CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 257 – antimeridiana
mercoledì 3 agosto 2023
Collegato alla manovra finanziaria 2023-2025. Prosegue la discussione: approvati gli articoli: 10
Cagliari 3 agosto 2023 – La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con l’art.17.6 e gli emendamenti del Dl n.373 (Collegato alla Finanziaria).
Primo emendamento in discussione il n.821 (Ennas e più).
Per dichiarazione di voto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha evidenziato che il ragionamento sull’emendamento 821 va esteso anche ad altri che trattano lo stesso argomento, la riforma del Corpo forestale regionale. Ci vuole un supplemento di istruttoria tecnica per una lettura congiunta delle norme nazionali e regionali e sarebbe sbagliato, in questo momento, creare il caos che deriverebbe da impugnazioni e contenziosi, anche perché in commissione c’è già una proposta di riforma largamente condivisa. Agus ha infine proposto il ritiro degli emendamenti ed il rinvio in commissione.
Roberto Deriu (Pd), nel condividere la tesi di Agus, ha ricordato che in commissione si è molto vicini ad una buona soluzione e sarebbe un errore, se si vuole raggiungere il risultato, mettere in conflitto la nuova disciplina e la normativa nazionale. Per questo, pur dando atto del buon lavoro svolto dai proponenti, è preferibile accantonare la proposta e tornare in commissione.
Subito dopo il presidente ha sospeso la seduta.
Alla ripresa dei lavori il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha ulteriormente precisato che il ritiro degli emendamenti 821 e 825 relativi a contrattazione e previdenza incidono su materie disciplinate da leggi statali e sono quindi esposte ad impugnazione. Agus ha quindi suggerito la trasmissione degli emendamenti alla commissione.
Il presidente della commissione Andrea Piras (Lega), considerate le perplessità emerse, si è detto disponibile al ritiro degli emendamenti ed al rinvio in commissione.
Il presidente ha quindi comunicato il ritiro degli due emendamenti, invitando il presidente a convocare in tempi brevi la commissione, decisione già adottata su altri argomenti.
Il consigliere Michele Ennas (Lega), primo firmatario della proposte ha chiarito che la disponibilità finalizzata del suo gruppo è finalizzata a raggiungere l’obiettivo qualificante della riforma del Corpo ed ha invitato il presidente ad adoperarsi per l’arrivo del testo in Aula in tempi brevi, dopo la conclusione dell’approfondimento in commissione.
Il consigliere Eugenio Lai (Aev) ha sottolineato che, al di là delle dichiarazioni, è oggettivamente impossibile che la maggioranza riesca a fare in quattro mesi quello che non è riuscita a fare in quattro anni e mezzo. Nel merito, ha aggiunto, la riforma del Corpo forestale è rimasta a lungo in commissione senza arrivare ad alcun risultato.
Successivamente è stato approvato l’emendamento n.824 (Ennas e più) che, come ha spiegato il presidente della commissione Andrea Piras, riconosce il Corpo forestale come “Corpo di polizia regionale”.
Sull’ordine dei lavori, il consigliere Daniele Cocco (Aev) ha valutato positivamente il rinvio alla seduta odierna della discussione della parte della legge relativa alla sanità, anche se si parla di un nuovo rinvio al pomeriggio per problemi della maggioranza riguardanti soprattutto la vicenda del Microcitemico. Noi, ha assicurato Cocco, siamo per andare avanti, se la maggioranza ha altre idee le comunichi al Consiglio: del resto avevano già chiesto lo stralcio della parte relativa alla sanità per far confluire il testo in un provvedimento organico da esaminare con corsia preferenziale o con il ricorso all’art.102 perché, ricordiamolo, in gioco c’è la situazione di tante persone che stanno male e non possono aspettare i tempi di certa politica.
Francesco Agus (Progressisti), ha chiesto il rispetto dell’ordine della discussione degli articoli, valutando l’eventuale rinvio solo per fatti eccezionali e non per la presenza o assenza degli assessori. Mancano urbanistica, sanità ed enti locali, ha sintetizzato il consigliere, ed è il caso di preparare tabella di marcia attraverso una conferenza dei capigruppo.
Il presidente ha ricordato che la “tabella di marcia” era stata già prevista.
Desirè Manca (M5S) ha dichiarato la sua posizione contraria a saltare da un articolo all’altro a seconda della disponibilità degli assessori che, al contrario, devono essere a disposizione del Consiglio e non il contrario, soprattutto dopo sei mesi di attesa.
L’ordine del giorno prevedeva la discussione dell’art.18 ma a seguito di interlocuzioni fra i gruppi il presidente ha sospeso la seduta per poi comunicare, alla ripresa dei lavori, la decisione di affrontare il capo IV della legge dedicato a Sanità e politiche sociali.
