CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 168 – Antimeridiana
Martedì 7 settembre 2021
Seduta dedicata ai Question time
La seduta dedicata ai Question time è stata aperta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta. Il primo tema all’ordine del giorno ha riguardato interpellanze e interrogazioni in materia di sanità.
Interpellanza n. 140/C-6 (OPPI) sulle procedure di definizione dei fabbisogni di personale e l’individuazione delle sedi di assegnazione del personale amministrativo del Servizio sanitario regionale.
Il consigliere dell’Udc Cambiamo ha evidenziato come sia stata “più volte denunciata la carenza oramai cronica di personale amministrativo in servizio nel sistema sanitario sardo e che è stato più volte sia stato sollecitato lo svolgimento di concorsi pubblici per il reclutamento dello stesso”. Il consigliere ha sottolineato che l’Ats “ha espletato una selezione per soli titoli per l’assunzione di personale a tempo determinato del profilo assistente amministrativo categoria C e che sembrerebbe che l’Azienda per la tutela della salute abbia definito accordi con le altre aziende sanitarie regionali per l’assegnazione delle risorse umane, i cui contenuti non sono noti poiché non esplicitati in atti amministrativi resi pubblici”. Oppi ha quindi chiesto di sapere “sulla base di quali criteri e norme siano state definite le assegnazioni tra aziende;
se le assunzioni previste per le aziende suddette siano state preventivamente autorizzate dall’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, con quali note siano state richieste e se le stesse siano comprese nel piano preventivo delle assunzioni per l’anno 2021;
quali siano i criteri di assegnazione del personale all’interno delle singole aziende, gli unici noti agli scriventi sono quelli dell’ATS, previsti nella nota di cui sopra che appaiono privi di una valutazione precisa;
se si siano valutati i disservizi derivanti dall’applicazione delle disposizioni del suddetto direttore amministrativo che sguarniranno molti servizi attualmente coperti dal personale delle agenzie di somministrazione e delle cooperative poiché il medesimo sarà chiamato in servizio a tempo determinato presso altre strutture”. Oppi chiede , inoltre, di sapere
“come si intenderà far fronte alla produzione dei servizi amministrativi nelle aree presso le quali saranno assegnate meno risorse umane rispetto a quelle attualmente in servizio ovvero presso le quali non ne saranno assegnate;
se si sia valutato che lo spostamento di personale da una linea di attività ad un’altra richieda un lasso di tempo indispensabile alla formazione del personale sostitutivo con conseguente rallentamento nello svolgimento di funzioni fondamentali quali il CUP ed il servizio ticket;
se al reclutamento di tale personale corrisponderà una diminuzione di acquisto di servizi presso le società di somministrazione di personale e le cooperative e se tale possibilità sia contemplata nei contratti in essere ovvero se gli stessi siano scaduti; e perché si sia deciso di svolgere il reclutamento di cui trattasi in un momento così delicato per l’organizzazione del servizio sanitario e perché si siano adottate interpretazioni non chiare in tema di redazione della graduatoria”.
In particolare il consigliere Oppi (Udc Cambiamo!) ha evidenziato che si tratta di una “deportazione totale” del personale, con trasferimenti dei lavoratori da una parte all’altra della Sardegna, con grandi problemi. E’ fondamentale, ha ribadito Oppi, che ogni lavoratore possa tornare nel luogo di origine. Spero che questa situazione venga migliorata, visto anche l’impegno assunto dal commissario di Ats.
