CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 193 – Pomeridiana
Giovedì 10 febbraio 2022
Manovra 2022–2024: Dl. 301 (Giunta), legge di Stabilità, approvato l’articolo 2 (Disposizioni in materia di enti locali e politiche territoriali). Rinviato l’esame dell’art. 2 bis sulle indennità dei sindaci e degli amministratori locali
La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con l’art.2 (Disposizioni in materia di Enti locali e politiche territoriali) e gli emendamenti collegati al Dl n.301/A – Legge di stabilità 2022.
Aprendo la serie degli interventi, il consigliere dei Progressisti Diego Loi ha ripreso le considerazioni del capogruppo Agus sul piano generale, aggiungendo nel merito che le disposizioni in materia di Enti locali devono essere sviluppate nel senso di accrescere il ruolo delle comunità locali che hanno sicuramente bisogno di più risorse ma soprattutto di strumenti per fornire servizi migliori e dare senso alle misure contro lo spopolamento che si vogliono iniziare ad introdurre nell’ordinamento regionale. L’aumento della bolletta energetica peserà molto anche sugli Enti locali, ha proseguito Loi, e dovrà trovare una risposta.
Salvatore Corrias, del Pd, ha affermato che la finanziaria sul “fronte” delle amministrazioni locali non prevede niente di nuovo e non solo perché il fondo unico non è stato incrementato ma soprattutto perché sono calate anche le entrate tributarie e quelle di fonte nazionale. Perciò, ha continuato, i finanziamenti destinati ai Comuni vanno riconsiderati anche con riferimento a quelli che nel loro territorio comprendono la presenza di frazioni. Corrias ha invece espresso una valutazione positiva sugli interventi destinati al potenziamento della programmazione territoriale, consentendo alle amministrazione di migliorare la qualità e la rapidità della loro progettazione. Sullo sondo, ha concluso il consigliere del Pd, non va dimenticato che la finalità originaria del fondo unico era quella di dare più autonomia agli Enti locali rivendendo l’equilibrio istituzionale fra Comuni e Regione.
Il capogruppo di Leu Daniele Cocco si è soffermato sulle carenze della finanziaria che ancora, nonostante le aperture dell’assessore, non sono state colmate soprattutto per quanto riguarda i Comuni delle zone interne che hanno sofferto più di altri il periodo della pandemia. La maggioranza, ha ricordato, aveva fra l’altro assunto un impegno preciso per la copertura dei posti vacanti dei segretari comunali in molti piccoli Comuni; il nostro emendamento su questo punto è stato dichiarato inammissibile ma il problema non può essere eluso. Così come, ha detto avviandosi alla conclusione, va rivista anche la misura sulle indennità agli amministratori che penalizza troppo i Sindaci dei piccolissimi Comuni. Cocco ha poi richiamato l’attenzione del Consiglio sul problema della copertura dei posti vacanti di medici di base e pediatri di libera scelta, molto sentito nelle realtà più marginali.
Il consigliere Pietro Moro (Udc-Cambiamo) ha rilanciato il tema posto da Daniele Cocco, precisando che a suo giudizio molti medici sono stati ingiustamente esclusi dalla partecipazione ai bandi e, purtroppo, è prevedibile che questa lacuna provocherà un inutile contenzioso, a danno dei cittadini.
Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha messo l’accento sui contenuti dell’articolo e sul loro impatto sul sistema degli Enti locali, un impatto che a suo avviso sarà negativo per diverse ragioni: l’impugnazione delle legge sulle autonomie, la revisione del fondo unico in base all’andamento delle entrate, l’insufficienza delle misure di contrasto allo spopolamento comunque concentrate sulle zone interne mentre il fenomeno riguarda tutto il territorio regionale a causa della crescita dell’emigrazione. Fra gli interventi suggeriti, quelli in materia di personale e di procedure decentrate di spesa .
Il consigliere del Pd Piero Comandini ha evidenziato la pressione alla quale sono sottoposti gli Enti locali della Sardegna. A fronte di misure limitate come quella del “bonus bebè”, secondo Comandini bisogna puntare sullo sviluppo della programmazione territoriale, sulla quale si è investito molto nella precedente legislatura. La previsione della finanziaria di 1 milione, ha proseguito Comandini, è una “goccia nel mare”, un mare nel quale bisogna mettere più risorse per far nasce e crescere un tessuto di piccole attività economiche nei territori.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha messo l’accento sul fatto che il fondo unico è rimasto sostanzialmente inalterato e questo, alla luce delle previsioni dei costi crescenti per il 2022, determinerà molti problemi per i Comuni, dall’illuminazione pubblica agli impianti scolastici e sportivi. Si tratta di un fatto prevedibile sul quale occorre intervenire, ha detto ancora Agus, al quale si aggiungerà un “surplus” di spesa sociale a causa dei tanti cittadini che hanno visto peggiorata la loro condizione ed infine va tenuta in considerazione la situazione delle Province, che oggi hanno responsabilità come al passato ma risorse del tutto insufficienti a coprire i servizi di loro competenza.