Il Consiglio ha quindi iniziato l’esame dell’art.10
Il consigliere Daniele Cocco (Aev) ha denunciato in apertura i gravissimi ritardi con i quali si affrontano i gravissimi problemi della sanità sarda. Ritardi, ha proseguito Cocco, sugli atti aziendali slittati da febbraio ad ottobre e continuati con la messa da parte del rande lavoro della commissione che, con un largo consenso, aveva individuato una serie di proposte condivise da approvare con urgenza. Poi questo accordo è saltato, ha protestato Cocco, spostando la sanità al collegato e rendendo tutto più difficile. Speriamo di recuperare almeno in parte il tempo perduto, ha auspicato il consigliere, approvando oggi alcuni emendamenti qualificanti proposti anche dalle opposizioni, perché nel frattempo i problemi della sanità sarda sono diventati sempre più gravi. Uno su tutti, ha concluso, quello delle liste d’attesa per le quali molte risorse sono ancora ferme e non è stato emanato nemmeno un decreto attuativo. (Af)
Dopo l’on. Cocco ha preso la parola il consigliere del Pd Cesare Moriconi anche lui critico sulla decisione di trasformare il Collegato da atto di manutenzione legislativa in un contenitore che tratta di tutto: «I temi della sanità sono complessi, la manutenzione legislativa in questo caso è un eufemismo, ci sarebbe bisogno di un Piano Marshall. I livelli di assistenza sono al di sotto dei limiti di adeguatezza, c’è una situazione di enorme disagio». Moriconi ha poi parlato del piano per l’edilizia sanitaria contenuto in una delibera di Giunta del giugno scorso: «E’ una delibera che non regge perché fa riferimento ad atti programmatori che non esistono – ha proseguito il consigliere di risonanza – abbiamo chiesto che quella delibera venisse chiarita, anche dal punto di vista della sostenibilità finanziaria. La Giunta ha risposto con annunci e comunicati stampa senza indicare riferimenti di carattere finanziario. In queste settimane si è parlato solo di previsioni».
Per il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus quello che si discute è un provvedimento che genera confusione: «Accanto alle norme sull’anagrafe canina – ha detto Agus – ci sono articoli importanti che riguardano il diritto alla salute dei sardi». Secondo Agus, “le decisioni prese da questa Giunta fuori dal Palazzo appaiono prive di qualsiasi credibilità. In passato la politica è stata capace di risolvere problemi, oggi è totalmente incapace, non è in grado di rispettare le scadenze che dà a se stessa: il 2 agosto Ares avrebbe dovuto fornire i dati sui programmi contenuti nella delibera di Giunta di giugno in riferimento ai nuovi ospedali. Ci sono quei dati? – ha chiesto Agus – se non ci sono significa che non siete stati in grado di rispettare i tempi». Agus, infine, ha rivolto un invito alla maggioranza «Evitate divisioni interne che impediscano un’assunzione di responsabilità su un tema di questa portata. Cerchiamo di non fare un altro buco nell’acqua».
Critica sull’operato della Giunta in materia di sanità anche la consigliera Desirè Manca: «Arriviamo in ritardo a parlare di un argomento così delicato – ha detto Manca – noi non siamo contrari alla realizzazione di nuovi ospedali purché non siano scatole vuote. La realtà è che i cittadini sono in forte difficoltà. Otto mesi fa era stata promessa l’istituzione del Cup oncologico, quella promessa non è stata mantenuta». L’esponente pentastellata ha poi parlato delle decine di telefonate ricevute da pazienti che lamentano lunghe liste d’attesa per una prestazione specialistica: «Questi sono gli argomenti per i quali i malati attendono risposte».
Il presidente Pais ha quindi messo in votazione gli emendamenti soppressivi totali 194=156 che sono stati respinti.
Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere del Pd Giuseppe Meloni che ha chiesto notizie sui lavori per l’adeguamento del sistema audio e delle votazioni dell’aula consiliare: «Il cattivo funzionamento incide in modo negativo sull’andamento dei lavori del Consiglio. Il sistema di votazione deve essere ripristinato».
Il presidente Pais ha chiarito che l’aggiudicazione della gara è stata sospesa dai giudici del Tar. «La nuova udienza è fissata per il 13 settembre».
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, rivolgendosi al presidente Pais, ha chiesto più ordine nell’andamento della seduta: «C’è necessità di accelerare i tempi – ha detto Ganau – faccia in modo che la maggioranza stia in Aula durante l’esame degli articoli altrimenti chiederemo la verifica del numero legale se notiamo troppe assenze nei banchi del Consiglio».