Il vice presidente Satta ha quindi dato la parola all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu per la risposta, il quale ha annunciato di aver ricevuto due note da parte dell’Ats in merito ai quesiti presenti nell’interpellanza. Dando risposta a ogni singolo quesito Nieddu, in particolare, ha riferito che Ats fa sapere che non sono fornite informazioni circa i criteri di assegnazione e comunica che sono state soddisfatte le richieste formulate dalle Aziende. Non è stata proposta da Ats, ha spiegato l’assessore, istanza di autorizzazione all’assunzione del personale in quanto presente il piano triennale per il fabbisogno del personale, è stata richiesta solo per il reclutamento delle successive 90 unità. L’Ats ha anche reso noto, a seguito delle indicazioni ricevute dall’assessorato, di aver disposto che il personale già impiegato ai sensi di altri istituti giuridici e vincitore della selezione a tempo determinato continuasse a essere impiegato presso la sede in cui risultava già in servizio, salvo particolari e inderogabili esigenze. Sulla continuità dei servizi amministrativi Nieddu ha riferito che Ats ha provveduto a reclutare personale a tempo determinato e altre 120 unità di personale in somministrazione al fine di scongiurare l’interruzione dei servizi amministrativi. Per quanto riguarda la graduatoria, l’assessore ha spiegato che è stata redatta in maniera automatica in base ai titoli e non è soggetta a modiche discrezionali.
Oppi ha dato atto che, su intervento anche dell’assessorato, c’era stato un certo miglioramento, ma ora bisogna intervenire su queste 90 nuove figure per evitare che la situazione degeneri nuovamente. Oppi ha ribadito che deve essere garantita loro la possibilità di lavorare dove vivono.
Interrogazione n. 1180/A (Pinna e più) sulla nota inviata dall’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale a MMG e PLS contenente l’invito a utilizzare i protocolli per la terapia domiciliare nella lotta contro il Covid e, in generale, sulla preoccupante situazione dei contagi nell’Isola.
I consiglieri della minoranza chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere: “se non reputino essere compito e responsabilità ineludibile delle istituzioni di governo e sanitarie a tutti i livelli, di vigilare affinché i cittadini siano correttamente informati e tutelati nel proprio diritto costituzionale alla salute, all’accesso migliore a cura e assistenza; se non ritengano doveroso per quanti ricoprano ruoli di responsabilità nell’amministrazione regionale e per coloro che, eletti o nominati, rappresentano pro tempore l’Istituzione, accompagnare i cittadini verso la consapevolezza che la comunità scientifica è al loro servizio e si è prodotta in un instancabile impegno per garantire in tempi straordinari il superamento di questa crisi pandemica attraverso i vaccini, le linee guida e i protocolli validati dalle autorità ad esse preposte; se non siano, altresì, consapevoli che non sia accettabile eticamente, deontologicamente e politicamente che chi rappresenta a diverso titolo e ruolo le istituzioni si faccia voce di portatori di interessi altri che non quello collettivo, che si avallino teorie e “pratiche” non accreditate e provenienti da ambienti non autorevoli e che, peraltro, si diano indirizzi e metodi confusi e non conformi alle indicazioni del Ministero della Salute e dell’ISS; se non reputino necessario, oltreché urgente, chiarire le ragioni per le quali si sia inviata ai MMG e ai PLS la comunicazione oggetto della nota congiunta degli ordini dei medici di Cagliari e Oristano; cosa si stia predisponendo in coerenza con la preoccupazione che traspare dalle dichiarazioni dell’Assessore, in merito alla giustificazione per l’invio dei protocolli del Comitato cure domiciliari Covid-19: definiti come “una opportunità in più” rese il 20 agosto scorso a la Nuova Sardegna, per garantire le cure domiciliari come da linee guida ministeriali, con medici e pediatri di base mancanti in molti paesi dell’Isola e con le USCA di nuovo sotto pressione; come si intenda gestire il costante aumento dei contagi, il sovraccarico degli ospedali, le visite specialistiche e gli interventi di ordinaria programmazione; quali azioni ritengano ragionevole porre in essere per evitare una ulteriore crescita di contagi; e quali i provvedimenti per l’assegnazione dei posti vacanti di MMG e PLS, per la copertura delle guardie mediche di continuità assistenziale”.