Alessandro Solinas, del M5S, ha parlato per dichiarazione di voto (che sarà contrario per il suo gruppo) mettendo in luce che le previsioni di aumento di spesa dei Comuni sono praticamente giù acquisite vista l’attuale tendenza economica. Il vero problema degli Enti locali consiste, secondo Solinas, nell’incapacità di dare risposte concrete ai cittadini, per la mancanza sia di risorse che di personale.
Sempre per il M5S ha detto che i Sindaci sardi sentono oggi sulle loro spalle il peso di una grandissima responsabilità senza strumenti per farvi fronte e, purtroppo, la Regione non sembra consapevole di questa emergenza e di tante altre difficoltà come quella dei “nuovi poveri” che, dopo due anni di pandemia, non hanno altra strada che rivolgersi alle istituzioni.
Successivamente il Consiglio ha respinto una serie di emendamenti e, a seguire, ha approvato il testo dell’art.2.
Approvato l’emendamento aggiuntivo n.28 (Ganau e più) che prevede lo stanziamento di 800.000 euro per gli anni 2022-23-24 a favore del Comune di Decimomannu per l’acquisizione e la sistemazione dell’ex centro Enaip.
Sull’emendamento n.184 riguardante la Città metropolitana di Sassari e dichiarato inammissibile perché di contenuto “normativo”, ha preso la parole il proponente Antonello Peru, di Udc-Cambiamo, specificando che la proposta ha lo scopo di introdurre compensazioni finanziarie a favore del nord ovest dell’Isola, che di fatto non ha più le risorse della Rete metropolitana perché superate dalla legge regionale 7/2021 e nemmeno quelle della Città metropolitana perche sulla stesse legge 7 pende il giudizio della Corte Costituzionale. L’emendamento, ha ricordato Peru, è stato oggetto di confronto sia in commissione che in conferenza dei capigruppo ed in entrambe le sede è stata espressa una posizione favorevole.
Il presidente Pais ha ribadito che, al di là della finalità condivi bile dell’emendamento, lo stesso non può essere tecnicamente accolto all’interno della finanziaria perché lo vietano sia la natura della legge che il dlgs n.118. Ci sarà modo, ha assicurato, di raggiungere lo stesso obiettivo con altri strumenti.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha chiesto una breve sospensione della seduta perché, ha precisato, c’è la necessità di verificare il rispetto di alcune intese, raggiunte con i gruppi ed anche con l’opposizione.
Giorgio Oppi, esponente di Udc-Cambiamo, ha sottolineato la necessità di rispettare gli impegni assunti e condiviso l’opportunità della sospensione.
Il presidente ha accolto le richieste presentate ed ha sospeso la seduta. (Af)
Alla ripresa dei lavori E’ quindi intervenuto l’assessore Fasolino, che ha definito fondamentale l’emendamento del consigliere Antonello Peru (Udc Cambiamo) e ha preso l’impegno di trovare il modo per recuperarlo e renderlo ammissibile, eventualmente con un emendamento all’emendamento.
Daniele Cocco (Leu) ha riferito che sull’emendamento 36 c’era un accordo e ha chiesto se è ammissibile oppure no e quali siano le motivazioni. Francesco Agus (capogruppo Progressisti) ha chiesto di avere prima l’elenco degli emendamenti inammissibili e, per gli emendamenti puntuali, ha chiesto di dare il tempo ai firmatari di dichiarare il ritiro.
Sull’emendamento 36 è intervenuto il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, che ha definito il problema dei segretari comunali molto importante e ha preso l’impegno di approfondire la questione e di inserire il tema nel prossimo dispositivo di legge. Il presidente Pais ha ricordato che l’emendamento deve essere prima istruito dalla Prima commissione per evitare problemi successivi. Diego Loi (Progressisti) ha chiesto all’assessore lo stesso impegno preso per l’emendamento a firma Peru anche per l’emendamento 492 che riguarda i ristori previsti per i territori del Montiferru, Planargia e Monte Arci in seguito ai roghi del luglio 2021. L’assessore Fasolino ha detto che l’impegno riguarda un intervento normativo e non economico.
Il presidente Pais ha ricordato che gli emendamenti inammissibili sono stati dichiarati stamattina e ha messo in votazione gli emendamenti dal 202 al 529 all’articolo 2 che sono stati tutti respinti.
