Versione per la stampa http://www.consregsardegna.it/wp-content/plugins/print-o-matic/css/print-icon-small-black.png


L’intervento della Presidente Lombardo al convegno di approfondimento sulla valutazione delle politiche regionali organizzato dal Comitato d’indirizzo di CAPIRe

Data: 21/10/2011 – Cagliari, Consiglio regionale

In Consiglio regionale il seminario “Giornata di approfondimento sulla valutazione delle politiche” Ha aperto i lavori la presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo.


 


Cagliari, 21 ottobre 2011 –  Si è svolta oggi in Consiglio regionale una  “Giornata di approfondimento sulla valutazione delle politiche”, incontro del Comitato di indirizzo di CAPIRe.


CAPIRe (Controllo delle Assemblee sulle Politiche e gli Interventi Regionali) è un progetto promosso dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative e delle Province Autonome che ha l’obiettivo di promuovere la cultura e l’uso della valutazione delle politiche in seno alle assemblee legislative.


Ha aperto i lavori la  Presidente del Consiglio regionale Claudia  Lombardo che ha  sottolineato l’attenzione che ogni Assemblea  deve porre nei confronti di tutti gli strumenti, sia tecnici che organizzativi, che possono mettere il legislatore regionale nelle condizioni di esercitare al meglio il suo mandato.


Per questo motivo  il progetto CA.PI.Re  incontra l’interesse dell’Assemblea regionale sarda nei suoi contenuti programmatici  che vanno nella direzione di fornire quello che la Presidente ha definito “ un preziosissimo ausilio”  in due diverse direttrici.


La prima nella fase di istruzione degli atti legislativi, al fine di avere un chiaro quadro d’insieme sull’aderenza che le norme si prefiggono intervenendo nel corpo delle leggi esistenti o innovandole.


La seconda attraverso il controllo dello stato di attuazione delle leggi in vigore e le loro effettive ricadute nei confronti delle materie che regolano. Questo permette al legislatore di effettuare una sorta di  “Bilancio Sociale” che gli consente di esercitare una funzione aggiuntiva di indirizzo, coordinamento e controllo sulla corretta applicazione delle leggi da parte dell’esecutivo.


La Presidente, contestualizzando il discorso alla drammatica attualità, ha messo in rilievo le accresciute responsabilità del legislatore regionale: il quale non solo deve preoccuparsi di varare leggi giuste, ma deve farlo tenendo conto della necessità di muoversi all’interno dell’obiettivo di osservare un contenimento della spesa pubblica.


Altro aspetto di fondamentale interesse riguarda la necessità di mantenere alto il livello di concertazione e di dialogo fra le varie istituzioni locali per “ interagire in positivo sui fenomeni che regolano l’applicazione  e l’attuazione delle leggi sul corpo sociale”.


Particolare interesse ha suscitato la proposta della Presidente di prevedere un vincolo obbligatorio volto a inserire nel corpo delle leggi in via di approvazione una “clausola valutativa”. Uno strumento indispensabile per rendere esplicite le finalità che si prefigge la legge una volta adottata e valutare successivamente all’adozione della norma  il raggiungimento dei risultati rispetto ai fini preposti.


Uno strumento innovativo per attivare un costante monitoraggio volto ad analizzare regolarmente l’andamento delle leggi e verificarne la loro efficacia. Una novità che allinea l’Assemblea Regionale sarda a simili avanzate esperienze a livello europeo e mondiale.


La Presidente ha comunque tenuto a sottolineare come la Sardegna non sia rimasta indietro, avendo già previsto nel corpo del Regolamento Interno del Consiglio Regionale due articoli che prevedono la verifica sull’attuazione delle leggi e l’insediamento di una apposita Commissione che riscontri il rispetto delle leggi  vigenti per quanto attiene le competenze del Consiglio Regionale.


Dopo aver evidenziato che il controllo sullo stato di attuazione delle leggi  “è paragonabile per importanza allo stesso momento in cui il legislatore adotta la norma” , la Presidente del Consiglio ha sottolineato la particolare condizione giuridica della Sardegna che  comporta un aggravio della funzione parlamentare per formare  un corpo di leggi rispondente al livello di autonomia speciale in vigore.


La Presidente  ha concluso con un plauso al progetto, confermando  l’interesse della’Assemblea sarda per i tre ambiti di lavoro di CA.PI.Re che riguardano: il dare spazio e visibilità alle norme fondamentali delle Regioni, lo sperimentare nuovi strumenti e procedure per promuovere l’uso della valutazione nei processi decisionali regionali e, infine, il formare strutture consiliari specializzate nell’analisi delle politiche pubbliche.

Condividi: