Nota stampa della seduta n. 288

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 288 – pomeridiana

giovedì 28 dicembre 2023

Il Consiglio approva la Manovra di bilancio 2024-2026.

Via libera alle proposte di legge n.408, in materia di cessazione del personale dei gruppi consiliari, e n.409, correttivi ad errori materiali contenuti nell’ultima variazione di bilancio

Cagliari 28 dicembre 2023 – Il presidente Pais ha aperto la seduta e dopo gli adempimenti di rito e sull’ordine dei lavori ha dato la parola all’on. Agus (Progressisti) che ha detto: “Avevamo inteso nell’ultima capigruppo che oggi avremmo discusso la proposta di legge per modificare la legge elettorale consentire anche il voto lunedì. Non si capisce quali siano i problemi tecnici che impediscono di discutere oggi questa proposta di legge. E’ un fatto grave, spiegate in cosa consiste questo impedimento”.

Il presidente Pais ha spiegato che “sono in corso gli accertamenti necessari”. Per l’on. Daniele Cocco (Rossoverdi) “niente vieta comunque all’Aula di approvare questa legge”. Anche l’on. Ganau (Pd) ha ribadito la necessità di “portare oggi in Aula con l’articolo 102 la legge che consenta ai sardi di votare anche lunedì, visto che la Sardegna paga i costi delle elezioni e può fissare la data in piena autonomia”.

L’Aula ha approvato il Bilancio interno del Consiglio regionale per gli anni 2024 – 2026 e a seguire la manovra finanziaria 2024 – 2025 (doc 61/16/A, Dpef, disegno di legge di stabilità e bilancio di previsione). L’on. Michele Cossa (Riformatori) ha preso la parola come relatore di maggioranza e ha detto: “Evitiamo il ricorso all’esercizio provvisorio con una procedura accelerata rispetto a quella ordinaria. Modesti sono stati invece gli interventi della commissione Terza sulla legge di stabilità e sul bilancio di previsione. E’ una manovra tecnica che garantirà la continuità degli interventi della Regione senza affrontare un prevedibile lungo periodo di esercizio provvisorio. Sarà poi la maggioranza che scaturirà dalle urne a orientare la manovra con le dovute variazioni di bilancio”.

Per la minoranza l’on. Cesare Moriconi (Pd) “in piena pandemia affrontammo una finanziaria tecnica, come questa di oggi. In mezzo abbiamo visto provvedimenti finanziari di tutti i tipi e i risultati sono nella letteratura della Corte dei conti. Il primato è rappresentato da una Sardegna con la peggiore capacità di spesa tra tutte le Regioni. Abbiamo assistito a tanta confusione per cinque lunghissimi anni, vi siete fatti male da soli e lo avete fatto alla Sardegna. E il fatto che il centro regionale di programmazione sia rimasto senza guida per tre anni ne è la prova”. L’oratore ha aggiunto: “Sono state perse opportunità per lo sviluppo della Sardegna, cinque lunghi anni in cui tante cose potevano essere fatte e non sono state invece fatte, nonostante l’impegno dell’assessore al Bilancio. Da lì dovrà ripartire chi avrà l’onore del prossimo governo regionale”.

L’on. Alessandro Solinas (Cinque Stelle) ha esordito: “Siamo arrivati alla fine di questa legislatura ed è il momento dei bilanci circa il lavoro di una giunta a guida autonomista che nulla ha fatto per difendere l’autonomia della Sardegna, sostenendo invece proprio il contrario ovvero l’autonomia differenziata. Ma anche il far west dell’eolico è prova della vostra incapacità”. (C.C.)

Dopo Solinas è intervenuto Massimo Zedda (Progressisti) che ha detto che questo documento, ultimo della legislatura, crea l’occasione per fare un bilancio degli ultimi cinque anni. I dati sono drammatici e la Sardegna continua a scendere verso il baratro economico e sociale Per Massimo Zedda si continua a parlare di riforme ma bisognerebbe pensare a fare funzionare ciò che già esiste. Tutti i settori sono allo sbando come la sanità, i trasporti, gli enti locali, l’ urbanistica. E in tutto questo emerge il dato più preoccupante: l’inacapacità di spesa per assenza di indirizzi politici strategici. Ad oggi – ha detto Zedda – il dato cassa provvisorio è di 3 miliardi e 400 milioni ed è verosimile pensare che il dato definitivo che arriverà a metà anno sforerà i 4 miliardi di euro. Nulla è stato fatto in questi cinque anni per assenza di coraggio, volontà e mancanza di ambizione.

