Nota stampa della seduta n. 14

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 14 – pomeridiana 

martedì 6  agosto 2024

Approvati gli articoli  1,2,3,4,5  del  DL 31(Assestamento di bilancio) . Il Consiglio si riunisce domani alle 10

 

Il presidente Comandini ha aperto la seduta pomeridiana e dopo le formalità di rito ha dichiarato aperta la discussione sul disegno di legge 31/A (assestamento di bilancio 2024 – 2026) e relativi emendamenti.

L’on. Franco Mula (Alleanza Sardegna) ha chiesto la convocazione di una conferenza dei capigruppo; il presidente Comandini si è detto favorevole e ha dunque sospeso i lavori. Alla ripresa l’Aula ha approvato il passaggio agli articoli ed è passata all’esame degli emendamenti.

Il testo dell’articolo 1 è stato approvato. Respinti gli emendamenti all’articolo 1 e 2. Approvato l’articolo 2. Stessa sorte per gli emendamenti dell’articolo 3, approvato invece il testo. Respinti dalla commissione e dalla Giunta anche tutti gli emendamenti all’articolo 4. L’on. Fausto Piga (FdI) ha detto: “Questo articolo ci consente di fare un’operazione verità sui 3,8 miliardi di avanzo di amministrazione presentati come un tesoretto che avremmo potuto utilizzare nella passata legislatura ma si sono dette tante bugie e mezze verità su questo tema. Vi siete presi gioco dei sardi raccontando cose non vere e invece gran parte di questi soldi sono già programmati. E se ancora sono in cassa la responsabilità non è della politica ma della lentezza amministrativa”.

Per l’on. Giuseppe Fasolino, ex assessore al Bilancio della Giunta Solinas, “ha detto bene il collega Piga, oggi si fa chiarezza ma noi avevamo già ripetuto allo sfinimento che quelle risorse erano state impegnate e l’assessore Meloni oggi lo sta dicendo con chiarezza. L’opposizione sta mostrando serenità, a dispetto dell’opposizione del passato, ma io credo che per alcuni anni dovremmo lavorare comunemente, al di là degli steccati ideologici per il bene della Sardegna”.

Per la maggioranza l’on. Francesco Agus (Progressisti) ha elogiato “lo stanziamento di 13 milioni e mezzo che consentirà agli studenti di dimenticare la figura di idoneo non beneficiario della borsa di studio. Una vera ingiustizia nel diritto allo studio, che finalmente cesserà, a vantaggio della futura classe dirigente della nostra isola”. Sulla spesa e sul “tesoretto” l’oratore ha detto: “Quando nelle casse rimangono oltre 3,5 miliardi è evidente che si tratta di somme sottratte allo sviluppo”.

Dai banchi del Pd l’on. Antonio Solinas, in risposta a Piga: “Noi governiamo la Sardegna nell’interesse di tutti ma se non sapremo cosa fare faremo il contrario di quello che avete fatto voi negli ultimi cinque anni”.

Gli emendamenti all’articolo 4 sono stati respinti mentre il testo dell’articolo 4 è stato approvato.

Sull’articolo 5, che prevede norme in materia sanitaria, è intervenuto per primo l’on. Piga (FdI)  che ha detto: “Ancora una volta procedete con il copia incolla, mi auguro la smettiate di copiare quello che abbiamo fatto noi in precedenza. Sia chiaro: quando giudichiamo l’assessore Bartolazzi non giudichiamo il medico né la persona ma giudichiamo il politico e il fatto che i cittadini non hanno più la pazienza di aspettare cosa farete di diverso e meglio del centrodestra per risolvere i problemi della sanità sarda. Voi siete quelli che hanno criticato i medici in affitto eppure gli rinnovate il contratto, stanziate risorse per le liste d’attesa ma anche noi abbiamo fatto altrettanto eppure le liste d’attesa ci sono ancora”.

A seguire l’on. Giuseppe Talanas (FdI): “Ora siamo nel vivo di questa manovra: se anche noi abbiamo fatto sbagli nella precedente legislatura questo vostro inizio non è dei migliori, diciamolo. Sono poche le risorse per affrontare davvero il problema della sanità in Sardegna, dei trasporti e dell’agricoltura”.  (c.c.)

Anche per Alessandro Sorgia (Misto) le risorse per l’abbattimento delle liste d’attesa sono insufficienti. «Le cifre stanziate (circa 5,4 milioni di euro per il 2024) non sono in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini sardi – ha detto Sorgia – non si capisce come saranno erogate e quale sia il piano per garantire un riequilibrio territoriale nell’assistenza sanitaria. Si stanno ripetendo gli errori del passato».

