CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 208 – Pomeridiana
Mercoledì 30 marzo 2022
Approvato all’unanimità il Testo unificato sulla canapa industriale
Approvato all’unanimità un Odg sulle modalità e i limiti per la coltivazione, trasformazione, commercializzazione ed utilizzo della canapa in Sardegna
Esame del TU (Pl 206-208-214) in materia di “disciplina delle aree comunali attrezzate per la sosta temporanea a fini turistici”
Il Consiglio riprenderà i lavori alle 16
Il presidente Pais ha aperto la seduta con l’esame del testo unificato 226 228, invitando l’Aula a votare il passaggio all’esame degli articoli. Il presidente Pais ha dato la parola ai consiglieri Cocco, Lai, Mula, Manca, Deriu, che sono intervenuti sulla necessità del rispetto degli orari di lavoro dell’Aula e sulla difficoltà dell’attuazione delle leggi regionali da parte dell’amministrazione. L’on. Roberto Deriu (Pd) ha parlato della necessità di approvare un regolamento mentre l’on. Massimo Zedda (Progressisti) ha parlato del fatto che “le leggi approvate qui spesso sono inattuabili perché contrastano con norme sovraordinate”.
Per l’on. Corrias (Pd), “siccome domani scade il termine dell’emergenza Covid, abbiamo un problema per i medici che frequentano le scuole di specializzazione, e dovranno farle in presenza, ma al tempo stesso coprono le guardie mediche e rischiamo la chiusura delle guardie mediche”.
Approvato il passaggio agli articoli, il presidente Pais ha dunque invitato i consiglieri alla discussione del testo unificato 226 – 228. L’on. Massimo Zedda ha suggerito di accertare quali provvedimento in materia siano stati adottati da altri consigli regionali. Per l’on. Mura (FdI) “non si possono sostenere le produzioni di sostanze stupefacenti e di qualsiasi prodotto che leda la salute delle persone, come ha sempre sostenuto il mio partito. Ma qui siamo nella materia dell’agricoltura, non degli stupefacenti. E’ stato il legislatore nazionale a creare il problema, con una legge monca che lascia spazio a valutazioni di illegalità circa la produzione di canapa sativa in Sardegna. Persone in buona fede si sono trovate sotto accusa e dovranno affrontare processi senza averne una vera responsabilità”.
A seguire l’on. Daniele Cocco (LeU) “fuori da qui c’è molta attesa su quanto noi decideremo. Nel 2021 sono stati coltivati 1300 ettari con la cannabis sativa per un totale di 900 nuove aziende. Dobbiamo fare in modo che questa nostra legge possa arrivare a modificare la legge nazionale 242 altrimenti se non saremo risolutivi non servirà a molto”.
Sullo stesso tema il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus: “C’è un’attesa enorme e una filiera della canapa, tre anni fa non ci avremmo creduto. Raramente è capitata una cosa simile e questo ci impone una volta di più di trattare il tema con serietà e risultati. Noi pensiamo che soltanto una legalizzazione piena risolva in radice il problema della cannabis e se è vero che questo non è un parlamento e non può fare tutto è anche vero che dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per andare incontro a chi si è ipotecato la casa per aprire l’azienda agricola e viene scambiato sui media per un trafficante di cannabis”. (C.C)
Dopo l’onorevole Agus è intervenuto il consigliere Alessandro Solinas (M5S) che ha espresso parole di apprezzamento per il clima di condivisione che caratterizza i lavori del Consiglio («mi complimento in particolare con l’onorevole Mura per il suo intervento onesto»). L’esponente della minoranza ha definito “un cortocircuito legislativo” l’insieme di norme che nell’Isola trovano applicazione in danno di onesti coltivatori. Solinas ha auspicato l’impegno dei parlamentari eletti in Sardegna per favorire un chiarimento, non più rinviabile, da parte del Governo ed anche una modifica della norma statale. In tal senso si è espresso anche il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, che ha rimarcato le finalità della legge in merito alla legalità e ribadito la particolare condizione climatica e ambientale della nostra Isola che “favorisce le coltivazioni della canapa”.
