Nota stampa della seduta n. 185

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 185 – Pomeridiana
Mercoledì 22 dicembre 2021

 

Il Consiglio approva il DL 303 “Approvazione del Rendiconto generale e del Rendiconto consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2020”

Via libera al Dl 284 “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2022”.

Approvata Pl n.306 Modifica alla legge regionale “Omnibus” n.17/2021

 

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere del Psd’Az  Giovanni Satta ha rilanciato la sua richiesta di tenere al più presto possibile una riunione specifica del Consiglio sui temi della sanità, aperta ai parlamentari sardi e a tutti i soggetti interessati. Successivamente l’Assemblea ha approvato per alzata di mano il bilancio interno del Consiglio per il triennio 2022-2024. Al termine dello scrutinio è iniziato il dibattito sul Dl n.303/A riguardante il rendiconto generale della Regione ed il bilancio consolidato per il 2020.

Illustrando il provvedimento, il presidente della commissione Bilancio Stefano Schirru (Psd’Az) ha sottolineato fra l’altro che, come emerge dalla parifica dei documenti finanziari effettuata dalla Corte dei Conti il 26 novembre scorso, l’indebitamento della Regione si è praticamente dimezzato passando da 500 milioni a circa 200, con tendenza all’ulteriore miglioramento. Schirru ha poi ringraziato i componenti della commissione per il buon lavoro svolto, a prescindere dalle appartenenze e dalla valutazioni politiche, ed ha auspicato la sollecita approvazione della legge da parte del Consiglio.

Per la minoranza, che ha votato contro anche in commissione, il consigliere del Pd Cesare Moriconi ha sostenuto che, se da una parte il giudizio di parifica espresso dalla Corte dei conti è positivo, è vero anche che il dato si presta a letture diverse, nel senso che la riduzione del disavanzo significa anche riduzione della capacità di spesa della Regione. Un dato negativo, ha proseguito, perché costante dall’inizio della legislatura ed al mancato controllo dell’efficacia delle leggi e dei provvedimenti adottati, a danno del sistema economico e della comunità regionale; su questo dovremo riflettere per il futuro, ha suggerito, anche in vista della prossima finanziaria, per evitare l’accumulo di economie che hanno privato imprese, enti locali e tanti altri settori, di risorse preziose.

Ha assunto la presidenza dell’Assemblea il vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Intervenendo nella discussione il consigliere dei Progressisti ha condiviso molte delle argomentazioni di Moriconi, aggiungendo che per molti aspetti il rendiconto è il vero risultato dell’amministrazione, che prima veniva approvato al massimo entro il mese di luglio mentre ora siamo arrivati a fine anno, quasi sovrapponendo questo dibattito a quello della finanziaria. Di conseguenza, ha rilevato, i principi di economicità, efficacia ed efficienza del bilancio regionale non sono rispettati pianamente, perché dimezzare il disavanzo non basta e comunque l’anno prossimo avremo numeri diversi che a causa della crescita dei residui attivi (per oltre 300 milioni rispetto all’anno precedente) faranno emergere nei 5 anni un “tendenziale” di oltre 1.6 miliardi, con rischio di default.

Sempre per i Progressisti, il consigliere Massimo Zedda ha messo in luce che gli interventi precedenti hanno evidenziato tanti i problemi, a cominciare dalla consuetudine di inserire nei bilanci somme che nella realtà non si possono spendere, per effetto di esigenze sovrastimate dagli assessorati (che bisognerebbe puntualmente verificare) che rappresentano una vera “patologia” del sistema. Una patologia, ha precisato, dovuta anche all’assenza dei controlli nelle agenzie e negli enti regionali. Zedda ha infine citato alcuni altri esempi di disfunzioni strutturali, attribuite alla mancata verifica della fattibilità degli interventi programmati: dalla strada 125 passata da 4 a 2 corsie), alla Sassari-Alghero, dai vuoti di organico degli Enti locali che hanno portato ad un deficit di capacità progettuale, a misure programmate in piena pandemia rivelatesi inattuabili. Su questi temi, ha concluso, occorre una verifica a tutto campo altrimenti i bilanci non saranno credibili.

