CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 177 – Pomeridiana
Lunedì 25 ottobre 2021
284 (Giagoni e più)” Disposizioni di carattere istituzionale finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale”: approvato l’articolo 6
La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con l’art. 6 (Disposizioni in materia di beni culturali, sport e spettacolo) della Legge 264 e gli emendamenti collegati.
Aprendo la discussione generale il consigliere dei Riformatori Michele Cossa ha annunciato il ritiro degli emendamenti del suo gruppo ed un ordine del giorno, derivante da una mozione sottoscritta ad agosto da 50 consiglieri, con cui si dà mandato al presidente della Regione ed agli assessori competenti per sostenere un programma di infrastrutturazione e migliore accessibilità dei nuraghi lungo la grande viabilità regionale. L’assessorato del Turismo, ha proseguito, ha operato molto bene assicurando lo spostamento in sicurezza delle opere legate ai Giganti di Mont’e Prama nei luoghi europei di eccellenza dell’arte e della cultura come Berlino e l’Hermitage di Mosca, e l’iniziativa rivolta ai nuraghi, che fanno parte del nostro paesaggio e meritano di essere evidenziati, rappresenta il migliore completamento di una azione identitaria importantissima anche sul piano storico ed economico.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha sottolineato che, nei settori dello spettacolo e cultura, c’è stata una gestione giustificata dall’emergenza che però poi è diventata stabile; niente da dire su 2020 caratterizzata in negativo dalla pandemia, ma quest’ anno l’alibi non regge perché si stanno finanziando per legge iniziative prima messe a bando in alcuni casi ed in altri oggetto di bandi annunciati e non pubblicati. Di qui, ha sintetizzato, la necessità di spendere le risorse senza scorciatoie in Consiglio regionale, perché non è giusto e non è corretto e crea pericolose reazioni a catena, ed inoltre con fondi del turismo si sono finanziate manifestazioni “a porte chiuse” già esclude da commissioni di gara e non collegate a date oggettivi, mentre festival storici non hanno risorse. In conclusione, ha detto, bisogna decidere cosa fare nel futuro con nuova finanziaria.
Per il Pd il consigliere Piero Comandini ha parlato di un articolo molto importante ma carico di contributi a pioggia privi di criteri oggettivi con molte risorse che rischiano di non essere spese ma ciò che preoccupa di più è che, in 20 articoli, si rinvia tutto a future delibere di Giunta, mentre ci vuole il coinvolgimento delle commissioni e Consiglio. Sugli spettacoli dal vivo disciplinati ex art 56 legge 1, gli operatori (124 imprese e 5000 addetti) sono stati fortemente penalizzati ed ora cerchiamo di rimediare con 2 milioni contenuti nei nostri emendamenti più quello di sintesi: un ristoro parziale ma necessario per un settore strategico della cultura sarda, fermo restando che ci vuole al più presto una legge organica più adatta ai tempi.
Ancora per il Pd il consigliere Giuseppe Meloni ha affermato che sta accadendo qualcosa di grave nel settore del turismo a partire dal “click day” di un anno fa, prchè è vero che c’è stata la pandemia ma dopo è stato annunciato un bando che non si è fatto e non si può continuare con una emergenza fittizia, utile a coprire scelte del tutto discrezionali e perfino censurate dalla magistratura amministrativa. Ora bisogna cambiare strada, ha proposto, e farlo adesso per rispettare una tempistica credibile.
Antonio Piu, consigliere dei Progressisti, si è soffermato sulla graduatoria dei festival letterari graduatoria frutto di bandi e progetti selezionati giudicati idonei; col nostro emendamento, ha precisato, si potrebbe scorrere tutta la graduatoria, questo è un modo corretto di gestire il settore ed anche un bel segnale da rivolgere all’esterno, dalle amministrazioni locali agli operatori del settore.
Desirè Manca, del M5S, ha dichiarato che un provvedimento che ignora ogni principio di meritocrazia ed assegna risorse sulla base del tempo, è squalificante per operatori culturali che, in molti casi, hanno scritto pagine importanti della storia della Sardegna, ed è chiaro che queste modalità operative devono essere assolutamente cambiate. La pandemia, ha ricordato la Manca, ha colpito profondamente il settore ed il nostro emendamento che stanzia ulteriori 2 milioni è ragionevole, non permetterà di fare chissà cosa ma costituisce una soglia di salvezza per ripartire. Dopo però, ha avverito, bisognerà mostrare coraggio nella prossima finanziaria.
Prendendo la parola a nome della Giunta l’assessore della Cultura Andrea Biancareddu ha ringraziato la commissione per il buon lavoro svolto a sostegno degli spettacoli dal vivo ed ha assicurato che, attraverso un emendamento di sintesi, si raggiunge lo stesso obiettivo delle proposte formulate dalle opposizioni anche se con una diversa ripartizione. Per quanto riguarda invece i festival letterari l’assessore ha chiesto un mandato per poter operare nella direzione comune indicata, non essendoci i tempi per un passaggio formale in commissione.