Per Eugenio Lai (Alleanza Rosso Verde) questa finanziaria regionale non è nulla di nuovo, rispecchia ciò che è stata questa legislatura, senza coraggio, ambizione e senza una visione strategica per la nostra isola. Insomma, un totale fallimento partendo dalla continuità territoriale e arrivando alla sanità , cavallo di battaglia della maggioranza ma anche il fallimento più grande. La verità è che i 4 miliardi di fondo cassa non lasciano dubbi: il fallimento è impietoso, la giunta non ha speso le risorse e ha peggiorato la vita dei sardi. Oggi portate una finanziaria vuota, non in grado di dare risposte che arriva in aula solo per il grande senso di responsabilità della opposizione. Noi crediamo – ha concluso Lai – che questa legislatura sia stata la peggiore di tutta la storia dell’Autonomia.

Il dibattito generale si è chiuso con l’intervento dell’assessore alla programmazione Fasolino che ha spiegato, che andando oltre gli interventi di sapore elettorale, è la prima volta che si tratta il tema dello spopolamento con un intervento mirato come quello del comparto unico. Andando oltre i temi politici – ha aggiunto – voglio ringraziare l’opposizione per il grande senso di responsabilità dimostrato oggi e in tutti i 5 anni trascorsi. Fasolino ha parlato di “ Senso di rispetto politico” di questa maggioranza che ha voluto presentare una finanziaria tecnica per fare in modo che chi vincerà le elezioni possa determinare le decisioni da prendere per il 2024. (R.R.)

Successivamente l’Aula è passata all’esame del documento 61 (Documento di economia e finanza regionale) e lo ha approvato.

Subito dopo è iniziato l’esame del disegno di legge di stabilità. Approvato l’articolo 1 “Disposizioni in materia finanziaria e contabile”. Sull’articolo 2 “Disposizioni in materia di enti locali e politiche territoriali” è intervenuto l’on. Ganau (Pd) che ha contestato l’emendamento 11 sul comparto unico del pubblico impiego a firma della Giunta. Anche l’on. Massimo Zedda (Progressisti) si è unito alla protesta circa l’esiguità dello stanziamento. “Cinque milioni di euro sono uno sforzo  ben sotto le reali esigenze”. Il presidente Pais ha dichiarato inammissibili gli emendamenti privi di copertura finanziaria.  

L’assessore Fasolino ha confermato il fatto che l’emendamento 11 ha la copertura finanziaria ma, ha detto, “nessuno prenda in giro nessuno perché nemmeno 50 milioni di euro bastano per le esigenze del comparto unico, che è necessario per la sopravvivenza dei Comuni sardi. Chiunque arriverà erediterà l’impegno verso gli enti locali”.

L’emendamento 11 della Giunta (aggiuntivo) prevede, dopo il comma 1 dell’articolo 2, l’autorizzazione di una spesa di 5.000.000 di euro per l’anno 2024 e 2025 e di 30.000.000 di euro a decorrere dal 2026 per la contrattazione decentrata integrativa dei Comuni, delle Unioni dei Comuni, delle Città metropolitane e delle province della Sardegna per avviare il percorso istituzionale per l’attuazione del comparto unico del pubblico impiego.

L’on. Zedda (Forza Italia) ha detto: “Iniziamo ad applicare il contratto ma partiamo, anche se è ovvio che i cinque milioni non bastano. Faremo poi le analisi e gli studi adeguati per capire qual è il fabbisogno reale. Sarebbe opportuno condividere tutti assieme la cifra iniziale da spendere immediatamente”.

L’assessore Fasolino si è detto “favorevole ad aumentare lo stanziamento” e il presidente Pais ha sospeso i lavori.

Alla ripresa l’Aula ha approvato l’articolo 2. La Giunta ha dato parere contrario all’emendamento 2 all’articolo 2 a firma delle opposizioni. L’on. Meloni (Pd) ha ribadito la richiesta di sostegno all’emendamento 2 per un maggiore stanziamento a favore del comparto unico. Anche l’on. Deriu (Pd) ha appoggiato la richiesta. Cocciu (FI) ha detto che l’obiettivo è “garantire l’avvio del comparto unico e poi chi verrà proseguirà quello che oggi noi abbiamo iniziato”.