Nella replica a nome della Giunta, l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino ha messo l’accento sul fatto che il giudizio di parifica del rendiconto da parte della Corte dei conti contiene molte considerazioni positive, rese possibili dal lavoro dell’amministrazione e della stessa commissione Bilancio. Per la prima volta, ha continuato, viene approvato rendiconto nei tempi fissati dal decreto legislativo 118. Piuttosto, ha osservato l’assessore, bisognerebbe approvare le variazioni di bilancio in anticipo e non a novembre per accelerare la spesa e proprio questo problema è stato affrontato nel Pnrr con due azioni strutturali importanti:  sburocratizzazione e possibilità di acquisire personale in tempi brevi. Complessivamente, ha detto infine, prevalgono gli aspetti positivi e, quanto ai rapporti con gli assessorati, proporremo l’introduzione della figura del “commissario ad acta” per obbligare le strutture a fornire i loro dati nei tempi stabiliti. (Af)

L’Aula è poi passata all’esame degli articoli e al voto finale del disegno di legge 303, che è stato approvato. Sul disegno di legge 304/A, ha preso la parola il presidente della commissione Bilancio, on. Stefano Schirru. Si tratta della richiesta al Consiglio di autorizzazione all’esercizio provvisorio sino al 31 gennaio 2022.  Il presidente ha ricordato l’importanza dell’approvazione della legge mentre dai banchi dell’opposizione l’on. Massimo Zedda (Progressisti) ha preso la parola per “sottolineare i ritardi della maggioranza in occasione della legge Omnibus. Siete riusciti a vanificare un intero esercizio finanziario, rendendo impossibile spendere le risorse stanziate”. Per l’oratore “tentare così di sanare la vostra inerzia e incapacità di gestione delle risorse pubbliche è del tutto sbagliato”.

Anche dai banchi del gruppo Cinque stelle sono giunte critiche: “Assessore Fasolino, nonostante la sua buona volontà c’è sempre qualcosa che vi porta a ricorrere all’esercizio provvisorio”, ha detto l’onorevole Desirè Manca. “Da mesi andate avanti con le promesse, senza un proposta politica che già da agosto ci avevate promesso. E così anche quest’anno ci mandate in esercizio provvisorio, cioè di non spendere tante risorse. Perché questo comporta l’esercizio provvisorio. Spero soltanto che entro il 31 gennaio la nuova finanziaria sia approvata ma temo almeno un altro mese di esercizio provvisorio. Intanto noi votiamo contro”.

L’assessore Fasolino ha spiegato che “l’esercizio provvisorio non è di certo un obiettivo che si prefigge chi governa ma non possiamo dimenticarci gli anni che stiamo vivendo, anni che sotto il profilo sociale e lavorativo nessuno avrebbe mai potuto immaginare. A fronte della pandemia la Regione ha cercato di mantenere il suo sistema in piedi, Da quest’anno inizieremo a mettere in legge alcuni punti politici”. Approvati gli articoli con gli emendamenti e gli allegati, l’Aula ha espresso il voto finale sul disegno di legge 304/A approvando l’esercizio provvisorio sino al 31 gennaio 2022. (C.C.)

Il presidente Pais ha messo in discussione la Proposta di legge 306 (Mula e più) “Modifiche alla legge regionale n. 17 del 2021 in materia di misure urgenti”. Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha illustrato la proposta che ha l’obiettivo di consentire l’effettiva realizzazione di importanti misure adottate con la legge n. 17 del 2021 (la cd. Legge Omnibus), in considerazione delle difficoltà oggettive rappresentate da alcuni beneficiari dei contributi previsti dalla legge e che consente loro di realizzare gli interventi previsti anche nel corso del 2022. Il testo esclude, inoltre, il cofinanziamento a carico delle associazioni culturali destinatarie dei progetti finanziati con la legge 17 al fine di garantire un effettivo sostegno del comparto messo a dura prova dall’emergenza sanitaria.

