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No alla chiusura della Corte d’Appello di Sassari: il Presidente Ganau rivendica ancora la battaglia per la trasformazione in distretto autonomo

Data: 27/08/2014 – Sassari

«Chiudere la sede distaccata della corte d’appello di Sassari sarebbe l’ennesimo schiaffo al nostro territorio, una scelta scellerata che causerebbe un inutile aumento dei costi della giustizia e pesanti disagi per i cittadini e gli stessi operatori».
La  posizione del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau è chiara e decisa sull’ennesima paventata soppressione dell’organo giurisdizionale, emersa in questi giorni a seguito del percorso di riorganizzazione  delle sedi giudiziarie avviato dal Governo.
Il progetto di riforma del Ministero di Giustizia presentato al Consiglio dei Ministri metterebbe in discussione, ancora una volta,  il futuro della corte d’appello di Sassari per la quale il presidente Ganau aveva per anni  lavorato da allora primo cittadino di Sassari affinché venisse trasformata da sede distaccata in sezione autonoma.
«Nel 2011 con la collaborazione di alcuni parlamentari sardi  – ricorda il presidente Ganau – abbiamo  costituito formalmente  il Comitato per la creazione della corte d’appello autonoma di Sassari,  insieme ai rappresentanti istituzionali del territorio, i presidenti degli Ordini forensi di Sassari e Nuoro e i rappresentanti  della sezione di Sassari dell’ associazione nazionale forense».
 Al comitato aderirono le  tre province di Sassari, Nuoro e Olbia – Tempio e i circa cento comuni per i quali la trasformazione  in sezione autonoma, sarebbe una vera conquista sociale ed economica.
«Eppure oggi siamo ancora qui a difendere un diritto acquisito – dichiara Ganau: la Sezione distaccata della corte d’appello di Sassari ha giurisdizione sui tribunali di Sassari, Nuoro e Olbia  – Tempio, e sul tribunale per i Minorenni con competenza territoriale e funzionale sulle tre province. Un amplissimo bacino di utenza composto da una popolazione residente di circa 654 mila persone che quasi raddoppia nel periodo estivo per l’alta vocazione turistica del territorio. La battaglia per renderla al più presto autonoma – prosegue Ganau – ridurrebbe nell’immediato i costi  attualmente necessari per garantire il funzionamento del Consiglio giudiziario e la gestione degli esami di abilitazione alla professione di avvocato, al quale partecipano magistrati e avvocati del distretto di Sassari. Inoltre la soppressione della sede distaccata – aggiunge il presidente Ganau – comporterebbe la conseguente sparizione dei Tribunali  di Sorveglianza e per i Minori con preoccupanti ed  inevitabili conseguenze sulle politiche di contenimento del disagio giovanile. A Sassari  – ricorda il presidente Ganau – ha inoltre sede il tribunale di Sorveglianza dal quale dipendono  gli uffici del Magistrato di Sorveglianza di Sassari e Nuoro, la Casa Circondariale della città, quella di Nuoro, quella di Tempio Pausania e le Case di Reclusione di Alghero e Mamone. Sul territorio esercitano giurisdizione  anche la  sede distaccata di Alghero del tribunale di Sassari,  le sedi distaccate  di  Olbia e di La Maddalena e ben 33 uffici del Giudice di Pace, dislocati nelle tre province. Solo questo basterebbe a giustificare quanto sia estremamente necessaria la costituzione di una corte d’appello Autonoma. L’auspicio è che le rassicurazioni dei nostri parlamentari sardi vengano al più presto confermate da atti concreti da parte del Governo. Una cosa però è certa – conclude il presidente Ganau – la Regione farà la sua parte per una battaglia di civiltà, condivisa da tutto il territorio».

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