Messo in votazione, il testo dell’articolo è stato approvato. Respinto invece, con voto nominale, l’emendamento aggiuntivo n.495 (Agus e più).
Al termine della votazione, il consigliere del Pd Roberto Deriu ha chiesto lumi al presidente su un aspetto di carattere regolamentare: «Perché durante la votazione nominale l’appello viene fatto dal presidente anziché dai segretari?»
Il vicepresidente Giovanni Antonio Satta ha risposto: «La competenza dei segretari è specificata dall’art.10 del Regolamento. Il presidente può svolgere le funzioni sulla parte residuale».
L’Aula è quindi passata all’esame dell’art. 11 “Modifiche alla legge regionale n. 24 del 2020 in materia di funzioni dell’ARES” che introduce la possibilità per le singole aziende sanitarie di acquisire beni e servizi nei limiti della soglia massima di 250mila euro in casi di necessità e urgenza al fine di garantire i livelli di assistenza.
Il capogruppo Francesco Agus, prima di affrontare l’art.11, è tornato brevemente sull’emendamento 495 appena bocciato dall’Aula: «Sul tema che riguarda il prontuario farmacologico interverrà anche la Giunta. E’ un argomento che viene rinviato di anno in anno mentre meriterebbe più attenzione». Riguardo all’art.11, secondo Agus «si vuole far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta. Stiamo aumentando la soglia entro la quale le Asl possono fare acquisti. Con l’approvazione di questo articolo uno dei pilastri che ha fatto nascere Ares, la centralizzazione degli acquisti, viene meno. Con questa norma state commissariando di fatto la riforma della Sanità». (Psp)
Cesare Moriconi (PD), sull’articolo 11, ha sottolineato le criticità obiettive di un servizio sanitario che in Sardegna non funziona. Si parla di nuovi ospedali ma è vero o è un bluff? Abbiamo bisogno di capire con precisione quali siano le risorse destinate ai nuovi ospedali di cui parla il Presidente della Regione. Non dimentichiamo – ha aggiunto Moriconi – che c’è in corso una revisione del PNRR che avrà ripercussioni anche sulla sanità sarda. Saremo tra i 100 ospedali di comunità in meno che non verranno realizzati? Per Moriconi è arrivato il momento di capire con chiarezza quali sono le risorse a disposizione e che impatto i nuovi investimenti potranno avere sulle strutture esistenti. Se non siamo in grado di far funzionare gli ospedali esistenti come saremo in grado di far funzionare gli ospedali di comunità? Inutile costruire scatole se non ci sono medici. Oggi è necessario capire prima di tutto quante risorse ci sono oggi certificate e su cosa si fonda la delibera del 1 giugno del 2023.
Per Roberto Li Gioi (M5S) gli ospedali di comunità sono delle scatole vuote e il basso numero di medici è un alibi della maggioranza che vuole tentare di privatizzare il sistema. L’obiettivo è cercare di superarre le criticità della stagione estiva e arrivare alle elezioni.
Rossella Pinna (Pd) ha detto che è evidente che si sta cercando di sconfessare la stessa riforma della giunta e che la maggioranza sta cercando di mettere una pezza alle inefficienza di ARES . Forse – ha detto rivolta all’assessore Doria – sarebbe meglio imporre ad ARES di svolgere il proprio lavoro. Noi siamo critici ma costruttivi . In questo collegato ci sono molti emendamenti di buon senso da parte della giunta in tema di sanità. Noi abbiamo bisogno di buona sanità , di buoni pronto soccorso, di zone interne adeguatamente supportate, di risorse del PNRR che siano spese senza ritardi, in cui i professionisti del settore non debbano elemosinare straordinarie e ferie. Infine un appello: una buona sanità non smantella un reparto di neuro riabilitazione indispensabile per la cura dei pazienti.
Alessandro Solinas (M5S) ha chiesto il voto elettronico sull’ emendamento 196 (Lai e più) che è stato bocciato.
Approvato l’emendamento 802 della giunta che allinea alle leggi nazionali le funzioni attribuite all’ARES in materia di requisiti e criteri di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza , i limiti di competenza e le soglie entro le quali le aziende sanitarie possono procedere autonomamente all’acquisizione di forniture e servizi e all’affidamento di lavori. (rr)
Via libera anche al testo dell’articolo 11.
Il vice presidente Satta ha aperto la discussione sull’articolo 13 e gli emendamenti. Sull’ordine dei lavori è intervenuto il presidente della commissione Bilancio, Stefano Schirru (Psd’Az), che ha chiesto di rinviare al pomeriggio l’esame dell’articolo 13 e di proseguire con il 13.1.
Il vice presidente Satta ha chiuso la seduta. Il Consiglio riprenderà i lavori questo pomeriggio alle 15,30. (eln)