Critico anche Corrado Meloni (Fratelli d’Italia): «L’art 5 del Ddl rappresenta la cifra politica dell’attuale Giunta – ha detto l’esponente della minoranza – una cifra davvero modesta. Non ci sono idee per cercare di fare di più rispetto al passato. Gli stanziamenti non sono sufficienti, ci sono diversità di vedute e di prospettiva anche all’interno della stessa maggioranza». Secondo Meloni: «Per provare ad abbattere le liste d’attesa occorre monitorare la situazione e calibrare gli interventi tenendo conto delle esigenze di ciascun territorio».

Stefano Schirru si è detto “soddisfatto sulla carta”. Per il consigliere di Alleanza Sardegna “è vero che gli stanziamenti per l’abbattimento delle liste d’attesa andranno a strutture private ma si tratta in ogni caso di soggetti che svolgono un servizio pubblico”. Schirru ha sollecitato la Giunta a risolvere la questione degli extra budget: «Quando le strutture convenzionate sfondano il tetto di spesa, le prestazioni vengono rimborsate solo al 40%. Stiamo attenti a non tirare troppo la cinghia. L’obiettivo è rispondere alle esigenze dei pazienti».

Il capogruppo dei Riformatori, Umberto Ticca, ha invitato tutti i consiglieri a guardare avanti evitando riferimenti al passato. Sull’art.5, Ticca ha ribadito quanto sostenuto durante la discussione generale: «Va bene lo stanziamento per l’abbattimento delle liste d’attesa ma le risorse sono poche – ha detto il consigliere d’opposizione – le somme aggiuntive possono essere recuperate da altri capitoli di spesa. Siamo ancora in tempo per intervenire altrimenti perderemo un’altra occasione».

Per il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Michele Ciusa “la sanità è uno dei temi su cui sarebbe bene non dividersi. Per risolvere i problemi del sistema sanitario regionale servirà un’intera legislatura”. Secondo Ciusa, la sanità attraversa un momento di tale sofferenza che ogni intervento rappresenta un fattore positivo: «Serve però il contributo di tutti – ha concluso Ciusa – ringrazio l’assessore Bartolazzi che sta girando tutti i territori per cercare di dare le risposte più adeguate».

L’assessore alla Sanità, a nome della Giunta, ha chiarito che «le liste d’attesa hanno ragioni multifattoriali, la soluzione non dipende solo dalle quantità delle risorse messe in campo. Ai privati saranno dati dei compiti, finanzieremo le prestazioni più urgenti. Questo vale anche per il Mater Olbia, non daremo più soldi a pioggia. Questa è la nostra idea. Il privato accreditato non è in competizione con il sistema pubblico ma è complementare».

Fausto Piga si è detto insoddisfatto dalla risposta dell’assessore mentre il capogruppo di Forza Italia Angelo Cocciu è stato ancora più diretto «Non ho gradito le parole dell’assessore Bartolazzi sul Mater Olbia – ha detto Cocciu – quell’ospedale non è una giostra. E’ una struttura che funziona, un punto di riferimento per molti malati della Sardegna. Non roviniamolo».

Il presidente Comandini ha quindi messo in votazione gli emendamenti 28=705 che sono stati respinti. Bocciati in rapida successione anche gli emendamenti 29=707, 30=708, 31=709, 32=710, 33=711, 34= 89=694=712=1070 e 340.

L’emendamento n.696, ritirato dai proponenti (Canu, Casula Pizzuto) è stato fatto proprio dall’on. Piga che ha chiesto la votazione a scrutinio segreto. Messo ai voti, l’emendamento è stato bocciato con 25 voti contrari e 22 a favore.

L’aula ha quindi approvato il testo dell’art.5.

Disco rosso invece per l’emendamento aggiuntivo n.695 (21 voti favorevoli e 27

contrari).(Psp)

Respinto l’emendamento 1067 e anche il successivo 1074, sul quale sono intervenuti a difesa dai banchi dell’opposizione gli onorevoli Piga (primo firmatario), Talanas, Sorgia, Mula, Rubiu e Peru.

L’emendamento 1074 è stato bocciato con voto palese per appello nominale. (C.C.)

Sull’emendamento 165 (Agus e più), su cui c’era l’invito al ritiro da parte della giunta, che prevede una spesa di 80.000 euro, di cui 10.000 per il 2024,  e 35.000 per gli anni 2025 e 2026 per l’attivazione presso l’ARNAS “Brotzu” di un progetto sperimentale per l’erogazione di cure odontoiatriche in favore dei pazienti di età compresa da zero a sedici  anni affetti da disabilità, autismo, malattie rare, cardiopatie gravi ed epilessie  ha parlato   Giuseppe Talanas (Forza Italia)   che ha accusato la giunta di non intervenire mai neanche su richiesta dei consiglieri regionali.