Posto in votazione l’articolo 1 (Finalità e oggetto) è stato approvato e si è aperta la discussione sull’articolo 2 (Interventi e contributi) e degli emendamenti ad esso presentati. Il relatore ha espresso parere favorevole agli emendamenti n. 2, 12, 11, 13, 2, 3 e 9. Ritirato l’emendamento 1, la giunta ha espresso parere conforme a quello del relatore.
L’Aula ha quindi accolto favorevolmente le proposte modificative dell’emendamento n.12 che sostituisce il punto 3 della lettera a) e riguarda l’individuazione delle tipologie che meglio si adattano ai diversi areali regionali. Approvato anche l’emendamento n. 11, è stato posto in votazione il testo dell’articolo 2.
Il capogruppo di FdI, Francesco Mura, ha invitato la Giunta a sollecitare il Governo affinché chiarisca quali siano le ragioni per le quali in certe regioni è consentita la coltivazione della canapa sativa mentre in Sardegna chi la coltiva viene perseguitato. «Siamo davanti ad un’aggressione dell’economia sarda – ha dichiarato l’esponente della maggioranza – considerato che altre aziende traggono enormi benefici dalla criminalizzazione della coltivazione di canapa nell’Isola».
Il consigliere del Psd’Az, Piero Maieli, ha quindi ribadito l’esigenza di fare chiarezza con l’approvazione della norma regionale («diciamo ciò che si può fare e che cosa è vietato; quale pianta si può coltivare e quale no») ed ha anche ricordato che la prima richiesta di chiarimenti è arrivata proprio dalle stesse forze dell’ordine.
Il capogruppo Leu, Daniele Cocco, ha invece rammentato l’approvazione, nel 2006, della legge che concede i terreni agricoli ad un euro ai giovani agricoltori («ma da allora non è stato pubblicato alcun bando») ed ha invitato l’assessora Murgia a dare attuazione a quelle disposizioni: «Quella norma, insieme a quella che ci accingiamo ad approvare potrebbe rappresentare una occasione di reddito e lavoro per tanti giovani sardi». Cocco ha quindi invitato l’assessora a sollecitare il cosiddetto scorrimento delle graduatorie, in particolare quelle di Laore e Aspal, per colmare le carenze di organiche negli enti e nelle agenzie agricole del sistema regionale.
Il capogruppo FdI, Mura, ha quindi domandato una breve sospensione dei lavori per concordare il testo di un ordine del giorno collegato all’approvazione della legge ed il presidente di turno dell’assemblea, Giovanni Antonio Satta (Misto), ha accordato. Alla ripresa, dopo alcune puntualizzazioni formulate da Agus (Progressisti) e Alessandro Solinas (M5S) è stato approvato il testo dell’articolo 2 e di seguito l’emendamento n. 13 che modifica il n. 9 (approvato). Via libera anche all’emendamento 2 e al n. 3 sull’ambito di applicazione delle norme e all’emendamento 10 .
Approvato l’articolo 3 (Soggetti beneficiari) e l’articolo 4 (Clausola valutativa ) la seduta è stata sospesa per l’assenza dall’Aula del relatore Maieli. Alla ripresa il consigliere del Psd’Az ha espresso parere favorevole agli emendamenti presentati all’articolo 5 (Tracciabilità ): emendamenti 4, 5, 6 e 7. Con il parere conforme della Giunta, le proposte modificative sono state tutte approvate e di seguito è stato approvate anche l’articolo 6 (Controlli). Il dibattito si è quindi sviluppato sull’emendamento aggiuntivo n. 8 che in sintesi propone la coltivazione anche in Sardegna della canapa utilizzata per fini terapeutici e quindi con elevati livelli Thc.