Per il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, pur condividendo la volontà di consentire alle associazioni ed enti di poter utilizzare i contributi della legge 17,  le leggi dello Stato non possono essere derogate con una legge regionale. Agus ha ricordato di averlo già sottolineato nella Conferenza dei capigruppo in cui si è opposto al provvedimento. Agus ha manifestato il timore che comunque le risorse non potranno essere spese e si creerà difficoltà di interpretazione della norma, in quanto il dirigente regionale che si troverà a disporre della spesa sposterà i termini per la spesa stessa al 2022 andando in contrasto con le regole della finanza pubblica. Una legge regionale, ha ribadito, non può derogare a una legge nazionale. Agus ha sottolineato che la proposta di legge entra nel settore della spesa pubblica e contabile, che normalmente non ammette deroghe, salvo accordi tra Stato e Regioni. Se tutto questo non c’è creiamo un caso identico a quanto accaduto per i debiti fuori bilancio, ha detto. Per Agus tutto questo va contro il buon andamento dell’amministrazione e ha esortato i colleghi a fare una riflessione e a prevedere passaggi nelle sedi opportune, ossia nella Conferenza Stato-Regioni, e poi riportare gli esiti in Consiglio regionale. Il consigliere ha proposto di spostare nella manovra finanziaria le risorse non spese nel 2021 e poterle così utilizzare senza problemi. 

Il Capogruppo del M5S, Roberto Li Gioi, ha ricordato che la maggioranza è arrivata a dover portare in Aula questa leggina perché ha perso mesi a causa di diatribe interne e, per questo, è arrivata in ritardo. Rivolgendosi all’assessore Fasolino, Li Gioi ha ricordato che un’ingente quantità di risorse non potrà essere spesa perché violerebbe una legge nazionale e che questa norma sarà impugnata dal Governo. L’unica certezza, ha detto, è che la maggioranza si dovrà assumere la responsabilità politica della mancata spendita di ingenti risorse.

Desirè Manca (M5S) ha ricordato che i ritardi nel portare la variazione di bilancio in aula a novembre non sono imputabili all’attesa dell’arrivo di risorse da parte del Governo. E sull’auspicio che la Manovra arrivi in aula celermente, Manca ha affermato che se il testo sarà pulito e privo di “marchette” il gruppo del Movimento 5 Stelle darà la piena collaborazione affinché la Finanziaria arrivi in aula in tempi rapidi.  Manca, sui progetti per il Pnrr, ha ricordato che la minoranza non è stata coinvolta nella redazione dei progetti e non ha potuto, come invece avrebbe voluto, dare il proprio contributo. Per Manca la maggioranza, anche questa volta, con questa proposta di legge cerca di mettere una pezza, perché arriva sempre in ritardo e non per i problemi della Sardegna, ma della maggioranza. E adesso la maggioranza, ha continuato, dopo aver perso un anno, chiede di spostare il termine per la spesa al 2022 in contrasto con leggi dello Stato.

Sul principio della legge siamo favorevoli, ha detto, ma non possiamo votare un testo che va contro i principi contabili dello Stato.

Franco Mula (Psd’Az) ha ricordato alla consigliera Manca che è vero che sono in ritardo, ma che hanno perso tempo anche per dare risposte alle loro esigenze. “E oggi venite a fare i puritani?”, ha detto. A causa del Covid, ha ricordato Mula, non si sono state potute realizzare molte iniziative e questa legge ha l’obiettivo di tentare di non perdere questa possibilità.

Il presidente Pais ha dato la parola all’assessore regionale del Bilancio Giuseppe Fasolino, il quale ha ricordato alla consigliera Manca che se non avessero aspettato l’approvazione di quei decreti che riconoscevano alla Sardegna minori entrate per il 2021, avrebbero dovuto ridurre la spesa in molti settori. Fasolino ha ricordato la difficile situazione legata all’emergenza sanitaria Covid, che ha impedito a molti enti e associazioni di spendere le risorse e realizzare gli interventi previsti. “Amministrare, a volte, – ha detto – vuol dire fare l’impossibile”. Oggi rischio di fare l’impossibile, ha continuato, per provare a salvare quelle risorse. L’alternativa è rinunciare a questa possibilità. 