La consigliera Rossella Pinna (Pd), prima firmataria dell’interrogazione sottoscritta da tutti i gruppi di minoranza, ha sottolineato come la mail, oggetto dell’interrogazione, inviata ai medici di base su protocolli da attivare per le cure domiciliari, non supportata da evidenze scientifiche approvate dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità, sia stata una scelta superficiale e pericoloso. Un’indicazione, ha ricordato tra l’altro, su cui si sono espressi negativamente un primario infettivologo sardo ed Emanuele Nicastri, direttore della divisione malattie infettive dello Spallanzani, che ha scritto allo stesso Assessore Nieddu. Nel suo intervento la consigliera ha anche ricordato le difficoltà in cui si trovano i pazienti positivi o in quarantena a casa e le difficoltà per effettuare i tamponi, in particolare per i bambini.
Nella risposta l’assessore Nieddu ha ricordato che la mail inviata non era un’imposizione, né un obbligo per i medici, ma era a scopo divulgativo di quanto emerso durante il comitato scientifico per le terapie domiciliari, come ribadito nella mail inviata il 20 agosto scorso.
La consigliera Pinna non si è detta soddisfatta della risposta e ha affermato che, pur comprendendo l’intento di alleggerire il carico sugli ospedali, si è trattato di un atto pericolo che scaricava la responsabilità sui medici. Pinna ha anche ricordato che le ultime linee guida approvate risalgono ad aprile scorso e che, se non sono state modificate o aggiornate, restano valide e applicabili. La consigliera del Pd ha voluto anche richiamare l’attenzione dell’assessore sulla grave carenza di personale sanitario.
Interrogazione n. 1184/A (Cocco e più), sul grave ritardo da parte dell’ATS Sardegna nell’assegnazione delle ore disponibili destinate ai medici specialisti ambulatoriali veterinari e sulla necessità di stabilizzare i veterinari precari assunti con rapporto di lavoro a tempo determinato.
I consiglieri di Leu chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere quali azioni intendano adottare, o far adottare al fine di: “procedere celermente nell’assegnazione, da parte dell’ATS Sardegna, delle ore resesi disponibili destinate ai veterinari in servizio presso le sedi di Sassari e Nuoro; definire senza ulteriori ritardi la stabilizzazione di tutto il personale medico veterinario assunto con rapporto di lavoro a tempo determinato dall’ATS Sardegna; attivare specifici programmi e finanziamenti per risolvere l’emergenza sanitaria dovuta ai nuovi focolai di lingua blu in Sardegna”.
Il capogruppo di Leu, Daniele Cocco, firmatario insieme al collega Eugenio Lai (Leu) dell’interrogazione, visto il problema legato alla diffusione della blue tongue, ha ribadito l’urgenza di dare risposte immediate all’incremento delle ore disponibili per i veterinari in servizio a Sassari e a Nuoro, e procedere alla stabilizzazione dei veterinari e degli assistenti veterinari che ne abbiano i requisiti.
L’assessore Nieddu ha reso noto che è stato dato mandato per la stabilizzazione di chi ne abbia i requisiti e che è stato bandito un concorso per l’assunzione di veterinari a tempo indeterminato. Sul contrasto alla diffusione della blue tongue è stato elaborato l’elenco delle aziende a rischio per iniziare tempestivamente la campagna vaccinale, oltre ad essere stato avviato l’utilizzo delle sostanze insetto-repellenti. E’ stato richiesto all’assessorato all’Agricoltura, inoltre, l’assegnazione temporanea di 90 medici veterinari, assunti da Laore, a supporto dell’Ats per la campagna vaccinale, con l’utilizzo di 120mila dosi rimanenti e di ulteriori 600mila che sono in fase di acquisizione da parte della Regione. Le aziende sarde da sottoporre a profilassi in tempi brevi sono 424 con circa 52mila capi.
Il capogruppo di Leu, Daniele Cocco, ha affermato di non aver ottenuto informazioni nuove rispetto a quanto già detto nei mesi scorsi.
