Nota stampa della seduta n. 221

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 221 – Pomeridiana
Mercoledì 26 ottobre 2022

Il Consiglio approva la mozione n.615 (Mula e più) sulla riqualificazione della linea ferroviaria Nuoro-Macomer.

Via libera alla proposta di legge 352 “Integrazione dello stanziamento per il supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con disabilità”.

Cagliari 26 ottobre 2022 –     La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la mozione n. 615 (Mula e più) sulla riqualificazione della linea ferroviaria Nuoro – Macomer.

Illustrando il documento, il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha ricordato che il progetto è inserito nel Pnrr fra le misure per la mobilità sostenibile, finanziabile in alternativa anche attraverso il fondo complementare nazionale, per incidere finalmente su un problema aperto da anni con alti e bassi, ma sempre con l’ampio coinvolgimento di un territorio simbolo, fra l’altro, della grande sofferenza delle zone interne della Sardegna. In tutti questi anni, ha proseguito Mula, molte sono state le iniziative consiliari e parlamentari accompagnate da volontà comuni e voti unanimi ma ora, ha auspicato, siamo alle decisioni finali con la Regione che deve trasferire la tratta dall’Arst a Rfi, per sbloccare la situazione. Senza dimenticare, ha poi avvertito Mula, che gli ostacoli da superare sono ancora molti, nonostante il grande il bacino di utenza c’è (oltre 100.000 abitanti) e le potenzialità della nuova linea anche sul piano turistico. Lo stesso presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha ricordato Mula, ha affermato nel suo primo intervento alla Camera che le Isole vanno collegate alla Penisola con una continuità sociale, materiale, economica e geografica. Considerazioni che hanno un significato particolare per il Nuorese, ha detto il capogruppo sardista in conclusione, che recentemente è stato escluso anche dalla Zes, che pure copre in Sardegna una superficie di circa 2700 ettari. Invito quindi il Consiglio a sostenere questo progetto, anche perché  su queste partite, sanità, trasporti e zes, si giocherà il futuro della prossima legislatura.

Sempre per il Psd’Az, Elena Fancello ha ipotizzato che, se facessimo un sondaggio sui mezzi di trasporto più utilizzati, la risposta sarebbe che ognuno si arrangia con la sua auto, come fa la maggior parte dei sardi perché i mezzi non funzionano e sono scomodi, e lo sanno bene gli studenti pendolari. Però, ha protestato la consigliera, siamo in Europa e dobbiamo avere gli stessi diritti che altrove sono scontati, diritti che non abbiamo perché la politica si è girata per anni dall’altra parte concentrando tutto nelle aree metropolitane mutilando la Sardegna e costringendo i sardi ad abituarsi ai viaggi della speranza. Per fortuna quella politica è finita, ha continuato la Fancello, grazie alle lotte del comitato Trenitalia e di tanti altri, da amministratori a categorie e semplici cittadini, che hanno portato ad un progetto tecnicamente ineccepibile e non farlo per 114 milioni è un danno enorme per la Sardegna che perderebbe forse l’ultima occasione di collegare porti e aeroporti contrastando lo spopolamento, che nasce proprio dove non c’è accessibilità ai servizi. La Regione dunque deve chiedere la gestione della linea Nuoro Macomer a Rfi per riqualificarla e trasformarla e, da questo punto di vista, può essere molto importante il recente protocollo firmato dal governatore Solinas con il Ministero delle Infrastrutture, l’Anas  e Rfi, dal quale può scaturire un grande piano di collegamento dei capoluoghi sardi con porti e aeroporti; su questo il Consiglio deve dare un segnale forte e un chiaro mandato politico, onorando la volontà popolare ma anche il buon senso e la logica.

A nome di Leu Daniele Cocco, nel condividere le dichiarazioni dei colleghi sull’ennesimo grido di allarme del Nuorese contro l’ennesima sperequazione ai suoi danni, ha ricordato la recente grande manifestazione Nuoro per rivendicare diritti fondamentali e risorse per mettere finalmente “in linea” i nostri territori, questo processo virtuoso che purtroppo che ancora non si concretizza e richiede una spinta ancora più forte che deve arrivare dalla Regione. Perché, ha commentato, è vero che una mozione non si nega a nessuno ma poi sappiamo bene che serve molto altro, e abbiamo bisogno di tutti, a cominciare dal nuovo intergruppo che si sta costituendo fra i sardi a livello parlamentare che può essere la sede nella quale il progetto può trovare spazio e priorità; non c’è un minuto da perdere per fermare il progetto di marginalizzazione di quel territorio che abbiamo già visto con la Zes, dobbiamo avere risposte ed anche molto presto perché nelle zone interne c’è tanta sofferenza.

