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La presidente Lombardo sulla firma del protocollo d’intesa sulla chimica verde

Data: 26/05/2011 – Cagliari – Presidenza del Consiglio Regionale

La presidente Lombardo sulla firma del protocollo d’intesa sulla chimica verde


Cagliari, 26 maggio 2011 – “La firma del protocollo d’intesa per la chimica verde a Porto Torres, sottoscritto oggi a Palazzo Chigi tra il governo nazionale, il   presidente della Regione Cappellacci, gli enti locali della Sardegna, l’Eni e i sindacati della chimica,  rappresenta un’importante svolta positiva per il territorio del Nord Sardegna da troppo tempo fortemente in crisi con il Petrolchimico a brandelli e la Vinyls in agonia”.
Lo afferma la presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo che esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto che permette ai territori interessati di guardare con ottimismo al futuro  in termini economici,  occupazionali e  ambientali per le ingenti risorse previste dall’Eni da investire  nella bonifica delle zone compromesse.
“La sottoscrizione del protocollo – sostiene la presidente Lombardo –  è la prima fase di una simbiosi tra  rilancio industriale,  tutela dei livelli occupativi,  risanamento e  salvaguardia ambientale della nostra isola. Il rilancio della Sardegna – ha aggiunto Claudia Lombardo –  si deve basare   non solo su investimenti che tendano a rilanciare il comparto ma anche sullo stanziamento di ingenti risorse che servano a risanare i luoghi dai danni ambientali che da troppi decenni deturpano alcune zone della Sardegna. Apprendo, quindi, con molta positività i dettagli dell’accordo  che prevedono lo stanziamento di somme che serviranno per effettuare  interventi di bonifica dei suoli inquinati. Segno evidente che, in futuro,  lo sviluppo economico andrà di pari passo con la tutela del territorio e con la riduzione dell’impatto ambientale. Il progetto sulla “chimica verde” a Portotorres è un’opportunità da non perdere. Alle Istituzioni   il compito di vigilare perché gli impegni sottoscritti siano rispettati, si dia avvio alle bonifiche  e si garantisca la continuità occupazionale”.  (R.R.)

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