Interrogazione n. 1185/A (Desirè Manca), sulla grave situazione logistica del reparto di Oncoematologia di Sassari.
La consigliera pentastellata chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se: “siano a conoscenza della grave situazione in cui versa il reparto dell’Unità operativa di Ematologia delle Cliniche universitarie di Sassari e in che modo intendano risolvere le criticità sopra esposte; e non ritengano necessario predisporre tutte le iniziative utili ad un immediato trasferimento del reparto di Oncoematologia di Sassari in locali adeguati”.
La firmataria dell’interrogazione ha illustrato all’Aula la situazione in cui versa il reparto di Oncoematologia di Sassari, da lei più volte visitato. Un reparto, ha spiegato, in cui ci sono 8000 accessi l’anno, 400 ricoveri e un tasso di occupazione del 400 per cento. Manca ha parlato di locali assolutamente inadeguati ad accogliere i tanti malati di tumore, che devono sottoporsi alla chemioterapia, e di servizi igienici non idonei. Manca ha ricordato che, pur essendo problemi che arrivano da lontano, questa maggioranza ha fatto promesse che non ha ancora mantenuto.
Nieddu, rispondendo all’interrogazione, ha riferito che il Commissario straordinario dell’Aou di Sassari ha avviato lavori di miglioramento del reparto in attesa del trasferimento del reparto. Uno spostamento che si è bloccato per un contenzioso che ha impedito la prosecuzione dei lavori di adeguamento del nuovo reparto. Nieddu ha reso noto che il contenzioso potrebbe trovare a breve una soluzione. L’assessore ha evidenziato che il commissario dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari ha predisposto lavori di manutenzione straordinaria nel reparto e che i lavori di rifacimento dei bagni saranno avviati nelle prossime settimane.
La consigliera Manca ha affermato che sono state solo tinteggiate le pareti del reparto e ha ricordato all’assessore che è necessario ridare dignità al malato. (eln)
Dopo l’assessore Nieddu ha preso la parola l’on. Annalisa Mele (Lega) per l’interrogazione 1035 sulla trivellazione a San Leonardo per la ricerca di acque minerali. L’oratrice ha evidenziato “il rischio che si danneggino le falde, soprattutto a seguito del tragico incendio delle scorse settimane. L’acqua di Siete Fuentes va impiegata con intelligenza e moderazione, come chiedono i comitati spontanei. Abbiamo bisogno che l’assessore all’Ambiente ci rassicuri”.
In risposta, l’assessore Gianni Lampis ha detto che “le istruttorie tecniche e amministrative sono di competenza della struttura dell’assessorato e dei suoi tecnici, non dell’assessore. Il progetto di attività di ricerca mineraria, non di emungimento da pozzi, è volto allo studio della risorsa acqua a San Leonardo, con un massimo di sei sondaggi per una profondità di cento metri. Il rischio di compromissione delle falde di Santulussurgiu apparterrà all’ipotesi di sfruttamento mediante pozzi, che non sono previsti né possibili in questa fase di ricerca. Questa è soltanto la fase della ricerca e questo è stato autorizzato”.
Soddisfatta l’on. Mele, che ha ringraziato.
L’on. Rossella Pinna (Pd) ha ricordato che Ignazio Sessini, un operaio a Villacidro, ha perso la vita la notte del 4 luglio scorso nell’impianto di trattamento rifiuti a seguito di un incidente avvenuto in una macchina che sarebbe dovuto essere spenta. “Già nel 2020 si era creato un brutto clima a Villaservice e proprio nel trituratore a differenza del passato si lavora soli, senza che un collega possa fermare la macchina e chiamare i soccorsi, in caso di incidente. Ripropongo il tema della sicurezza sul lavoro in Sardegna e chiedo alla Regione se sia stata aperta un’inchiesta amministrativa su questo incidente, nel rispetto dell’inchiesta penale in corso”.