Massimo Zedda, consigliere dei Progressisti, ha apprezzato l’iniziativa di Mula soprattutto perché noi, da sempre, “il ferro alla strada” e, per dare maggior forza a questo ragionamento, bisognerebbe sapere ad esempio il conto della spesa della 131 dagli anni 90 ad oggi, perché era stato detto che dovevamo recuperare 10 minuti di tempo ma invece ne perdiamo 60 per i lavori i corso, lavori sono dovuti al fatto che tutto il traffico è concentrato su quella strada. Quanto al calcolo costi – benefici, secondo Zedda va fatto tenendo conto di altri parametri: non solo i passeggeri trasportati ma anche i  benefici ambientali, il risparmio di vite umane e di spesa sanitaria per le vittime di incidenti stradali, e le manutenzioni. Alla fine, ha riassunto, viene fuori che c’è una vera convenienza ad avvicinare i nostri territori, anche perché il progetto Nuorese è di tutta la Sardegna.

Il consigliere dei Riformatori Michele Cossa ha espresso un moderato dissenso nei confronti di  Mula perché in effetti stiamo parlando di un intervento di rilevanza regionale perché la tratta Macomer Olbia è strategica nelle rete dei trasporti interni, ed è cosa talmente evidente da non richiedere manifestazioni popolari a sostegno. Quello dell’accessibilità, ha specificato Cossa, è parte del problema relativo all’accessibilià esterna della Sardegna e in definitiva collegato al riconoscimento dell’insularità. Prima o poi, ha ipotizzato, dovremo “brandizzare” la nostra isola valorizzando il nostro patrimonio ambientale, secondo gli indirizzi più recenti di Europa, rispetto alla quale però noi dobbiamo essere pronti e propositivi con una nostra progettualità.

Desirè Manca, del M5S, ha sostenuto di apprezzare in modo particolare l’idea di una Sardegna come territorio unito in tutte le sue parti, per questo quando Mula ha chiesto la condivisione della sua mozione abbiamo detto subito di sì, sì ad una Sardegna unita con gli stessi diritti, le stesse possibilità di crescita e sviluppo, al posto degli squilibri attuali fra sud e nord. Il governatore Solinas, ha poi aggiunto, ha sparso entusiasmo sul recente protocollo sottoscritto con le Infrastrutture, ma ci sono ancora molte lacune da colmare, penso ad esempio ai collegamenti con l’aeroporto di Alghero che è regionale ma non è servito da linee di trasporto efficienti. L’iniziativa di Mula è di buon senso per la Sardegna, ha concluso, però essere uniti significa anche chiedersi perché il presidente è stato in silenzio per tre anni.

Il capogruppo della Lega Pierluigi Saiu ha affermato che è sbagliato attribuire la mozione ai trasporti perché in realtà si tratta di pari opportunità, e di una occasione per affrontare il tema della cosiddetta continuità interna che non è mai stato affrontato e non riguarda solo le infrastrutture ma i diritti dei cittadini delle zone interne. Mula ha fatto bene a lanciare una sfida certamente ambiziosa, ha sostenuto Saiu, ma bisogna alzare ancora l’asticella a favore di tutti i cittadini del centro Sardegna, toccando temi forti come mobilità, sanità, servizi ed opportunità anche economiche con la zes che, purtroppo, manca proprio nelle zone più deboli; non faremo tutto entro domani ma vogliamo stimolare dibattito per dare voce a chi è rimasto indietro, dimostrando con i fatti che il riequilibro è dovere della Regione. (Af)

Roberto Deriu (Pd) ha sottolineato di volersi associare a coloro che sostengono questo provvedimento, evidenziando che le cose che si fanno a Nuoro servono per Nuoro perché Nuoro fa parte della Sardegna.  E non c’è da meravigliarsi. Per Deriu è un intervento necessario per far uscire il territorio dal medioevo. Il territorio ha una nuova vocazione con l’Einstein Telescope, ma è privo delle infrastrutture minime. Per questo Deriu ha sollecitato la Giunta regionale a occuparsi almeno della progettazione delle infrastrutture necessarie, visto che in questo periodo i fondi non mancano.

