“Da oggi circa 13.000 studenti sardi affrontano l’esame di maturità. Una prova impegnativa che quest’anno assume un particolare significato per i ragazzi che concludono le scuole superiori in un clima di grande attenzione sanitaria. Nel dopo coronavirus nulla , anche nelle scuole di ogni ordine e grado, potrà essere uguale rispetto agli anni passati. Questa complessa fase della ripartenza però può rappresentare un’occasione per ripensare coraggiosamente e responsabilmente ai nostri servizi socio-educativi e scolastici”.
La Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis incoraggia gli studenti sardi e guarda al prossimo anno scolastico chiedendo particolare attenzione per la nostra Regione in cui la condizione dei bambini e degli adolescenti è ancora più precaria rispetto ad altre parti d’Italia.
La Garante regionale, firmataria della lettera inviata dal Coordinamento dei Garanti regionali dell’Infanzia e dell’Adolescenza al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’istruzione e al Presidente Nazionale dell’Anci, ha voluto sottolineare l’ esigenza di linee guida nazionali che tengano conto dei bisogni e delle peculiarità delle dgge nella lettera – da un piano straordinario per l’Infanzia e l’Adolescenza che, in maniera organica, tenga conto della necessità di dedicare maggiori risorse finanziarie, umane e strumentali al mondo scolastico e agli enti locali attuatori delle politiche per la famiglia per l’Infanzia e l’Adolescenza.
La Garante De Matteis chiede anche alle istituzioni sarde di programmare per tempo le modalità di riavvio del prossimo anno scolastico: “Si deve tornare a scuola nella massima sicurezza tenendo conto delle peculiarità dei singoli territori. Le attività didattiche sono essenziali per la crescita dei nostri bambini e ragazzi. Guardiamo ad una scuola moderna, efficiente e sicura”.