Il presidente ha tenuto a precisare che, sul punto, è stata espressa la volontà positiva da parte di tutti i gruppi consiliari sullo stanziamento aggiuntivo di 2 milioni.
Successivamente il Consiglio ha respinto per alzata di mano numerosi emendamenti.
Approvato invece il n.475 che prevede (per il 2021) un contributo straordinario di 10 milioni a favore delle società sportive professionistiche a parziale ristoro dei mancati introiti causati dalla pandemia. Via libera dell’Aula anche all’emendamento n.523, che contiene lo stanziamento di 500.000 euro per il triennio 2021-22-23 a favore della fondazione accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni.
A seguire è stato approvato il testo dell’articolo 6.-
Sull’emendamento n.94 proposto come primo firmatario dal capogruppo del Pd Gianfranco Ganau e relativo ad un contributo di 780.000 euro destinato agli operatori del settore festival musicali si è sviluppato un breve dibattito che ha portato al ritiro della proposta dopo l’impegno formale dell’assessore del Turismo Gianni Chessa ad accogliere la proposta nella prima occasione utile.
Approvato invece all’unanimità un altro emendamento proposto da Ganau, il n.96, che riguarda il finanziamento dei “Cammini minerari” del Sarrabus-Gerrei, della Nurra e del Sarcidano-Barbagia, per un importo di 400.000 euro, iniziativa finalizzata allo sviluppo turistico e culturale dei territori interessati. (A.F.)
A seguire l’Aula ha approvato l’emendamento 555 (Mula e più) che prevede uno stanziamento di 350 mila euro per il 2021 e 500 per il 2022 e 2023 per un progetto di inclusione sociale attraverso la scuola mentre per il triennio è autorizzata con l’emendamento 404 (Giagoni e più) la spesa di 300 mila euro per sostenere la candidatura all’Unesco dei monumenti Domus de Janas.
A firma della maggioranza via libera anche all’emendamento 474 che prevede 320 mila euro per l’associazione Agnus dei che realizzerà la manifestazione Filming Italy Sardegna Festival.
Prorogati con l’emendamento 401 sino a gennaio 2022 i sostegni previsti dalla legge 22 del 2020 (legge quadro sulle azioni di sostegno al sistema economico della Sardegna e a salvaguardia del lavoro).
Anche lo sport di rilievo nazionale e internazione ottiene con l’emendamento Oppi e più (533) una ulteriore spesa di un milione mezzo di euro da dividersi in tranche da 90 mila euro ad evento. Trecentomila euro vanno invece all’Associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo (Asel) con l’emendamento 238 a firma di Giovanni Satta e più; centomila con l’emendamento 571 (Mula) a favore dell’Associazione Sa domo sarda per il corto Cast in bronze. Altri 180 mila euro vanno a finanziare lo scorrimento della graduatoria dei progetti di promozione della lettura e per i festival letterari dichiari idonei per il 2021 (emendamento Piu 351).
All’unanimità il Consiglio regionale ha approvato l’emendamento 567 a favore degli organismi dello spettacolo dal vivo. Si prevedono un milione e centomila euro per il 2021 e altri 900 mila a titolo di ristoro per il periodo in cui i teatri sono stati chiuso o comunque il numero degli spettatori è stato contenuto a causa del Covid. (C.C.)
Approvato l’emendamento della maggioranza che stanzia, per la partecipazione della Regione nella Fondazione Mont’e Prama centomila euro per il fondo di dotazione e 550mila euro annui, a decorrere dal 2022, come contributo per le attività istituzionali, in sostituzione però del contributo erogato dal Comune di Cabras.
Sull’emendamento 662 (Cera e più) che modifica il 600, il consigliere dei 5 Stelle, Alessandro Solinas, è intervenuto proponendo un incremento di diecimila euro in favore, rispettivamente, dei Comuni di Mogoro e Samugheo per l’organizzazione della fiera dell’artigianato artistico, portando l’originaria proposta da 80mila a 90mila per un importo complessivo di 180mila.
Dopo il parere favorevole dell’assessore dell’Artigianato, Gianni Chessa, e uno scambio di battute tra il presidente Pais e il consigliere Alessandro Solinas e l’invito alla “calma” del leader Udc, Giorgio Oppi («andare di corsa è una prerogativa dei campioni ma qui mi sembra che serva andare più calmi per poter valutare meglio questa serie di piccole marchette»), l’emendamento orale è stato approvato.