L’assessore Gianni Lampis ha espresso le sue condoglianze alla famiglia e alla comunità ma ha anche aggiunto che la società Villaservice, a partecipazione pubblica e composta dai quattro Comuni del territorio, è l’unica responsabile delle sue scelte aziendali. Dal punto di vista della Regione non si rilevano disallineamenti tra quanto comunicato da Villaservice alla Regione e i fatti del tragico incidente. Non posso non citare il lavoro di mediazione anche di questo assessorato per arrivare al piano tariffario, approvato nel 2021. Non ho evidenza, invece, di sversamenti nei corsi d’acqua da parete di Villaservice”.
Soddisfatta l’interrogante, che ha detto: “La mia priorità in questo momento è sapere se questi impianti sono al sicuro e scongiurare il rischio che ci siano inquinamenti”.
Per i Progressisti l’on. Diego Loi (interrogazione 1186) è intervenuto sul tema del rogo del Montiferru e ha segnalato che “emergono una serie di questioni sulla tempistica con la quale sono stati redatti i piani regionali ripartimentali dell’antincendio, approvati in una data che cozza rispetto alla tempistica ordinaria. Vorremmo anche sapere soprattutto cosa è accaduto tra la sera del 23 e la mattina del 24 luglio nel territorio di Bonarcado per spegnere l’incendio di una macchina generato da autocombustione. Quanti hanno operato per spegnere quel rogo e per quanto tempo?”.
L’assessore Lampis ha replicato che “il Prai (piano regionale antincendio) è stato approvato nel giugno 2020, ha validità triennale ed è stato revisionato a giugno scorso, completato con i piani ripartimentali elaborati dal Corpo forestale. Le risorse utilizzate in occasione di questa tragedia sono state congrue, considerato che nella sola zona di Oristano in quelle ore sono divampati tre incendi. Sull’episodio di Bonarcado sono in corso le indagini della Procura e comunque l’area è stata presidiata sino a mezzanotte ma la mattina presto è partito un incendio a Seneghe e poi ha proseguito con la bonifica di Bonarcado. E’ chiara oggi l’esigenza di rafforzare tutte le squadre antincendio della Sardegna, non solo con le risorse della Regione ma con il supporto aereo nazionale rafforzato per le nostre esigenze”.
L’assessore al Personale Valeria Satta ha replicato sul tema della selezione del personale e degli incarichi nel Corpo forestale.
L’interrogante ha concluso affermando che spera che “gli esiti delle indagini si conoscano al più presto”.
Sull’interrogazione 479 l’on. Maria Laura Orrù (Progressisti) ha riproposto il tema della “gestione della poseidonia da parte dei Comuni costieri, in particolare di Alghero. Manca una visione di insieme prima che i problemi insorgano, dobbiamo provare a intervenire a monte come si fa in Corsica, dove si impedisce alle ancora delle barche di uccidere le poseidonia”.
L’assessore Lampis ha risposto sostenendo che “in alcuni Comuni sardi la poseidonia in realtà evita l’erosione delle spiagge e non è sempre un problema come ad Alghero” e ha comunque apprezzato lo spirito collaborativo dell’interrogante. In replica l’on. Orrù ha detto: “Anche il tema dell’ancoraggio incontrollato delle imbarcazioni va considerato, non limitiamoci a rincorrere le soluzioni quando il problema si è manifestato”. (c.c.)
Successivamente è stata esaminata la mozione n.491 del Partito democratico sulla prossima apertura dell’anno scolastico in condizioni di sicurezza. Illustrandone il contenuto, il primo firmatario Piero Comandini ha messo in luce l’attenzione del Pd e dei gruppi di minoranza che più volte si sono occupati dell’argomento, esprimendo preoccupazione per le questioni ancora aperte, dall’abbandono che vede la Sardegna ai primi posti in Italia all’incremento dei non ammessi alla maturità, dalla didattica a distanza che non ha prodotto i risultati sperati, alle vaccinazioni del personale che sarebbero “ferme” al 77%. Non vorremmo, ha sostenuto Comandini, che la prossima settimana le lezioni iniziassero nel caos come l’anno scorso, soprattutto per quanto riguarda i trasporti che fecero registrare un livello di organizzazione inadeguato non solo su aree urbane ma su tutto il territorio regionale. La scuola, ha infine ricordato Comandini, ha molto bisogno in questo momento di investimenti in risorse umane e tecnologiche e di aumentare l’offerta di spazi all’aperto.
