Data: 07/08/2019 – Cagliari
Colleghe, colleghi,
domani è la giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
Anche il Consiglio regionale della Sardegna vuole ricordare l’anniversario del disastro di Marcinelle avvenuto l’8 agosto 1956 in una miniera in Belgio. Nell’incendio morirono 262 persone, tra cui 136 connazionali.
Il nostro pensiero va a tutti gli italiani che hanno perso la vita sul lavoro in Patria e all’estero. Mi faccio interprete della commozione che tale ricorrenza suscita nel popolo sardo, un popolo costretto in passato e, purtroppo ancora oggi, a emigrare per trovare un’occupazione. Conosciamo il dolore e la sofferenza di chi ha lasciato, o lascia, la nostra terra per cercare un futuro migliore. E sappiamo bene che i nostri emigrati, anche raggiungendo ruoli di primo piano nel paese che li accoglie, mai dimenticano la loro sardità. Onoriamo la memoria dei caduti nel disastro di Marcinelle ma vogliamo anche ricordare tutti coloro che sono vittime di “morti bianche” all’estero, in Italia e in Sardegna. Nel 2018 in tutta la Penisola gli infortuni mortali sul lavoro accertati dall’INAIL sono stati ben 704. In Sardegna, lo scorso anno, le vittime sul lavoro sono state 22 con una riduzione rispetto al 2017 del 12%. Mentre gli infortuni sono stati 12.940. Un fenomeno che deve essere arginato: “morire di lavoro” non è degno di una società civile. Osserviamo un minuto di silenzio per ricordare le vittime della strage di Marcinelle e tutti coloro che sono scomparsi nell’esercizio delle loro funzioni.