Il capogruppo della Lega, Giagoni, ha chiesto una sospensione dei lavori che è stata accordata ed alla ripresa, annunciata la votazione dell’emendamento 665 (Mura e più) che modifica il 600 (Mula e più), il consigliere del Pd ha lamentato come il 665 proponga un generico scorrimento delle graduatorie dei bandi già pubblicati delle legge 7/1995, senza indicare somme e riferimenti utili a comprendere a quali graduatorie ci si riferisca. Il consigliere Cocco (Leu) ha incalzato sull’emendamento 600, riferendosi in particolare al comma 4 dove si stanziano risorse ai comuni di Nulvi e Ploaghe («ci sono manifestazioni in tutti i Comuni dell’Isola ma voi vi riferite discrezionalmente solo ad alcuni»). Desirè Manca (M5S) ha chiesto spiegazioni sulla correlazione tra il 600 e il 665. L’assessore del Turismo, Gianni Chessa, ha spiegato all’Aula che l’emendamento 600 “non può essere considerato affatto una marchetta” perché ha detto: «Si tratta di somme dovute dallo scorso anno a quelle amministrazioni per manifestazioni già svolte e che per un errore degli uffici non sono state liquidate». Il capogruppo dei Progressisti Agus ha invitato la Giunta a chiedere il ritiro dell’emendamento e di risolvere il problema “con un debito fuori bilancio”. A supporto delle ragioni dell’assessore Chessa è intervenuto il capogruppo Psd’Az, Mula, mentre l’assessore del Bilancio, Fasolino; ha dichiarato: «Si tratta di una fattispecie di contributo che non può rientrare tra i debiti fuori bilancio e necessità dunque dell’approvazione di una norma specifica».
Il consigliere del Pd, Giuseppe Meloni, è ritornato sul 665 domandando a quale annualità si riferisca la modifica proposta e l’assessore Chessa ha risposto che il riferimento è alla graduatoria del bando della legge 7 ma tale graduatoria “può scorrere solo per coloro che concluderanno gli eventi entro il 31 dicembre 2021”. Il capogruppo del Pd, Ganau, ha insistito sul mancato riconoscimento alle associazioni e cooperative dei cosiddetti “festival storici” e l’assessore Chessa ha replicato che l’emendamento si riferisce a bandi conclusi mentre per ciò che si riferisce Ganau, non c’è stato alcun bando e dunque nessuno può considerarsi beneficiario. Il capogruppo del Psd’Az, Mula, ha proposto l’inserimento nel 665 del riferimento all’annualità 2021, così da precisare meglio quali siano le graduatorie della legge 7 a cui si vuol fare riferimento. Dopo tale aggiunta è stato approvato il 665 e quindi il 600. Via libera anche al 601 (Mula e più) che autorizza per il 2021 la spesa di 500mila euro, relativamente al contributo dell’anno 2000, per le attività dei consorzi turistici.
Approvato il 604 (Mula e più) sul trasferimento delle risorse della legge 10 all’ente istruttore, che modifica il 602 (Mula e più) che autorizza la spesa di 175mila euro per l’annualità 2022 (annualità modificata con un emendamento orale del presentatore, nel testo originario era indicata quella del 2021) per l’esternalizzazione delle verifiche e dei controlli a campione realtivi alle istanze di contributo di competenza dell’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato. Decisione contestata, prima della votazione, dal consigliere del Pd, Piero Comandini («sono questioni in capo all’amministrazione e non al Consiglio regionale») e dalla consigliera 5 Stelle, Desirè Manca («chiedo spiegazioni sui 175mila euro»).
Un vivace scambio di vedute si è registrato sul 603 (Mula) dopo che il presentatore ha affermato che “la proposta di modifica si riferisce ai dieci grandi eventi mondiali già realizzati in Sardegna e che rispetto all’originaria proposta di autorizzazione di spesa triennale si accoglie l’emendamento orale del consigliere Oppi per limitare al 2021 tale autorizzazione”. «Le parole del capogruppo Psd’Az – ha dichiarato Comandini (Pd) – significano che si sono assunte due delibere senza copertura finanziaria». Il capogruppo dei Progressisti, Agus, ha invece insistito sulla riscrittura dell’emendamento 603 che – così come affermato dal presidente Pais – è stato riformulato in maniera più comprensibile dagli uffici. Sul punto hanno avanzato critiche lo stesso Agus, il consigliere Cocco (Leu) e dunque il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’originaria formulazione del 603 con l’emendamento orale del consigliere Oppi (Udc) che autorizza la spesa solo per il 2021.
L’emendamento è stato così approvato e dopo aver confermato il rinvio alla fine della discussione della Pl, l’emendamento 542, il presidente ha dichiarato conclusi i lavori ed ha convocato l’Aula per domani, martedì 26 ottobre, alle 10. (A.M.)