Il capogruppo FdI, Mura, ha evidenziato che tale coltivazione è concessa solo all’Esercito. Il consigliere Pd, Piscedda, con il capogruppo Progressisti, Agus, hanno replicato che l’emendamento proposto da Mula (Psd’Az) non mira a sostituire il laboratorio militare di Firenze con la Regione, quanto a candidare la Sardegna anche per quel tipo di coltivazioni, come avviene per altre Regioni. Il capogruppo Psd’Az, Mula, insieme al relatore Maieli, ha insistito sul pieno rispetto delle norme vigenti in materia ed in particolare di quelle che stabiliscono che solo il ministero della Salute possa autorizzare tali tipologie di coltivazione. (A.Mo)
Il consigliere di Leu Daniele Cocco ha sottolineato l’importanza di inserire la “candidatura” della Sardegna per replicare l’intervento già attuato in altre Regioni dietro autorizzazione del Ministero della Sanità.
Alessandro Solinas, del M5S, ha ribadito l’opportunità per la Sardegna di seguire la strada tracciata da altre Regioni, a condizione che il testo sia messo al riparo da impugnazioni.
Il capogruppo di Fdi Francesco Mura ha osservato che, nel caso di approvazione dell’emendamento, ci sarebbe uno “sconfinamento” nel campo degli stupefacenti, la cui produzione è affidata gestito dall’Istituto farmaceutico militare. La candidatura della Sardegna, semmai, può essere proposta al di fuori dalla legge regionale, per cui così com’è non possiamo votare la proposta.
Il capogruppo sardista Franco Mula ha chiarito che il testo dell’emendamento è compatibile con quanto previsto dalla legge che, nello specifico, autorizza soltanto aziende private; ha quindi proposto un emendamento orale sia con il richiamo alla legge che con il riferimento ad aziende già autorizzate.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha ricordato che il sottosegretario della Sanità Costa, rispondendo proprio ad una interrogazione di Fdi, ha annunciato la pubblicazione di bandi rivolti ad aziende private; se ci si muove in questo ambito la Regione è al riparo da ogni rilievo del Governo.
Il presidente, per sollecitare un chiarimento fra i gruppi, ha sospeso brevemente la seduta.
Alla ripresa dei lavori, è stato approvato l’emendamento orale all’emendamento n.8.-
Successivamente è stato approvato il testo dell’art.6.
Il capogruppo di Fdi Francesco Mura ha chiesto il voto elettronico sull’emendamento n.8 e, per dichiarazione di voto, ha annunciato che sarebbe più opportuno riferirsi all’istituto militare per l’eventuale aumento di produzione non indiscriminata e privatistica di sostanze con elevato principio attivo. Di conseguenza, il voto del suo gruppo sarà contrario.
Per il Pd il consigliere Valter Piscedda, favorevole, ha sottolineato che si tratta di un prodotto sanitario come altri, quindi può avere un suo mercato controllato. Inoltre, ha ribadito la necessità del tracciamento per definire il fabbisogno.
Massimo Zedda, dei Progressisti, si è espresso in modo favorevole, mettendo in luce che così come accaduto per la pandemia, sono in campo strutture pubbliche che hanno tutti gli strumenti per effettuare i necessari controlli anche sui farmaci.
Eugenio Lai (Leu), favorevole, ha apprezzato il contributo di alcune forze di maggioranza anche nella diversità di vedute, molto meno quello di chi ha abbandonato l’aula per fare, magari, le solite dichiarazioni post seduta. Noi, ha concluso, parliamo sempre a viso aperto.
Al voto l’emendamento n.8 è stato approvato con 38 voti favorevoli e 3 contrari.
A seguire, sono stati approvati anche gli articoli 7 ed 8 della legge, oltre all’ordine del giorno che prevede la convocazione urgente della commissione Attività produttive alla presenza dell’assessore dell’Agricoltura per definire concretamente nuove iniziative legislative condivise con lo scopo di chiarire l’esatto ambito applicativo della legge 242 del 2016. Nel voto finale, la legge è stata approvata all’unanimità con 43 voti.
Ha riassunto la presidenza dell’Assemblea il presidente Michele Pais, che ha avviato la discussione generale del Testo unico (Pl 206-208-214) in materia di “disciplina delle aree comunali attrezzate per la sosta temporanea a fini turistici”.