L’assessore Andrea Biancareddu, dopo aver ringraziato i gruppi di opposizione per la sensibilità verso il mondo della scuola, ha ricordato che rispetto alla prima fase i temi da affrontare sono in parte cambiati ma richiedono ugualmente un impegno straordinario. L’emergenza sanitaria non è conclusa e vanno mantenute le prescrizioni in vigore, ha aggiunto, va riconosciuto il grande sforzo di tutte le componenti della scuola famiglie comprese, e va rilanciato il lavoro sulla Dad perché l’esperienza ci dice che lo strumento ha evidenziato grossi limiti, soprattutto in Sardegna dove è diventato una concausa di dispersione scolastica in molte zone dove non arriva nemmeno il segnale internet, nonostante le risorse messe in campo da Regione e Governo. Per quanto riguarda la Regione, ha proseguito Biancareddu, siamo concentrati sull’obiettivo di cominciare il nuovo anno “in presenza”, abbiamo aumentato i fondi per il trasporto scolastico da 4 a 6 milioni (più 50%) e speso dall’inizio della legislatura circa 220 milioni fra edilizia e dotazioni tecnologiche, e sono già stati definiti i protocolli da seguire nelle scuole: attribuzione al dirigente del ruolo di datore di lavoro, funzione delle famiglie nel controllo dei ragazzi, ingresso ed uscita differenziati in senso fisico e di percorsi, dispositivi individuali, distanziamento, sanificazione ambienti, gestione di spazi comuni, supporto psico-pedagogico, gestione di eventuali sintomatici. Sulle vaccinazioni l’assessore ha fornito dati aggiornati al 30 agosto: dirigenti 93.2 % (prima dose), docenti 90.5, non docenti 90.7, supplenti 86.3, docenti universitari 85.5, l’89.4 di media. Verificheremo, ha assicurato Biancareddu, gli eventuali ingressi senza “green pass” ma mi preme sottolineare il grande senso di responsabilità dei ragazzi (fascia di età 12-19 anni) che, pur non avendo nessun obbligo, si sono vaccinati per il 69%, un trend che fa ben sperare per il raggiungimento dell’immunità di gregge; personalmente ho fatto e continuerò a fare campagna per i vaccini come atto di responsabilità e realismo perché i malati di questa fase sono tutti non vaccinati, ed anche di fiducia nella ripartenza, per il contributo delle vaccinazioni al superamento della crisi economica.
In sede di replica il consigliere Comandini ha ringraziato l’assessore per le risposte sulla vaccinazioni, ricordando però che sul punto restano diversi problemi aperti all’interno della maggioranza. Tornando sulle problematiche del nuovo anno scolastico, l’esponente del Pd ha messo l’accento sul volume delle risorse stanziate dal Governo nazionale su un settore straetico che comunque, anche nella fase più acuta della pandemia, si è rivelato il luogo fra i più sicuri della società; dirigenti e docenti devono dunque dare l’esempio sostenendo il vaccino come “scelta di ripartenza”. Infine Comandini ha raccomandato il miglioramento della situazione dei trasporti che devono fare la loro parte soprattutto nelle zone interne dell’Isola.
Al termine, dando atto dell’esaurimento degli argomenti all’ordine del giorno e dell’impossibilità di trattare l’ultimo punto per l’assenza dell’interrogante e dell’assessore, il presidente ha chiuso la seduta, annunciando la riconvocazione del Consiglio a domicilio. (Af)