CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n.32 Antimeridiana
Mercoledì 20 novembre 2024
DdL 45 sulle aree idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: prosegue l’esame degli emendamenti all’art 1.
Dl. 45 (Giunta): “Misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi” – Discussione articolo 1 e emendamenti.
Il Consiglio è convocato alle 15.30
La seduta è stata aperta dal presidente Comandini che, dopo le formalità di rito, ha dato la parola al capogruppo di Alleanza Sardegna Franco Mula che, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha lamentato il ritardo con cui si è aperta la seduta e ha sollecitato il recapito del nuovo Regolamento dei Gruppi consiliari: «L’argomento va definito quanto prima». A Mula ha replicato il presidente Comandini: «In ogni seduta concediamo un quarto d’ora accademico ai consiglieri ma se si vuole cambiare siamo pronti a farlo. Sul Regolamento c’è l’impegno a consegnarlo ai Gruppi». Mula, viste le poche presenze in aula, ha quindi chiesto una sospensione di cinque minuti della seduta che è stata accordata.
Alla ripresa dei lavori, il presidente Comandini ha messo in votazione l’emendamento n.458=963=1483 per il quale il capogruppo di FdI, Paolo Truzzu, ha chiesto il voto per appello nominale. Constatata l’assenza del numero legale, il presidente Comandini ha sospeso la seduta per mezzora. Paolo Truzzu ha precisato che l’assenza della minoranza è dovuto a ragioni di natura politica.
Alla ripresa dei lavori, l’emendamento n.458 è stato respinto. L’Aula è quindi passata all’esame dell’emendamento soppressivo parziale n.459=964=1485. Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha rinnovato l’appello a maggioranza e Giunta: «Credo che non serva a nessuno chiudersi a riccio su posizioni che non fanno bene a nessuno – ha detto Truzzu – proseguire su questa strada non porta lontano. Serve la capacità di riflettere su ciò che è nell’interesse dei sardi. Non si possono ignorare i 210mila sardi che hanno sottoscritto la legge di iniziativa popolare Pratobello24».
Voto a favore ha annunciato anche Alice Aroni (Misto): «Occorre prendere in considerazione la legge Pratobello. Ignorarla è un errore politico».
Per Fausto Piga (FdI), favorevole all’emendamento, serve una svolta nella discussione: «Ieri sera tornando a casa ho pensato a cosa stessimo sbagliando. Alla fine mi sono convinto che l’opposizione ha fatto tutto il possibile per mettere sui giusti binari il dibattito. La maggioranza sta proseguendo nel suo percorso solitario. Non ascolta la minoranza né le voci fuori dal palazzo. Questo è un deficit di democrazia che alimenta la sfiducia dei cittadini nei confronti della politica».
Giudizio positivo sull’emendamento anche da Gianluigi Rubiu (FdI): «Mi dispiace che questa mattina non sia presente in Aula la presidente Todde. Noi ribadiamo anche oggi che in Sardegna non esistono aree idonee a disposizione degli speculatori. Questa, in estrema sintesi, è la nostra posizione per convincervi a modificare il disegno di legge. La Sardegna non può essere devastata per arricchire multinazionali e trasportare energia elettrica fuori dalla Sardegna. Una maggioranza sensibile dovrebbe ascoltare i sardi. Ritirate la legge e riportatela in commissione»
Voto a favore, a nome del gruppo di Forza Italia, è stato annunciato dal consigliere Piero Maieli: «Come potete rifiutare di prendere in considerazione una proposta di legge firmata da 210mila sardi? Questo va contro il principio della democrazia rappresentativa».
Sulla stessa linea il capogruppo dei Riformatori Umberto Ticca: «Quella in discussione è una delle leggi più importanti di questa legislatura. La state affrontando nel modo peggiore senza confrontarvi con l’opposizione. Non possiamo far altro che chiedervi, in tutti i modi, di cambiare atteggiamento e di aprire il dialogo con la minoranza e i movimenti popolari».
Per Stefano Tunis (Sardegna Venti20) è “inaccettabile” che la presidente Alessandra Todde non partecipi alla discussione: «E’ lei la custode della legge, è stata lei a definirla un provvedimento pianificatore ma la norma non pianifica nulla. Cosa si vuol fare realmente? E’ la presidente che deve dare le risposte. E’ importante che lei ci sia, la sua presenza è indispensabile».
Anche Alessandro Sorgia ha stigmatizzato l’assenza in Aula della presidente della Regione: «Apprezzo invece l’impegno dell’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda – ha detto Sorgia – ribadisco la necessità di avviare il dialogo con i sostenitori della proposta di legge di iniziativa popolare Pratobello 24. E’ l’unica possibilità di bloccare gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili proposti dalle multinazionali».
Voto favorevole ha annunciato il consigliere dei Riformatori Giuseppe Fasolino: «Il nostro atteggiamento vuole portarvi a riflettere. L’opportunità che avete oggi è di fare qualcosa di più democratico, di unire ai suggerimenti portati dagli enti locali le istanze dei movimenti popolari che hanno firmato la proposta di legge Pratobello 24. Valutatela, riflettiamo su cosa sia meglio per raggiungere gli obiettivi nell’interesse dei sardi». Messo in votazione, l’emendamento n. 459 è stato respinto con 18 sì e 27 no. (Psp)
Sull’emendamento 460 (Cera e più), uguale al 965 (Peru e più) e 1487 (Ticca e più), che sopprime il comma 3 lettera h dell’art 1, Paolo Truzzu (FdI) ha chiesto il voto segreto. L’emendamento è stato bocciato (presenti 30, astenuti 1, sì 2, no 27). Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha specificato che l’astensione dal voto dei gruppi di minoranza ha un mero significato politico.
Paolo Truzzu ha chiesto il voto segreto anche sull’emendamento 461 (uguale al 966 e al 1462) che sopprime il comma 3 lettera i) dell’articolo 1. L’emendamento è stato bocciato (presenti 47, 1 scheda bianca, sì 16, no 30). (R.R.)
Respinto l’emendamento 462=967=1460 con 34 voti contrari e 15 a favore. Sono intervenuti per dichiarare il voto favorevole Stefano Tunis (Sardegna al Centro 20Venti), Alessandro Sorgia (Misto), Gianluigi Rubiu (FdI), Antonello Floris (FdI), Fausto Piga (FdI), Alice Aroni (Misto), Umberto Ticca (Riformatori Sardi), Maria Francesca Masala (FdI), Paolo Truzzu (FdI). Nel corso degli interventi il consigliere Rubiu ha prospettato la possibilità che i cittadini possano chiedere un referendum abrogativo sul Dl 45, se venisse approvato. Piga ha, inoltre, ricordato all’Aula che domani alle 9.30 i capigruppo dovrebbero incontrare una delegazione dei comitati promotori della proposta di legge Pratobello e ha esortato i colleghi a dire sinceramente ai cittadini che cosa decideranno di fare per il testo di legge di iniziativa popolare. Truzzu, infine, ha esortato la Giunta e la maggioranza a fare un passo avanti verso le richieste della minoranza e dei proponenti della Pratobello per riportare un clima di serenità e ha espresso solidarietà nei confronti dei manifestanti di Selargius per il Tyrrenian link, pur non essendo necessariamente d’accordo con l’oggetto della protesta.
L’Aula ha poi respinto, a voto segreto, l’emendamento 968=463=1464 (32 no, 13 sì, una scheda bianca e una scheda nulla) e l’emendamento 464=969=1466 (32 no, 13 sì, una scheda bianca e una scheda nulla).
Il presidente ha chiuso i lavori della mattina. Il Consiglio è convocato per le 15.30 (eln)