Sara Canu (Misto), nella relazione unitaria, ha affermato che l’obiettivo della legge è colmare un vuoto normativo per incentivare la realizzazione di aree sosta attrezzate comunali da destinare al turismo itinerante con autocaravan, regolamentando spazi, servizi, impianti e requisiti, venendo incontro ad una esigenza manifestata da turisti, territori ed amministratori locali, dando alla Sardegna l’opportunità di offrire vacanze “verdi” e sostenibili come in molti paesi Ue, di aumentare la capacità ricettiva incentivando la destagionalizzazione ed includendo le zone interne. La legge, ha concluso, sarà la prima in Italia a prevedere una sosta da 48 a 120 ore e consentirà ai Comuni di ottenere dalla Regione contributi fino a 50.000 euro.
Per il M5S Roberto Li Gioi, ricordando il contributo del suo gruppo al Testo unico con una proposta di legge, ha sostenuto che l’iniziativa riguarda un segmento del turismo molto significativo a livello europeo e diffuso in alcune Regioni italiane, un “target” stabile con interessanti potenzialità di spesa (fatturato nazionale oltre 1 miliardo, movimento di 5 milioni di persone) ed attenzione a natura, gastronomia, cultura e paesaggio, elementi che in Sardegna hanno grandi potenzialità di crescita.
Pero Comandini (Pd) ha messo in luce la novità di un testo normativo rivolto ad un turismo diverso molto legato al territorio, con flussi che possono essere incrementati da un sistema ricettivo moderno e professionale che vede i Comuni protagonisti; una opportunità in più per la Sardegna e per tante parti del territorio regionale ancora poco conosciute. Comandini ha infine sottolineato il contributo del Pd in materia di dotazione di risorse finanziarie e ruolo dell’Agenzia Forestas,
A nome dei Progressisti Massimo Zedda ha ribadito che, a suo avviso, il tema resta quello del “come” far arrivare i camper per cui servono le navi mentre stiamo rischiando, dopo due anni difficili, di rovinare la prossima stagione: dalla confusione nei cieli (perché i camper si possono anche affittare) a quello dei mari, dove i costi incidono e quasi pareggiano il prezzo della vacanza, in un mercato molto competitivo a livello nazionale ed europeo nel quale “brillano” l’assenza della Sardegna e soprattutto del presidente della Regione.
Il consigliere Valter Piscedda (Pd) ha lamentato che la legge doveva arrivare in quarta commissione perché non è solo turistica ma anche ambientale ed urbanistica, e a forte rischio impugnazione per l’impatto su aree protette di interesse ambientale e paesaggistico. Per cui, ha suggerito, occorre aprire un ragionamento, anche per valutare la sostenibilità di una disciplina che poggerebbe solo sui regolamenti comunali. (Af)
Salvatore Corrias (Pd) ha parlato di un testo ambizioso, ma ha rilevato che pur rivolgendosi agli enti locali non ha ottenuto alcun parere, neanche informale, da parte del Cal. Corrias ha anche ritenuto, quantomeno, curioso il riferimento all’Agenzia Forestas. Per il consigliere sono diversi i punti di debolezza della proposta di legge: dai trasporti ai problemi urbanistici, ricordando che non diversi comuni hanno approvato il Puc. Corrias ha poi concordato con il collega Piscedda sulla necessità di riportare in Quarta commissione una legge ambiziosa che va però attentamente ponderata.
Maria Laura Orrù (Progressisti) ha sottolineato come nel nord Europa il turismo legato ai camperisti sia ormai diffuso e importante e che la Sardegna è sicuramente un punto di interesse forte per la sue caratteristiche naturalistiche, culturali, archeologici ed agroalimentari. Per Orrù è necessario dare una risposta certa a chi ama questo tipo di turismo, ma ha condiviso quanto proposto dai colleghi Piscedda e Corrias, ossia di scrivere delle norme che portino a compimento un percorso importante riportando il testo in Quarta commissione, soprattutto per approfondire l’articolo 2. E’ interessante che gli enti locali, ha affermato, siano promotori di un nuovo tipo di turismo, che consenta di far conoscere le bellezze della Sardegna e di ampliare l’offerta turistica, ma va fatto un ragionamento nel suo complesso. In conclusione la consigliera ha condiviso anche le preoccupazioni del collega Zedda sul problema dei trasporti.
