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L’ambasciatore della Danimarca Christoffersen ricevuto dal presidente Spissu

Data: 16/11/2005 – Cagliari


Cagliari, 16 novembre 2005 – Il presidente del Consiglio, on. Giacomo Spissu, ha ricevuto, in visita di cortesia, l’ambasciatore di Danimarca, Poul Skytte Christoffersen, accompagnato dall’addetto commerciale dell’ambasciata, Christian Frisenfeldt Jonsson e dal console onorario della Sardegna, Mario Plaisant. Spissu ha intrattenuto l’ambasciatore in cordiale colloquio, informandosi sui motivi del viaggio. Due gli interessi sottolineati dall’ospite: gli impianti eolici e i riciclo dei rifiuti, settori nei quali l’industria danese detiene tecnologie molto avanzate e cerca nuovi spazi di mercato. La Sardegna è considerato un obiettivo interessante.


Il presidente Spissu ha ricordato il “blocco temporaneo” per gli investimenti nell’eolico, definendolo questa “una fase di studio”, necessaria per evitare che la situazione sfuggisse al controllo della programmazione; fra non molto il Consiglio discuterà il piano energetico regionale e definirà le possibili localizzazioni, salvaguardando gli aspetti ambientali e del paesaggio.


Interessi commerciali a parte, l’ambasciatore ha sottolineato alcune “affinità” tra Danimarca e Sardegna, due paesi legati alla civiltà del mare, dove la presenza della grande industria è ridotta e le prospettive di sviluppo possono essere legate da un identico filo. Alcuni processi, come l’ammodernamento della pubblica amministrazione o il modello di welfare, possono essere di comune interesse. Possibile – ha aggiunto l’addetto commerciale – che si creino le condizioni per investimenti nell’isola con un riflesso positivo dell’occupazione.


L’ambasciatore Christoffersen si è anche informato del progetto federalista, ormai in dirittura d’arrivo. Il presidente Spissu ha espresso un giudizio di “forte preoccupazione” per il possibile instaurarsi di un “egoismo regionale” che rischia di minare la solidarietà interna della nazione, la quale deve garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti, indipendentemente da dove si nasce. In uno Stato dove “ogni Regione bada a se stessa” questi valori tendono ad annacquarsi.

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