CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 147 – Pomeridiana
Mercoledì 19 maggio 2021
Dl 107 (Giunta): discussione e approvazione articolo 8
La seduta del Consiglio si è aperta alle ore 16.30. Sull’ordine dei lavori ha subito chiesto di intervenire il consigliere Piero Comandini (Pd) che ha contestato la decisione del Presidente Pais di rinviare al pomeriggio la seduta del consiglio prevista in mattinata: «Qualche giorno fa abbiamo assistito a una delle pagine più tristi di questa legislatura – ha detto Comandini – lei, in quell’occasione, aveva assicurato che in futuro il Regolamento consiliare sarebbe stato il suo faro. Quella luce, in realtà, è durata pochissimo. Quello che è successo oggi è inqualificabile. Siamo consiglieri eletti che meritano rispetto. Il Consiglio era convocato per le 11 poi, attraverso messaggini, è stato rinviato al pomeriggio. Abbiamo chiesto il rispetto dei ruoli e delle nostre funzioni. Non si può tenere in ostaggio il Consiglio perché lei ha deciso di indossare la giacca della maggioranza. Se si decide di convocare l’Aula si convoca la Conferenza dei Capigruppo e si riprogrammano i lavori».
A Comandini ha replicato il presidente Pais: «Il Consiglio non è stato sconvocato, ho solo aggiornato i lavori avvisando i capigruppo – ha affermato Pais – ci sono dinamiche politiche che impongono una diversa organizzazione dei lavori. Il rispetto dell’Aula e dei consiglieri non è però mai venuto meno».
Dopo aver ottenuto il parere della Commissione e della Giunta sugli emendamenti, il presidente Michele Pais ha aperto la discussione sull’art. 8 del Dl 107. La norma in esame introduce una modifica all’art.27 della legge regionale n.32 del 1988 sulla composizione degli uffici di gabinetto degli assessorati.
Il capogruppo dei progressisti Francesco Agus ha chiesto lumi sugli emendamenti: «Ho sentito che alcuni sono ancora nel limbo, non si capisce se siano ammissibili o inammissibili. La decisione deve essere presa adesso».
Il presidente Pais ha quindi elencato gli emendamenti giudicati inammissibili, tra i quali diversi presentati dalla maggioranza. Subito dopo la seduta è stata sospesa per 5 minuti.
Alla ripresa dei lavori si è aperta la discussione generale sull’art.8. Ad inaugurare gli interventi il consigliere Massimo Zedda (Progressisti): «La norma prevede la nomina di un consulente per ogni direzione generale degli assessorati, mentre gli staff degli assessori passeranno da sei a nove unità. Vuol dire che ci saranno 27 incarichi in più a cui si aggiungeranno i consulenti per ogni singola direzione generale. Ciò comporterà un inevitabile aumento dei costi – ha affermato Zedda – ogni consulente avete detto che costerà 134mila euro con un aumento della spesa per milioni di euro». Il consigliere dei Progressisti si è poi concentrato sugli emendamenti, in particolare sull’emendamento n.1269 presentato dalla Lega: «Avevate annunciato provvedimenti nei confronti dei dipendenti regionali presenti al famigerato pranzo di Sardara, l’assessore Alessandra Zedda aveva parlato di indagini in corso, alla fine i provvedimenti sono stati presi dalla direzione generale dell’Assessorato al personale. Ora spunta fuori questo interessante emendamento che trasferisce la competenza sui provvedimenti disciplinari per il personale del Corpo Forestale dall’assessorato al Personale alla stessa Direzione del Corpo Forestale. Siccome i vertici del CFVC sono coinvolti nelle indagini della Procura sul pranzo di Sardara, è stato necessario introdurre questa novità: l’emendamento interviene in modo puntuale facendo riferimento a un procedimento disciplinare in corso. Un autentico capolavoro». Critico anche Salvatore Corrias (Pd): «L’articolo in discussione pone il tema della quantità e dell’opportunità di inserimento di nuovo personale e dei relativi costi – ha affermato Corrias – occorre ricordare che ci sono assessorati con doppie direzioni generali, su questo nulla quaestio se si migliora la qualità della pubblica amministrazione. Poi però i consulenti per gli assessorati passano da 6 a 9 a cui si aggiungono i nuovi componenti degli staff. Saranno 36 unità in più. Pagando gli straordinari, si sarebbero spesi 432mila euro all’anno, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. La spesa prevista da questo articolo ammonta invece a 2 milioni e 831mila euro. Si prevede un proliferare delle consulenze: se non ci sarà equilibrio tra costi e benefici noi ci opporremo».