Il presidente Pais ha quindi chiuso la seduta. I lavori riprendiamo alle 16. (eln)
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 208 – Pomeridiana
Mercoledì 30 marzo 2022
Approvato il Testo unificato 206-208-2014 che integra la disciplina delle aree comunali attrezzate di sosta temporanea a fini turistici
Approvati aiuti all’associazione allevatori della Sardegna (Dl. 318 – Giunta)
Approvati interventi in materia di Enti Locali (Pl.314 – Deriu e più)
La seduta pomeridiana è stata aperta dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Dopo le formalità di rito, l’Aula ha ripreso l’esame del TU N. 206-208-214/A. Modifiche e integrazioni all’articolo 21 della legge regionale n. 16 del 2017 in materia di disciplina delle aree comunali attrezzate di sosta temporanea a fini turistici.
Sull’ordine dei lavori è intervenuto il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, che ha reso noto all’aula che oggi c’è stata una manifestazione degli studenti universitari a Villa Devoto che sollecitavano la nomina del rappresentante dell’Ersu, che ancora non è stato nominato e ha chiesto al presidente Pais di sollecitare il presidente della Regione affinché provveda. Allo stato attuale, ha affermato Ganau, l’Ersu è senza governo e ricorda che entro aprile deve essere presentato il bilancio.
Sempre sull’ordine dei lavori è intervenuto Valter Piscedda (PD), il quale ha reso noto che il 15 marzo il Brotzu e l’Aou di Cagliari hanno provveduto alla stabilizzazione dei lavoratori che ne avevano i requisiti. L’Ares ha scritto il 27 marzo a tutte le Aziende sarde di procedere come fatto dal Brotzu e dall’Aou di Cagliari, ma il 29 marzo, due giorni dopo, una nota dell’Assessorato della Sanità ha bloccato tutti. Per Piscedda è una cosa piuttosto grave perché chi ha maturato il diritto per la stabilizzazione non capisce cosa accade.
Il presidente Pais ha dato la disponibilità a capire cosa sia accaduto.
E’ quindi intervenuto Eugenio Lai (capogruppo Leu), che, in apertura, ha ricordato al presidente Pais che la norma sull’Isre attende e gli ha chiesto di procedere in tal senso. Il capogruppo ha concordato con gli interventi dei colleghi e di come sia necessario valorizzare il turismo dei camperisti anche per lo sviluppo delle zone interne. Lai ha quindi affermato che sia importante valorizzare le soste camper e che questa legge vada approvata. Ha chiesto ai proponenti se non sia il caso di eliminare il comma 3 dell’articolo 2 per evitare di inficiare la legge e ha garantito, tolto il comma, che voterà a favore della norma dotata anche di copertura finanziaria.
Anche il presidente Pais si è detto d’accordo ad eliminare il comma 3 per evitare di esporre la legge a rilievi costituzionali.
Emanuele Cera (FI) ha annunciato il voto favorevole a questo testo unificato che colma un vuoto normativo. Il consigliere ha ricordato anche che il presidente Pais aveva annunciato una Conferenza di capigruppo per illustrare un’iniziativa importante della Giunta per il settore primario. Tornando poi al testo unificato ha sottolineato che aumentare le aree di sosta è importante, anche se non credo che creino automaticamente un incremento delle presenze. Credo che questa norma, ha affermato, vada accompagnata da altre azioni a sostegno del turismo e ha proposto di utilizzare parte del budget, previsto per la realizzazione di aree sosta, per offrire ai camperisti un bonus per abbattere il costo del viaggio.
La relatrice Sara Canu (Misto) ha accolto la richiesta del capogruppo di Leu di eliminare il 3 comma.
Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, ha affermato che il clima di confronto sereno attorno a questa legge predispone l’Aula a interventi migliorativi del testo, per evitare eventuali impugnazioni del Governo e bocciature da part della Corte costituzionale. “Lo dobbiamo evitare”, ha detto. Per Agus questa legge incentiva una nicchia di mercato e lo fa senza togliere niente a nessuno: quel tipo di turista sa già dove dormirà e sta alla Sardegna fornire gli stessi servizi proposti da altri Paesi per essere attrattivi. Poi i dati. Agus ha reso noto che in Europa la vendita di caravan e camper è aumentata dell’11%. Il periodo pandemico, ha continuato, ha creato una nuova domanda turistica, che consenta di stare a distanza e all’aria aperta, evitando le file. Negativo, invece, il giudizio sulla parte che incide sul tema urbanistico. Agus si è detto sorpreso che non sia stato chiesto il parere alla Commissione urbanistica e ha sottolineato che deve esserci un quadro normativo chiaro. Ha, inoltre, manifestato dubbi sulle modalità di accesso al finanziamento di 50mila euro per singola area di sosta e si è detto più favorevole a creare le infrastrutture e fare formazione. Eviterei, ha affermato, l’ennesimo micro bando a cui tutti partecipano e che non porta i risultati attesi.
Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha spiegato che la carenza normativa non solo non consente di offrire i servizi richiesti, ma non mette neanche nelle condizioni i Comuni di poter sanzionare chi non rispetta le regole. E’ importante per evitare la sosta irregolare avere un’area per la sosta camper. “Bene la legge che è di una bontà unica”, ha detto e ha aggiunto di essere favorevole all’eliminazione del comma 3.
Per Mula è necessario modificare il piano paesaggistico regionale, perché blocca la creazione di aree sosta camper entro 3 km dal mare ed è chiaro che non è accettabile per il camperista. Mula ha anche suggerito che i Comuni inseriscano nel Puc le aree adeguate per la sosta dei camper. “E’ un mondo che regolamentato può portare nuova occupazione e reddito”. Mula ha annunciato voto favorevole.
Per l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, la bontà di questa proposta di legge è di non rinunciare a nuove forme di turismo come quello all’aria aperta. Si tratta di un tipo di turismo in crescita e la Sardegna deve accogliere tutte le forme di turismo e creare i servizi. Nel 2021, ha detto Chessa, ci sono stati oltre 2 milioni di arrivi nei porti. Per Chessa questa legge è un’opportunità.
L’Aula ha approvato il passaggio agli articoli.
Il presidente Pais ha aperto la discussione sull’articolo 1.
Massimo Zedda (Progressisti) ha suggerito di inserire una dicitura che salva la legge, “nel rispetto delle norme urbanistiche e paesaggistiche vigenti”. E ha proposto di utilizzare spazi ridotti che possano accogliere 3 o 4 camper, che abbiano sottoservizi già esistenti. Un accorgimento che consentirebbe di dare risposte ai camperisti e tutelare l’ambiente.
Messo in votazione l’Aula ha approvato l’articolo 1 “Modifiche all’articolo 21 della legge regionale n. 16 del 2017 (Area di sosta temporanea a fini turistici)”.
Il Consiglio è passato all’esame dell’articolo 2, che il presidente ha proposto di esaminare per parti.
Piero Comandini (Pd) ha confermato che la legge è scritta nel rispetto del paesaggio e dell’ambiente. Questa legge vuole regolamentare il turismo camperistico, ha spiegato, e favorire la tutela ambientale anche perché si parla di aree pubbliche e non private. Vengono anche definiti i tipi di piazzola e i materiali utilizzabili, oltre a tutelare i turisti disabili. Comandini ha quindi affermato di essere favorevole alle correzioni per una legge che, però, già era indirizzata verso la tutela ambientale e paesaggistica.
Diego Loi (Progressisti) ha annunciato il voto favorevole e ha affermato che avrebbe apprezzato se fosse stata data la priorità alle forme aggregate e associate tra i Comuni. Su questo, ha detto, mi sarei spinto un po’ oltre nell’individuare anche quasi esclusivamente le aggregazioni territoriali per gestire l’esperienza del turismo dei camper per evitare finanziamenti a macchia di leopardo. Credo che la Regione Sardegna, ha detto, dovrebbe favorire l’aggregazione territoriale in ambito turistico. Loi ha concluso definendo la proposta di legge “un’ottima iniziativa”.