Il primo firmatario dell’emendamento Francesco  Agus (Progressisti)  ha ritirato l’emendamento. Lorenzo Cozzolino (Orizzonte comune)  ha spiegato le ragioni per cui l’emendamento è stato presentato e ha detto che al Brotzu, in un esperimento analogo, sono stati curati  90 bambini. L’esperienza maturata – ha detto –  ha messo in luce la necessità di aiutare le famiglie di questi ragazzi .

Fausto Piga (FdI) ha fatto proprio l’emendamento,  ha fatto aggiungere le firme di tutti i consiglieri di FdI e ha chiesto la votazione per appello nominale.

Franco Mula (Alleanza Sardegna – partito Liberale italiano)  ha detto che un emendamento di questo tipo deve essere approvato.

Gigi Rubiu (Alleanza Sardegna – partito Liberale italiano)  ha aggiunto la sua firma all’emendamento e ha fatto notare un piccolo errore nel testo.

Sull’ordine dei lavori è intervenuto Francesco  Agus  (Progressisti) che ha spiegato che le ragioni del ritiro dell’emendamento  sono state determinate dal fatto che la cifra stanziata è irrisoria. Lo stanziamento di 10.000 euro – ha detto –  è inadeguato pertanto ho chiesto di ritirarlo per dare alla giunta la possibilità di adeguare la cifra nelle tabelle.

Angelo Cocciu (Forza Italia) ha chiesto di aggiungere le firme del suo gruppo. Così come ha fatto Umberto  Ticca per i Riformatori.

E’ poi intervenuto l’assessore regionale alla Sanità Bartolazzi che ha specificato che la cifra era  irrisoria e che la giunta stava valutando di estendere l’esperimento anche  in altre strutture.

Fausto Piga  ha ritirato l’emendamento ma ha chiesto   impegni certi da parte della giunta.

Si è poi passati all’emendamento 210 che prevede che entro 15 giorni dall’approvazione della legge la giunta regionale, previo parere della commissione competente in materia di sanità, deliberi sui criteri e le modalità di erogazione delle prestazioni previste dal comma 1 dell’articolo 5.

Francesco Agus (Progressisti)  ha invitato alla riflessione e ha chiesto all’aula di esprimersi . Talanas ha chiesto il voto segreto. L’emendamento è stato approvato  (presenti 48, votanti 46, 2 astenuti, sì 30, no 16).

Gli emendamenti 37 e 335 sono stati dichiarati inammissibili per mancanza di copertura finanziaria .

Sull’emendamento 1053 (Schirru e più) è  intervenuto Stefano  Schirru  (Alleanza Sardegna – partito Liberale italiano)   che ha detto che questo emendamento è “provocatorio” e che serve  per abbattere disparità tra le donne sarde e le donne di altre parti d’Italia.

Questo emendamento ha l’obiettivo di estendere a tutte le donne che ne facciano richiesta l’utilizzo sperimentale del test prenatale non invasivo (NIPT) per limitare i rischi di altri metodi più invasivi.

Fausto Piga (FdI)  ha espresso il voto favorevole di Fratelli d’Italia.

L’assessore alla sanità Bartolazzi  ha precisato che c’è l’impegno di approfondire il tema soprattutto per capire quali siano i metodi migliori per questo test.  Siamo in una fase sperimentale e le risorse sono limitate.  L’esponente della giunta ha invitato a ritirare l’emendamento  per consentire un  approfondimento.

Franco Mula ha chiesto all’assessore di prendere un impegno preciso per la prossima variazione.

Schirru ha ringraziato l’assessore e ha ritirato l’emendamento.

Gli emendamenti 1058, 1059, 1060 e    1062 sono stati dichiarati inammissibili perché privi di copertura finanziaria.

L’emendamento  1071 è stato bocciato.

Sul 1072 sono intervenuti: Maria Laura Orrù (Alleanza Verdi e Sinistra), Giuseppe Talanas (FI), Corrado Meloni (FdI),   L’emendamento  è stato bocciato.

Sull’emendamento 1075 (Piga e più) è intervenuto Fausto Piga  che ha detto che si tratta di  un emendamento di buon senso, Talanas ha espresso il voto favorevole di Forza Italia, ha chiesto il voto nominale e ha sollecitato  una presa di posizione da parte dell’assessore regionale alla sanità per quanto riguarda le zone disagiate.

L’emendamento 1075 è stato bocciato (presenti 46, sì 18. No 28), disco rosso anche per il 1076 (Piga e più)

L’emendamento 19 è stato ritirato.

All’art 5 è stato presentato un emendamento orale per il finanziamento di borse di studio in materia sanitaria. Dopo l’approvazione il Presidente Comandini ha chiuso i lavori.

IL Consiglio è stato  convocato per domani alle ore 10.

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