Sull’articolo 2 bis “Disposizioni in materia di indennità dei sindaci metropolitani, dei sindaci e degli amministratori locali della Sardegna”, dopo il parere del relatore di maggioranza Stefano Schirru e della Giunta, il presidente Pais ha dato la parola al capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus. Il consigliere, d’accordo con il collega Loi, ha chiesto una riflessione sull’emendamento 492 e ha chiesto di spostarlo in un altro articolo, per renderlo finanziario con un emendamento all’emendamento.
Gianfranco Satta (Progressisti) ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’incremento percentuale dell’indennità dei sindaci, “che rappresentano il tessuto connettivo della nostra Sardegna”. Si tratta, ha proseguito, di “un riconoscimento per il lavoro fatto in passato e nel presente”. Satta, però, ha esortato l’Aula a non superare l’incremento delle percentuali stabilite a livello nazionale, perché potrebbe portare all’impugnazione della legge. Giorgio Oppi (Udc Cambiamo) ha sottolineato l’importanza dell’emendamento 571 all’emendamento 318, che ricomprende anche le Municipalità, e ha sottolineato che sarebbe importante che il testo fosse firmato da tutti.
Il presidente Pais ha sospeso la seduta per pochi minuti. Alla ripresa dei lavori è intervenuto il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che si è detto d’accordo con il collega Satta: “Per cercare l’ottimo si rischia di non avere neanche il buono. Il Parlamento ha legiferato, ha sancito dei parametri, che sono da considerare come tetti massimi”. Per Agus è possibile per la Regione stabilire un tetto inferiore e non superiore, diversamente si rischia l’impugnazione della legge con i relativi danni per i sindaci. Agus ha anche sollevato il problema di Comuni capoluogo di provincia che in Sardegna sono inferiori ai 10mila abitanti.
Il presidente Pais ha annunciato la sospensione dell’esame dell’articolo 2 bis per consentire un maggiore approfondimento da parte degli uffici.
L’Aula ha iniziato l’esame dell’articolo 3 “Disposizioni in materia di opere pubbliche”.
Sul testo è intervenuto il vice presidente Piero Comandini, che ha definito insufficiente la dotazione finanziaria di appena 2 milioni di euro per opere importanti e strategiche per l’Isola, come la messa in sicurezza di ponti e viadotti. Comandini ha anche annunciato un emendamento sul patrimonio rappresentato per la Sardegna dal Cagliari Calcio e ha chiesto alla Regione di pronunciarsi in merito ai problemi relativi il nuovo stadio. Chiediamo risorse aggiuntive per l’articolo 3, ha detto.
Massimo Zedda (Progressisti) ha affermato che si parla di lavori pubblici con una dotazione per i due commi di 5 milioni complessivi, “insufficiente”. Zedda ha ripercorso la vicenda dell’iter per la realizzazione del nuovo stadio per il Cagliari calcio e ha ricordato che l’iter era praticamente concluso, poi la nuova Giunta ha stravolto il progetto in corso d’opera, con i relativi problemi di oggi.
Daniele Cocco (Leu) ha ricordato che nella legge omnibus le parrocchie della diocesi di Ozieri erano state escluse dai contributi e si rimandò tutto alla successiva legge finanziaria, in cui però non è possibile inserire interventi puntuali. Cocco ha auspicato che vengano inserite nella la omnibus 2 “come l’ha definita l’on. Mula”. Cocco ha anche sollecitato un intervento per la messa in sicurezza della pericolosa strada statale 129, in particolare nel tratto che ricade nel territorio di Orotelli. Il consigliere ha affermato che ha apprezzato la disponibilità dell’assessore dei Lavori pubblici di intervenire e ha chiesto al presidente del Consiglio di consentire all’assessore Aldo Salaris di dare una risposta. (Eln)
Dopo l’on. Cocco ha preso la parola l’on. Piu (Progressisti), che ha detto: “Le nostre strade sono in tragiche condizioni e le proposte di tutti i gruppi politici lo testimoniano. Non bastano certo i sei milioni di euro che state stanziando per sistemare le strade sarde. Cosa sta facendo Anas? Non penserete di frenare lo spopolamento delle zone interne senza realizzare strade adeguate”.
Per l’on. Desirè Manca (Cinque stelle) “non è possibile che la Giunta abbia scelto di destinare appena due milioni l’anno per tre anni per le opere pubbliche. A distanza di tre anni dalla nostra mozione non sappiamo nulla sullo stato dei ponti e delle strade della Sardegna, perché la mozione non è mai stata discussa. Ma addirittura ci sono appena 2 milioni di euro per opere pubbliche. Siete davvero incapaci di programmare”.