Salvatore Corrias (Pd) ha ribadito la bontà dell’iniziativa. Il consigliere ha evidenziato che manca un’analisi sulla reale consistenza delle zone S e ha sottolineato che si rischia il diniego da parte di molti Comuni. Corrias ha quindi invitato la Giunta a fare una mappatura delle aree con zone S. In conclusione il consigliere ha chiesto di eliminare le limitazioni a alcuni formazioni societarie e associative.
Giuseppe Meloni (Pd) ha affermato che di turismo il Consiglio dovrebbe parlarne a 360 gradi e non con interventi spot. Il consigliere ha detto che avrebbe voluto più risorse per le piste ciclabili, utili per allungare la stagione turistica. Spero che questo testo, ha detto, serva anche a dare gli strumenti ai Comuni per usare la linea dura nei confronti di chi, nonostante abbia a disposizione servizi offerti, non rispetta le norme utilizzando spazi sensibili e da tutelare. Meloni ha annunciato il voto a favore, anche se ha sottolineato che la legge dovrebbe essere inserita in un quadro più ampio di interventi che riguarda un settore nevralgico della nostra Isola. (eln)
Dopo l’on. Meloni (Pd) l’Aula ha respinto il comma 3 e approvato il comma 4 sino alle parole “del territorio”. A seguire anche le lettere b) e c) e il comma 3 e poi l’articolo 3 e la norma finanziaria, con un emendamento che indica il 2022 come primo anno di esercizio.
L’Aula ha poi espresso il voto definitivo e il presidente Pais ha disposto una breve sospensione.
Alla ripresa dei lavori l’on. Rossella Pinna (Pd) ha chiesto alla Giunta “tempi certi sull’approvazione della delibera del personale nelle Asl”.
L’Aula ha poi discusso il disegno di legge 318, che prevede aiuti all’associazione Allevatori della Regione Sardegna in continuità con il disposto della legge regionale 21 del 2000. Gianfranco Satta (Progressisti) ha detto: “Questa legge mira a spostare le competenze da Laore ad Agris e vi chiedo di fare una riflessione per evitare tutto questo”.
Approvati gli articoli 1 e 2, 3, In replica all’intervento dell’on. Satta, l’assessore Murgia (Agricoltura) ha detto che “Laore al momento svolge soltanto attività amministrativa sulla rendicontazione degli aiuti ricevuti mentre la ricerca è in campo ad Agris e all’assessorato all’Agricoltura. Non ci sono equivoci”.
Il disegno di legge 318 è stato poi approvato con 36 favorevoli e 5 contrari.
A seguire l’on. Cera (FI) ha chiesto una sospensione per un vertice di maggioranza. (C.C.)
Dopo la conferenza dei capigruppo, il Consiglio ha iniziato l’esame della Proposta di legge 314/A – Interventi vari in materia di Enti locali della Sardegna.
Il relatore di maggioranza Andrea Piras, della Lega, ha affermato che la legge introduce l’estensione del numero dei mandati dei sindaci, esercitando la potestà legislativa primaria assegnata alla Regione dallo Statuto speciale. Il provvedimento, ha proseguito, sul quale il Cal si è pronunciato in senso contrario, è motivato dalle peculiari condizioni di molti Comuni dell’Isola, e da situazioni di spopolamento e bassa densità demografica che interessano vaste aree della Regione. In particolare, nei Comuni fino a 3.000 abitanti i Sindaci potranno essere rieletti per quattro mandati consecutivi, per tre mandati nei Comuni fino a 5.000 abitanti, ed infine per tre mandati nei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti.
Non essendoci interventi per la discussione generale, il Consiglio ha approvato per alzata di mano il passaggio all’esame degli articoli.
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha chiesto la votazione a scrutinio segreto del terzo comma dell’art.1.
Subito dopo, il consigliere Francesco Stara (Udc-Cambiamo) ha chiesto la votazione di tutti e tre i commi dell’articolo (che prevedono ciascuno l’estensione dei mandati nei Comuni con le diverse “fasce” di popolazione) a scrutinio segreto.
Il primo comma è stato approvato con 28 voti favorevoli e 7 contrari.
Il consigliere Stara ha poi ritirato la precedente richiesta di voto segreto. Il Consiglio, quindi, ha approvato il secondo comma per alzata di mano.
