CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 140 – Antimeridiana
Martedì 11 maggio 2021
D.L. 107, prosegue l’esame della legge sulla riorganizzazione della Presidenza della Regione. In discussione l’art.5 sulle posizioni dirigenziali ispettive
Cagliari, 21 aprile 2021 – La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha sospeso la seduta per 30 minuti, in modo da far decorrere il termine regolamentare richiesto per la prima votazione.
Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con gli emendamenti collegati all’art.5 (Posizioni dirigenziali ispettive) del Dl n.107 sulla riorganizzazione della presidenza della Regione.
Primo emendamento in votazione il n.235 (uguale al 619, 787, 887, 888 e 788).
Al momento dello scrutinio è stata registrata la mancanza del numero legale ed il presidente ha disposto un nuovo rinvio della seduta per 30 minuti.
Prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha ribadito che, secondo il suo gruppo, occorre che l’ufficio di presidenza introduca al più presto correzioni del regolamento, per richiamare (anche attraverso sanzioni) i componenti dell’Assemblea al loro dovere di partecipare con puntualità alle sedute. Se avessimo già fatto due votazioni con il nuovo regolamento che abbiamo proposto, ha concluso, agli assenti di questa mattina sarebbe stata tagliato il compenso per l’intera giornata.
Il consigliere dell’Udc-Cambiamo Giorgio Oppi ha ricordato l’intesa della maggioranza che prevedeva l’inizio dei lavori alle 10.30 e da qui è nato l’incidente perché la convocazione parlava delle 10.00. Il consigliere si è poi soffermato sui problemi della sanità, lamentando di aver letto “sciocchezze” sull’interpretazione della rete ospedaliera che consentirebbe (ma non è così) ad Alghero di avere un posto di otorino; bisogna intervenire al più presto per dare indirizzi corretti all’assessore.
Per il M5S Desirè Manca, affermando di condividere interamente il pensiero del collega Mula, ha ricordato che il suo gruppo partecipa alle sedute con la massima puntualità da due anni a differenza di tanti altri, per cui sono necessari provvedimenti urgenti.
Il presidente, dopo aver chiarito che la seduta è iniziata alle 10.30 quando era presente l’opposizione ma non la maggioranza, ha sospeso i lavori riconvocando il Consiglio per le 11.08.-
Alla ripresa, il relatore del Dl 107 Stefano Tunis (Misto), prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha comunicato che, dall’esame puntuale degli emendamenti, è emersa la possibilità di una sintesi fra le proposte dell’opposizione e quelle della maggioranza e, per verificare concretamente questa possibilità, ha chiesto una breve sospensione della seduta.
Il presidente ha accolto la richiesta.
Alla ripresa, ancora sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha ricordato che molti consiglieri non sapevano la data e l’era esatte della convocazione.
Il capogruppo della Lega Dario Giagoni ha chiesto una nuova sospensione per tenere una riunione dei capigruppo di maggioranza perché, ha spiegato, “è finito il tempo della sopportazione”.
Alla ripresa è stato messo in votazione l’emendamento n.235: il Consiglio lo ha respinto con 18 voti favorevoli e 29 contrari.
Successivamente è iniziato l’esame dell’emendamento n.233.-
Hanno parlato a favore i consiglieri Massimo Zedda, Maria Laura Orrù, Francesco Agus (Progressisti), Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi (M5S), Daniele Cocco (Leu), Piero Comandini, Salvatore Corrias (Pd).
Al voto, l’emendamento n.233 è stato respinto con 19 voti favorevoli e 28 contrari.
Subito dopo è stato discusso l’emendamento n.963.-
Hanno parlato a favore i consiglieri Francesco Agus, Maria Laura Orrù, Massimo Zedda, Laura Caddeo (Progressisti), Desirè Manca, Roberto Li Gioi (M5S). (Af)
Ha quindi preso la parola il capogruppo di Leu Daniele Cocco che ha annunciato il suo voto a favore. L’esponente della maggioranza ha poi chiesto lumi sull’emendamento presentato dalla minoranza per porre rimedio alla carenza di segretari comunali: «Ci sono molti comuni che non riescono a convocare i consigli comunali e le giunte. E’ un problema serio. Noi abbiamo proposto un emendamento per affrontare l’emergenza ma sappiamo che è stato dichiarato inammissibile. Cosa volete fare? La situazione va affrontata al più presto»
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula si è detto d’accordo con Cocco: «Quello dei segretari comunali è un problema serio come sono seri altri problemi che attendono risposte dalla burocrazia – ha detto Mula – quanto alle affermazioni sulle leggi impugnate il problema, come ha scritto il direttore dell’Unione Sarda, dipende dai rapporti con il Governo nazionale che non si è dimostrato amico della Sardegna».
Eugenio Lai (leu), riguardo ai problemi delle campagne, ha invitato la maggioranza a sfiduciare l’assessore all’Agricoltura. In riferimento alle leggi impugnate Lai ha detto: «Non dipende dal Governo, non ci sono complotti. La responsabilità è vostra e in particolare dell’assessorato agli Enti locali che continua a presentare leggi sbagliate». (Psp)
Il consigliere di Forza Italia Giuseppe Talanas in riferimento ai problemi delle campagne nel nuorese ha affermato: «La predisposizione dei bandi per il risarcimento dei danni agli agricoltori non risolverà il problema dell’invasione delle cavallette. Si ripropone di anno in anno. Nella prossima finanziaria occorre individuare le risorse per eliminare alla radice».
Piero Comandini (Pd) ha invitato la maggioranza ad assumersi le sue responsabilità: «Avete vinto le elezioni, adesso avete il dovere di governare».
A favore dell’emendamento si sono pronunciati anche Gianfranco Satta (Progressisti), Alessandro Solinas (M5S) e Giuseppe Meloni (Pd). Il consigliere del Partito democratico ha posto l’accento sulla necessità di occuparsi dell’assenza di un Centro Studi in Consiglio regionale: «Da anni ormai nell’assemblea legislativa non c’è più un Ufficio Studi, mi sembra più importante occuparsi di questo che del Centro Studi della Giunta. Siamo noi che facciamo le leggi».
Posto in votazione l’emendamento n.963 è stato respinto con 27 voti contrari e 19 a favore.
L’Aula è quindi passata all’esame dell’emendamento n.1217 che emenda il n.1084.
A favore si sono espressi il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus (che ha chiesto il ritiro dell’emendamento n.1084) e la consigliera Maria Laura Orrù (Progressisti).
Accertata l’assenza del numero legale nel corso della votazione dell’emendamento n.1217, il presidente Pais ha dichiarato chiusa la seduta.
I lavori del Consiglio riprenderanno alle 16.00. (Psp)