Eugenio Lai (Leu) ha sottolineato di aver  firmato questa mozione perché la condivide, ma ha ricordato che l’opposizione ha chiesto ripetutamente al Presidente Solinas un confronto sui progetti strategici inseriti nel PNRR, ma di non aver avuto risposta. Lai ha poi dato ragione al collega Deriu: “Manca una strategia generale”. Lai ha criticato l’assenza in aula del presidente della Regione su un tema così importante come il trasporto su rotaie e su gomma. Il consigliere ha esortato la Giunta regionale a svegliarsi dal torpore e a nominare subito l’assessore dei Trasporti, visto che c’è anche il problema della continuità territoriale. Lai ha annunciato il voto a favore.

La presidenza dell’Aula è stata assunta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta, che ha dato la parola al nuovo capogruppo di Fratelli d’Italia, Fausto Piga. Il consigliere di maggioranza ha informato l’aula che domani il suo gruppo depositerà una proposta sul trasporto pubblico ferroviario. Il testo riguarderà in particolare le tratte a scartamento ridotto e proporrà la fruizione del treno a scartamento ridotto a titolo gratuito per tutti i pendolari di qualsiasi fascia fino a giugno 2023. L’obiettivo è di creare un nuovo interesse per il trasporto su rotaie e alleggerire quello su autobus, in attesa dell’arrivo dei nuovi pullman e dei nuovi treni, ma anche di offrire un nuovo strumento di contrattazione alla politica. Per Piga questo intervento peserebbe sui bilanci regionali per circa 700mila euro e ha auspicato la massima condivisione da parte di maggioranza e opposizione  per approvare il testo in tempi celeri.

Per Salvatore Corrias (Pd) la Regione deve assumere impegni seri sulla rete delle infrastrutture dell’Isola, visto che anche nel suo territorio non c’è traccia di rotaie. Per Corrias sulla via orientale ci sono due priorità di secondo livello: snodo tra vecchia 554 e nuova 554, e tra la 389 e la provinciale 27 verso la 125. Per Corrias, che ha firmato la mozione, non bisogna illudere i cittadini e ha ribadito che tutte le infrastrutture sul piano dei trasporti hanno pari dignità, per garantire a tutti i sardi lo stesso diritto alla mobilità.

Il primo firmatario della mozione, Franco Mula (capogruppo Psd’Az) ha ringraziato i colleghi per un dibattito di grande maturità politica. E ha ricordato che Nuoro  è una delle ultime province a livello europeo per spopolamento e natalità. Quindi non deve sembrare una eccezionalità quando si parla di questa provincia, troppo spesso dimenticata. Mula ha anche affrontato il tema delle Zes e della Sanità, sottolineando che se non si otterranno le risposte che i cittadini attendono “decideremo come comportarci, anche con scelte dolorose”.

Il vice presidente Satta ha sospeso l’aula per cinque minuti. Alla ripresa dei lavori Satta ha dato la parola alla vice presidente della Giunta, Alessandra Zedda, che ha affermato che il testo e il contenuto della mozione è assolutamente condivisibile. Sulle modalità per porre in essere quanto richiesto dalla mozione bisognerà capire se sarà necessaria una norma da approvare in Consiglio. Zedda ha aggiunto che è preferibile non  mettere dei limiti, quindi non lo legherebbe necessariamente al PNRR. Per la vice presidente questa potrebbe essere una prima occasione per declinare il principio di insularità in Costituzione. Da parte della Giunta, ha concluso, c’è l’impegno ad approfondire il tema per trovare la strada più rapida ed efficace, che avvicini i cittadini delle zone interne al resto dell’Isola.