Desirè Manca (M5S) ha confermato il suo giudizio negativo sull’articolo 8 e sull’intero impianto della legge: «Anche in questo articolo ci occupiamo di nomine – ha sottolineato Manca – non si faranno mai concorsi pubblici e si potrà continuare a essere nominati e assunti. Ci saranno 36 unità in più, ci vuole coraggio a dire che i costi non aumenteranno». L’esponente pentastellata si è poi concentrata sull’emendamento n.1269: «In questo emendamento torna d’attualità il pranzo di Sardara – ha detto Desirè Manca –chi è stato sorpreso in quell’incontro conviviale, su cui indaga la Procura di Cagliari, causalmente e stranamente sarà giudicato direttamente da un organo disciplinare che farà capo al Corpo Forestale. Si interviene nel momento in cui i vertici del CFVC sono sotto procedimento. C’è un evidente conflitto di interessi. Ci vuole coraggio a presentare questo scempio di emendamento. Mi sorprende che i colleghi della Lega possano averlo presentato. Spero che qualcuno ci ripensi. Non è possibile far passare una norma per salvare qualcuno».
Anche per Giuseppe Meloni (Pd) l’articolo 8 è irricevibile: «Per settimane ci avete detto che le spese non sarebbero state di 6 milioni di euro annunciando la presentazione di alcuni correttivi – ha detto Meloni – non è così. Con questo articolo ci sarà una spesa ulteriore: ai 2 milioni e 240mila euro previsti dall’articolo 7, si aggiungono 2 milioni e 831mila euro. Avrei evitato di parlare di questo se si fosse discusso sulla necessità di implementare gli uffici di gabinetto. Torno invece sui costi perché siete stati voi a parlare di risparmi. La sostanza è che le spese stanno ancora in piedi, dimostrateci con i fatti che non è così. Presentate la tabella che prevede delle riduzioni». (Psp)
Maria Laura Orrù, dei Progressisti, ha criticato la decisione della maggioranza di cambiare alcuni emendamenti per inserirne parte del contenuto in emendamenti di sintesi, peraltro solo annunciati. Sul passaggio delle competenze sul corpo forestale dall’assessorato dell’Ambiente alla presidenza della Giunta, la Orrù ha parlato di aumento di personale per gli uffici e non di unità operative, affrontando poi il grande tema generale dell’energia, a suo avviso sottovalutato e che invece merita una ampia discussione, non solo perchè va modificato il piano regionale, ma soprattutto perchè va individuata una linea, altrimenti c’è il rischio che la Sardegna diventi una piattaforma energetica nazionale e la Regione sia un soggetto esportatore netto di energia.
Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha lamentato la confusione di emendamenti che si aggiungono ad emendamenti e, quanto al corpo forestale e non si capisce il cambio di competenze che andrebbe motivato quantomeno perché ha conseguenze anche per le attività di protezione civile.
Il capogruppo dei progressisti Francesco Agus ha accusato la maggioranza di ritardi e di scarsa chiarezza con particolare riferimento alla materia del personale, ricordando che in definitiva è la norma finanziaria che regola tutto e per questo ci vorrebbe una tabella sui costi. L’art.8, ha poi sostenuto, è infatti un articolo di spesa ma, dopo tanti annunci, non ci sono dati e numeri e tuttavia, in linea di massima, la spesa prevista appare largamente insufficiente a coprire i nuovi posti individuati.
Il capogruppo di Fdi Francesco Mura, sul passaggio di competenze del corpo forestale lo ha definito non certo una grande novità, ma piuttosto un percorso già avviato dall’inizio della legislatura, coerente con gli impegni assunti nei confronti del personale del corpo che, va ricordato, sta operando molto positivamente anche durante la pandemia. Non ci può essere, ha aggiunto, un garantismo “a fasi alterne” che porrebbe il comandante in una posizione diversa da quella di ogni cittadino, per il quale vale la presunzione di innocenza prevista dalla legge.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha affermato che c’è poco da aggiungere dopo la dichiarazione di Mura, però va ricordato a qualcuno che ha fatto il Sindaco che sia il corpo dei vigili urbani che la compagnia barracellare sono di sua competenza per cui, così come ha chiesto il corpo, la competenza è stata incardinata presso la Giunta, senza inventare nulla e senza alimentare altri polveroni su Sardara, tentando di trasformare il Consiglio in un’aula di tribunale.
Successivamente è stato esaminato l’emendamento n.368 (uguale al 653, 837, 906)
Hanno parlato a favore i consiglieri Massimo Zedda e Francesco Agus (Progressisti), Pero Comandini, e Alessandro Solinas (M5S).
Al voto, l’emendamento n.368 è stato respinto con 19 voti favorevoli 31 contrari e 2 astenuti.
Subito dopo è iniziata la discussione dell’emendamento n.371.-
Hanno parlato a favore i consiglieri Massimo Zedda e Francesco Agus (Progressisti) e Piero Comandini del Pd.
Al voto l’emendamento n.371 è stato respinto con 20 voti favorevoli, 28 contrari e 2 astenuti.
A seguire l’esame dell’emendamento n.375
A favore si è pronunciato il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda.
Al voto l’emendamento n.375 è stato respinto per alzata di mano, così come gli emendamenti n.369 e 652.
Successivamente l’Aula ha iniziato l’esame dell’emendamento n.841
Hanno parlato a favore i consiglieri Massimo Zedda, dei Progressisti, e Salvatore Corrias del Pd. Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha sollevato il problema, emerso a seguito di una recente delibera di Giunta, della mancata stabilizzazione di alcuni veterinari, chiedendo una immediata verifica. Sul punto, il presidente della commissione Sanità Domenico Gallus (Udc-Cambiamo) ha assicurato che la questione sarà affrontata dalla commissione nei primi giorni della prossima settimana, unitamente alla situazione della pediatria in Sardegna.