A seguire per il gruppo Leu l’on. Eugenio Lai, secondo cui “probabilmente questo articolo 3 non rende giustizia alla programmazione dei fondi che state facendo ma è chiaro che serve un piano sulle strade provinciali, come quello che ideò l’assessore Maninchedda con la Giunta Pigliaru: sarebbe utile sapere cos’hanno fatto su questo tema i commissari provinciali. E sarebbe utile anche un piano regionale per tutte le opere pubbliche che ponga al centro i collegamenti tra i nostri paesi e l’edilizia residenziale pubblica”.
Il leader del gruppo Udc ha sostenuto che “è giusto che si faccia un programma di spesa ma mi meraviglia molto che l’assessore non disponga di denaro a disposizione per questo scopo. Abbiamo presentato emendamenti per le strade di alcuni Comuni, e ritiriamo tutti gli emendamenti. Ma se una sola marchetta per il settore rurale sarà approvata allora si discuteranno tutti gli altri emendamenti”.
Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, è intervenuto e ha detto: “Gli importi stanziati per le opere pubbliche come l’edilizia residenziale pubblica già in passato erano apparsi scarni ma adesso la situazione è ancora peggiore. Appena due norme in questo articolo, è davvero incredibile. Si possono evitare gli emendamenti ma sia chiaro che non si può evitare la discussione sulle strade pericolanti della Sardegna, sugli alloggi pubblici senza manutenzioni. E così via. Prima o poi il conto con i fatti va fatto: dove sono i denari per l’ostello del Cagliari calcio, annunciati e non stanziati? E’ possibile mettere fine alla campagna elettorale?”.
In replica l’assessore al Bilancio, Giuseppe Fasolino, ha precisato: “Le domande dell’opposizione, anche per come sono state poste, meritano una risposta. Continuo a dire che le opere che realizzeremo non sono inserite in questa finanziaria: ci sono 360 milioni (di cui 250 nel 2023 con la legge Omnibus) per le grandi opere pubbliche che faremo. In più, arriveranno altre somme dalle grandi risorse nazionali ed europee. Sul Cagliari calcio riconfermiamo gli impegni presi dalla precedente giunta ma se le opere non vanno avanti non dipende dalla Regione. Se il progetto meriterà, stanzieremo anche altre risorse visto che stiamo parlando della nazionale dei sardi, non di un semplice club”.
Per l’assessore Aldo Salaris (Trasporti) “l’urgenza è sulla statale 129, l’Anas ha notificato gli avvisi per gli espropri e nel frattempo entro il 30 marzo Anas si è impegnata a occupare le aree. Noi abbiamo destinato 4 milioni di euro per la messa in sicurezza di quel tratto, soprattutto nel punto tra Macomer e Nuoro. Sul resto, preciso che il Pnnr purtroppo non ha voci sulla viabilità e stiamo cercando risorse straordinarie per la viabilità sarda parlando con il ministero per il Sul”.
Dalla maggioranza il capogruppo Psd’Az Franco Mula: “Ci dovremo confrontare sugli interventi, magari anche ricordandoci della martoriata provincia di Nuoro e non solo di Cagliari”.
Sull’emendamento 91 l’on. Comandini (Pd) ha acceso il dibattito: “Il tema del Cagliari non l‘ho posto io o il collega Agus ma il presidente della Regione ed era settembre 2021. Si tratta dello stadio di una squadra che va oltre i colori locali e di un’area della Regione. Questo è quello che a noi interessa, senza contrapposizioni con Nuoro o con Pabillonis. Va bene che avete fretta ma oltre alla mascherina non metteteci il bavaglio”.
L’on. Eugenio Lai ha annunciato il ritiro degli emendamenti 34, 51, 52, 53, 64, 65, 66 e 67 mentre l’on. Massimo Zedda ha ripreso la parola sulla vicenda del nuovo stadio del Cagliari: “E’ il Comune di Cagliari che ha voluto modificare il precedente progetto, chiedendo alla Regione altri 100 milioni. Chi sta sottraendo risorse alla Regione è dunque l’attuale giunta Truzzu, che ha creato una follia. Tanto è vero che è tutto fermo e la società Cagliari calcio è costretta ad attendere per un progetto irrealizzabile con una città mercato e uffici”. Per l’on. Desirè Manca “un consigliere regionale è di tutta la Sardegna ed è per questo che ho presentato emendamenti per il territorio di Nuoro, che sotto il profilo della viabilità ne ha più bisogno, nonostante io sia di Sassari”. Anche l’on. Solinas (Cinque stelle) ha parlato di “campanilismi inutili: dedichiamoci ai progetti e alle opere pubbliche, indipendentemente dai territori. Mi fa piacere che siano in arrivo 40 milioni per l’edilizia residenziale pubblica, come annunciato dall’assessore Salaris, queste sono le cose che contano visto che ci sono famiglie che vivono in condizioni accettabili”.
Il presidente Pais ha comunicato la conclusione dei lavori riprenderanno martedì prossimo alle 11. (C.C.)