Desirè Manca (M5S) ha sottolineato che, infatti, la legge è in aula perché il M5S non si è opposto all’utilizzo dell’art. 102. Vi stiamo dando la possibilità, ha detto, di approvare questa legge per aiutare i sardi e tutte le associazioni. “Noi ci asterremo, votatela”.

Per Massimo Zedda (Progressisti) come si può rendicontare nel 2022 attività che non si sono svolte nel 2021? La proposta del consigliere è di inserire  nella legge di stabilità un articolo che consenta di rifinanziare automaticamente i beneficiare dei contributi ottenuti nel 2021 per iniziative da realizzare nel 2022.

L’Aula ha approvato il passaggio agli articoli e l’articolo 1. L’articolo 2 è decaduto perché riassorbito dall’emendamento 2 del Disegno di legge 304. All’articolo 3, l’assessore Fasolino ha proposto un emendamento orale per aggiungere dopo la parola culturali Associazioni dilettantistiche (Asd e Assd) ed Enti locali, tutti i soggetti pubblici e privati.

Francesco Agus (Progressisti) ha sottolineato che la Regione ha il dovere di dare risposte ai soggetti che hanno partecipato e vinto il bando con il click day  e che  si trovano nella situazione di non avere più accesso ai contributi a causa dei ricorsi presentati dagli esclusi.

Messo in votazione il Consiglio regionale ha approvato l’articolo 3.

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere Giuseppe Meloni (Pd), ricordando che potrebbero esserci problemi interpretativi del comma 6 dell’articolo 1 della Omnibus perché si parla di incendi extra Montiferru, che siano stati comunicati dalle rispettive amministrazioni comunali. Cosa si intende? Rischia di essere di difficile applicazione.

L’Aula ha poi approvato l’emendamento aggiuntivo n. 1 (Saiu e più): dopo l’articolo 3 è inserito il 3bis) Nella tabella c allegata alla legge regionale n.17 del 2021 le parole “all’acquisto del macchinario di stampa “Braillo 450 S2”, sono sostituite dalle parole “alla realizzazione di un progetto editoriale in Braille”.

Approvato anche l’emendamento 2, che dopo l’articolo 3 è inserito il 3ter) “Al comma 4 dell’articolo 6 della legge regionale n. 17 del 2021 le parole “dalla somministrazione dei trattamenti chemioterapici” sono sostituite le parole “da patologie di natura oncologiche e da altre patologie che provocano alopecia”.

Approvati poi gli articoli 4 e 5.

Prima della votazione finale è intervenuto per dichiarazioni di voto il capogruppo di Leu, Eugenio Lai, il quale ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo. Sappiamo che ci sono problemi tecnici, ha sottolineato, ma vogliamo dare l’opportunità di riuscire a spendere le risorse vista la situazione pandemica. Auspichiamo che il Governo non impugni la norma.

Voto favorevole anche del gruppo del Pd è stato annunciato dal capogruppo Gianfranco Ganau, il quale ha evidenziato che pur riconoscendo i ritardi della maggioranza, il gruppo ha ritenuto opportuno concedere questa possibilità a tutte le associazione ed enti beneficiari dei finanziamenti.

Francesco Agus (capogruppo Progressisti) ha annunciato il voto di astensione del suo gruppo e ha auspicato che le speranze che oggi si stanno dando ai beneficiari della legge 17 non debbano essere deluse.

Michele Cossa (Riformatori) ha annunciato il voto favorevole del gruppo dei Riformatori e ha ringraziato l’assessore Fasolino per lo sforzo fatto per portare in Aula un provvedimento che cerca di salvare situazioni compromesse. Cossa ha ricordato che l’Aula ha approvato la Omnibus oltre il tempo massimo e ha auspicato che la Finanziaria sia approvata entro i termini stabiliti.

Il testo messo in votazione è stato approvato con 39 voti favorevoli e 10 astenuti.

Il presidente Pais ha formulato gli auguri di Buon Natale ai consiglieri e ha chiuso la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio. (eln)

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