Al voto, anche l’emendamento n.841 è stato respinto per alzata di mano. (Af)
Sull’emendamento 716 è intervenuto l’on. Agus (Progressisti) e a seguire l’on. Desirè Manca (Cinque stelle), che ha sollecitato al capogruppo del Psd’Az, on. Franco Mula, la consegna della tabella finanziaria promessa ieri e allegata all’articolo 10. Il leader sardista ha confermato che “nelle prossime ore la tabella, con importi più che dimezzati, arriverà”.
Respinto l’emendamento 716, l’Aula è passata al voto sul testo dell’articolo 8. Su questo, l’on. Agus ha detto: “Rispetto a due mesi fa, quando abbiamo iniziato a discutere questo testo, la Sardegna stava un po’ meglio. Servirebbe un cambio di passo ma è impossibile perché voi non avete un passo”. Della stessa opinione l’on. Manca: “Sono stati due mesi difficili, nei quali abbiamo fatto opposizione di buon senso e seria. Non ci siamo riusciti perché i numeri vincono sul buon senso e la fame di poltrone per amici vince su tutto. Sarà una legge vergognosa e costerà più di sei milioni di euro ai sardi”.
Il testo dell’articolo 8 è stato approvato e l’Aula è passata all’esame dell’emendamento 376, a firma Agus e più. L’emendamento prevede che non possano far parte dell’ufficio di gabinetto i coniugi e conviventi del presidente della Regione, degli assessori, dei consiglieri regionali”.
Dopo l’illustrazione da parte dell’on. Massimo Zedda il presidente ha sospeso i lavori. Alla ripresa l’emendamento è stato respinto mentre il 457, a firma Mula, è stato approvato: prevede che negli uffici di gabinetto possano trovare posto anche i dipendenti degli enti pubblici economici con sede in Sardegna, dei consorzi e delle zone industriali.
Respinto l’emendamento 1091 mentre sull’emendamento 1 l’on. Ganau (Pd) ha chiesto la votazione a scrutinio segreto. L’emendamento 1 a firma Deriu (Pd) prevede “lo scioglimento in armonia con l’articolo 40 della legge 2 del 2016 del consorzio di pubblica lettura Sebastiano Satta e il consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale”, da trasformare in fondazioni. L’emendamento è stato approvato con 45 favorevoli e 6 contrari. (C.C.)
Il presidente ha comunicato lo spostamento all’articolo 9 (abrogazioni) degli emendamenti dal n. 377 al n. 401 mentre l’emendamento n. 402 è stato spostato all’articolo 11.
Posto in votazione l’emendamento n. 1275 (Mura e più) che fa sintesi del 1074, 1079, 1270 (ritirato 1269), il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha chiesto la votazione “per parti” (due votazioni distinte: lettera a) insieme alla lettera c) e poi lettera b)) mentre Eugenio Lai (Leu) ha annunciato voto favorevole ma ha chiesto garanzie sulle coperture finanziarie. Voto favorevole è stato annunciato anche dal Pd che con Piero Comandini ha insistito sulle coperture finanziarie e sull’indizione dei concorsi per il personale del Corpo forestale. Agus (Progressisti) ha dichiarato voto positivo soltanto per la parte dell’emendamento inserito nella lettera b). Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, preannunciando voto a favore ha evidenziato la condivisione da parte di gran parte della minoranza per l’emendamento che incardina presso la presidenza della Regione la direzione generale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Il consigliere dell’Udc, Pietro Moro, intervenendo sull’ordine dei lavori ha denunciato l’assenza di cure palliative a Sassari per i bambini affetti da patologie neoplastiche, ricevendo rassicurazioni dal presidente Pais per una tempestiva sollecitazione verso l’assessore della Salute.
È ritornato sull’argomento corpo forestale, l’assessore dell’Ambiente, Gianni Lampis, che si è detto favorevole all’incardinamento presso la presidenza della Regione della direzione del Corpo forestale, attualmente di competenza dell’assessorato dell’Ambiente. «Esprimo ampia condivisione – ha dichiarato l’assessore – per la norma che ha il favore anche dei sindacati e che rappresenta un ulteriore riconoscimento delle funzioni che nel corso degli anni si sono implementate, ad incominciare da quelle inerenti le misure di contenimento e prevenzione del contagio da Covid». L’assessore Lampis ha concluso il suo intervento definendo “un obiettivo di legislatura” l’indizione dei concorsi per il reclutamento di personale nel Corpo forestale.
Posto in votazione l’emendamento 1.275 ad esclusione della lettera b) è stato approvato e poi in una successiva votazione (con il sì anche dei Progressisti) è stata approvata anche la lettera b). Rimandato l’esame degli emendamenti n.1080 e 1090, il presidente Pais ha dichiarato conclusi i lavori ed ha annunciato la convocazione del Consiglio per domani (giovedì 20 maggio) alle 10.30 (A.M.)