzazione della Giunta. Dopo una serie di interlocuzioni tra lo stesso Gianfranco Satta, l’assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino, e il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, l’emendamento n. 1 non è stato ritirato e l’emendamento orale non è stato posto alla votazione dell’Aula. Il consigliere del Pd, Salvatore Corrias, ha incentrato il suo intervento sulla richiesta di un intervento compensativo della Regione a favore degli Enti Locali costretti dall’emergenza Covid ad abbattere i tributi locali in favore delle imprese. «Chiediamo 40 milioni di stanziamento – ha aggiunto l’esponente della minoranza – e ricordo alla maggioranza una serie di proposte da paret delle opposizioni, ad incominciare dall’utilizzo dei fondi non spesi delle legge 12, a dimostrazione dell’urgenza di interventi a favore delle amministrazioni e delle imprese perché l’emergenza socio economica è solo all’inizio».
A sostegno dell’emendamento n. 2 anche l’intervento del consigliere di Leu, Eugenio lai, che ha ribadito critiche verso l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, accusandolo di voler scaricare sugli Enti Locali la mancata riduzione, in favore delle imprese, di Tosap e Tari.
Dopo la rinuncia all’intervento del capogruppo Lega, Dario Giagoni, il consigliere del Pd, Piero Comandini, ha invitato l’assessore Fasolino a fornire utili chiarimenti per meglio quantificare le risorse a disposizione dei Comuni di cui all’articolo 2 del provvedimento in discussione.
L’Aula ha quindi approvato l’articolo 1 (Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti) e non ha approvato con 27 contrari e 21 favorevoli l’emendamento n.1. Non approvato neppure l’emendamento n. 2 (28 no, 20 sì) e via libera all’articolo 2 (Interventi a favore degli Enti Locali); all’articolo 3 (Abrogazioni); articolo 4 (Norma finanziaria) e l’articolo 5 (Entrata in vigore). Successivamente l’Assemblea ha approvato all’unanimità (48 sì su 48 votanti) il testo di legge e il presidente del Consiglio, Michele Pais, ha dichiarato conclusi i lavori, preannunciando la convocazione dell’Aula al domicilio dei consiglieri e fissando per domani (mercoledì 17 giugno) alle 13 la riunione della conferenza dei capigruppo. (A.M.)