E’ quindi intervenuto il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde,  per dichiarazione di voto.  Il consigliere ha affermato che si tratta di un tema condivisibile e ha annunciato di voler apporre la firma. Per Tedde il tema, però, non si deve limitare solo alla tratta Nuoro-Macomer, ma deve essere ampliato a tutta la mobilità interna, che rappresenta la libertà dei sardi di muoversi, lavorare e curarsi. Per Tedde si devono eliminare le differenze tra territori: “Dobbiamo eliminare i territori di serie B e farli diventare tutti di serie A”, per avere una regione di serie A. Tedde ha anche auspicato che il Consiglio regionale si occupi anche del tema della perequazione tra nord e sud.

Il vice presidente Satta ha messo in votazione la mozione che  è stata approvata all’unanimità con 50 voti favorevoli.

L’Aula ha poi iniziato l’esame della Proposta di legge 352 “Integrazione dello stanziamento per il supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con disabilità”, che la Conferenza dei Capigruppo ha voluto inserire nell’ordine del giorno ex articolo 102. Satta ha dato la parola al capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, sull’ordine dei lavori, che ha chiesto di avere informazioni sull’approvazione in Giunta i una delibera riguardante il patrimonio di Ats, un atto obbligatorio che la Giunta avrebbero dovuto fare a maggio, e che se non verrà fatto causerà la perdita dei fondi del PNRR. Agus ha sottolineato che questa informazione gli è stata data dal liquidatore di Ats. Passando poi all’esame della proposta di legge 352 il capogruppo dei progressisti ha Agus ha ricordato che il 13 ottobre erano state ricevute le associazioni e che tutti i partiti avevano detto che il Consiglio se ne sarebbe occupato nelle successive  due settimane. Oggi, ha continuato Agus, siamo qui per risolvere il problema. Il consigliere ha ringraziato l’assessore dell’Istruzione Andrea Biancareddu e l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino per aver trovato rapidamente i 6,5 milioni di euro necessari. Agus ha auspicato un maggiore dialogo con i Comuni affinché non vengano messi in discussione i diritti dei cittadini anche quando ci sono pochi fondi. (eln)

Dopo l’on. Agus ha preso la parola l’on. Stefano Schirru (Psd’Az), secondo cui “le risorse stanziate testimoniano l’impegno di quest’Aula verso questo tema. Credo sia ora importante fare una battaglia per portare lo psicologo dentro le scuole, i giornali ci indicano che è una misura giusta e soprattutto sempre più necessaria a fronte di tanti ragazzi bullizzati”. L’oratore ha fatto riferimento anche a un recente caso di cronaca avvenuto a Sestu.

A seguire l’on. Giuseppe Meloni (Pd) ha detto: “D’accordo nel concedere la priorità del 102, dati i tempi ancora incerti della legge Omnibus”. Della stessa opinione l’on. Maria Laura Orrù (Possibile): “Siamo di fronte a un provvedimento necessario, sei milioni e mezzo per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità sono la misura giusta per  dare risposta la grido d’allarme delle associazioni”.

Anche l’on. Antonio Piu (Progressisti) ha rimarcato all’assessore Biancareddu “la necessità di garantire con adeguata programmazione con gli enti locali a ogni bambino la continuità dell’assistenza scolastica sin dall’inizio dell’anno. Chiediamo che queste risorse che stanziamo oggi siano programmate puntualmente. E’ una questione di civiltà, non è accettabile far ricadere tutto sulle spalle dei genitori”.

L’assessore Biancareddu ha ringraziato tutta l’Aula per la concessione dello strumento rapidissimo indicato dall’articolo 102 del Regolamento consiliare: “E’ un fatto molto importante questa volontà unanime a fronte di un problema così importante”, ha detto l’esponente della giunta Solinas. Poi ha proseguito: “Se aumentano gli stanziamenti è perché stiamo aumentano il numero dei disabili che stiamo  mandando a scuola. E questa inclusione, questa uscita dalle famiglie, questa rottura di ingiusto isolamento è una bella cosa e un onore per tutti noi. Stiamo rimandando a scuola coloro che a scuola non andavano più”.

L’Aula ha dato il via libera al passaggio agli articoli, che sono stati approvati. Votato con l’appello nominale anche il testo finale della legge, che è stata approvata all’unanimità.

A seguire il presidente Pais ha disposto una sospensione dei lavori. 

Dopo una breve conferenza dei Capigruppo, il presidente Pais ha tolto la seduta. Il consiglio riprenderà i lavori giovedì 3 novembre alle ore 10.30. (C.C.)

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