Per il comma 3, invece, è rimasto lo scrutinio segreto, come da richiesta del capogruppo del Pd Ganau.
Prima di avviare le operazioni di voto il presidente ha sospeso la seduta.
Alla ripresa dei lavori, il presidente ha avviato la votazione del terzo comma a scrutinio segreto. Il Consiglio lo ha respinto con 15 voti favorevoli e 22 contrari (una scheda bianca, una nulla, un astenuto, il presidente Pais).
A seguire è stato approvato l’art 1-bis per alzata di mano. Sull’art1-ter è stato presentato un emendamento dal consigliere Daniele Cocco (Leu) che riguarda i segretari comunali ed autorizza i vice a sostituire i titolari nei Comuni di pari fascia, in caso di sedi vacanti. Sul punto il presidente ha chiarito che la norma di riferimento è nazionale e potrebbe essere impugnata ma il provvedimento ha lo scopo di risolvere una situazione di emergenza.
Il capogruppo di Fdi Francesco Mura, riconoscendo la situazione di vera emergenza, ha sottolineato che si tratta del secondo tentativo e non può essere condiviso perché in conflitto con la normativa nazionale.
Il consigliere Daniele Cocco ha replicato che l’iniziativa nasce da una richiesta dell’Anci e in precedenza gli emendamenti erano stati ritirati, attendendo una riforma generale.
Il capogruppo sardista Franco Mula ha riconosciuto che, oggettivamente, c’è grande carenza delle figure di segretario comunale anche se vi sono concorsi aperti.
Il consigliere Gian Franco Satta (Progressisti) ha osservato che nessuna norma vieta di nominare come facente funzioni il vice segretario comunali. I concorsi, ha precisato, si sono chiusi nel 2019 e dovrebbero essere immessi nel tempo circa 500 nuovi segretari. Nella stesura attuale, ha concluso, il testo può essere impugnato.
Il presidente ha riconosciuto che il testo presenta forti criticità pur se giustificato dall’emergenza.
Il consigliere dei Progressisti Diego Loi, nel rimarcare i problemi concreti dei Comuni, ha ricordato che la stessa categoria dei segretari non condivide l’automatismo delle sostituzioni.
Sempre per i Progressisti il consigliere Massimo Zedda ha sostenuto che il problema esiste ma non può essere risolto con scorciatoie ed anche la maggioranza sembra abbia bisogno di una pausa di riflessione, data la scarsa presenza in Aula. Casomai, ha aggiunto, ci si doveva muovere per tempo con interlocuzioni col Governo e poi con norme di attuazione dello Statuto. (Af)
Di diverso avviso il consigliere del Pd Walter Piscedda: «Tutti conosciamo la prassi. Nei comuni ci sono i vicesegretari che per brevi periodi svolgono le funzioni del segretario titolare. Non si capisce perché se possono esercitare legittimamente le funzioni per sei mesi non lo possano fare per un periodo superiore. Inoltre per esercitare certe funzioni occorre fare domanda di iscrizione all’Albo nazionale dei segretari comunali. Infine – ha concluso Piscedda – non è un obbligo per i comuni nominare un sostituto. E’ solo una facoltà». Messo in votazione, l’emendamento è stato approvato con 20 voti favorevoli e 11 contrari.
Approvato invece l’art. 2 “Norma Finanziaria”. Il presidente Pais ha quindi messo in vigore l’art. 3 “Entrata in vigore”. «Il consigliere Massimo Zedda (Progressisti) ha annunciato il voto di astensione: «Il nostro giudizio cambia dopo che si è votato un emendamento illegittimo – ha detto Zedda – siete cascati nella trappola dei consiglieri Cocco e Lai che vi vogliono fare raggiungere un record: il più alto numero di leggi impugnate nella storia del pianeta». L’art. 3 è stato approvato. Successivamente il presidente Pais ha messo in votazione il testo finale della legge che è stato approvato con 22 voti a favore, 1 contrario e 11 astenuti.
Il presidente ha quindi dichiarato chiusa la seduta convocando il Consiglio per mercoledì 6 aprile alle 10. (Psp)