Per l’on. Cossa (Riformatori) “nessuno qui è contrario a far partire il comparto unico per un fatto di dignità dei lavoratori. Dica la Giunta quali sono le modalità per fare questo passo in avanti”.

Sempre sull’emendamento 2 l’on. Cocco (Rossoverdi) ha detto: “Abbiamo capito oggi che c’è la copertura finanziaria ma non politica sul comparto unico”.

L’on. Alessandra Zedda ha chiesto al presidente, che l’ha accordata, una sospensione dei lavori per tentare un emendamento di sintesi. (C.C.)

Alla ripresa dei lavori, il presidente Pais ha messo in votazione l’emendamento n.2 che è stato respinto.

Subito dopo, l’Aula ha approvato l’emendamento n.11 della Giunta che stanzia complessivamente 52 milioni di euro per il triennio 2024-2026 per l’avvio del comparto unico regionale. In origine la norma prevedeva una dotazione di 40 milioni di euro aumentata di 12 milioni dopo un emendamento orale presentato dall’assessore alla Programmazione Fasolino. Sul punto si sono confrontati a lungo i consiglieri di maggioranza e opposizione. La minoranza ha chiesto di eliminare dalla norma il riferimento al principio di insularità ritenuto inutile e ridondante.

Il presidente ha poi dichiarato inammissibili gli emendamenti 5, 12, 1, 4.

L’Aula ha quindi approvato l’articolo 3 “Disposizioni in materia di sanità, politiche sociali” e l’emendamento 3 della Giunta che autorizza per l’anno 2024 la spesa di 120,000 euro quale integrazione dell’indennità regionale per la Fibromialgia per i cittadini residenti in Sardegna affetti da questa patologia che nell’anno 2023 hanno presentato la domanda per l’ottenimento della indennità regionale entro il 31 ottobre 2023.

Sull’emendamento 4, l’on Daniele Cocco ha chiesto all’assessore Fasolino l’impegno della Giunta a portare in Aula un provvedimento specifico per estendere ai comuni fino a 5000 abitanti l’applicazione delle misure antispopolamento. L’assessore ha confermato l’impegno dell’esecutivo: «Sono disponibile a portare in Aula un provvedimento con la procedura d’urgenza prevista dall’art 102 del regolamento entro la prima decade gennaio».

Approvati anche gli emendamenti n.6 (che prevede una rimodulazione degli importi in materia di test genetici prenatali e neonatali e sulle malattie rare) e n.8 (che autorizza, a decorrere dall’anno 2024, la spesa di 250.000 euro da destinare all’AREUS per l’attivazione di una centrale medica integrata).

Disco verde anche per gli emendamenti della giunta n. 9 e n.10. Il primo stabilisce che le risorse  inserite nel  comma 9 dell’art 5 della L R n. 1 del 2023 (E’autorizzata la spesa complessiva di euro 50.000.000, di cui euro 10.000.000 per l’anno 2023 ed euro 20.000.000 per ciascuno degli anni 2024 e 2025 per la realizzazione di un progetto pilota da sperimentare tramite i medici del ruolo unico di assistenza primaria che garantisca la presa in carico appropriata dei pazienti nel territorio regionale),  per l’anno 2024 siano destinate per il 15% per il livello di negoziazione aziendale da ripartire tra le Asl sulla base della popolazione residente per la realizzazione di progetti aziendali di assistenza primaria e continuità assistenziale.

Il secondo autorizza, per l’anno 2024, a valere sul fondo sanitario regionale la spesa di 450.000 euro da destinare all’Areus quale finanziamento delle risorse aggiuntive regionali finalizzate a garantire la pronta disponibilità al personale dipendente dell’area del comparto (ruolo sanitario e tecnico) che opera in zone disagiate.

Successivamente, il Consiglio ha approvato in rapida successione gli articoli 3 bis “Disposizioni varie”, 4 “Copertura finanziaria” e 5 “Entrata in vigore”. Dopo l’approvazione delle tabelle, il presidente Pais ha chiamato la votazione finale al provvedimento che è stato approvato con 21 voti a favore e 13 contrari.

Esito positivo anche per la votazione al Bilancio di previsione 2024-2026 che ha ottenuto 22 voti a favore e 13 contrari.

In chiusura di seduta, l’Aula ha approvato senza discussione le proposte di legge n.408 in materia di cessazione del personale dei Gruppi consiliari e la n.409 che apporta alcuni correttivi ad alcuni errori materiali contenuti nell’ultima variazione di bilancio. (Psp)

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