Data: 05/06/2012 – Roma – Camera dei Deputati, Sala della Regina
Il Popolo sardo prova un sentimento di profonda angoscia che cresce giorno dopo giorno a causa del perdurare della prigionia di Rossella. L’incontro di oggi vuole essere un messaggio di speranza ma nel contempo esprime la volontà di mantenere viva nell’opinione pubblica l’attenzione su questo rapimento. Così la Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo ha espresso, questo pomeriggio nella sala Regina della Camera dei Deputati, in un breve intervento prima del concerto di Piero Marras “Una voce per Rossella”, il sentimento di profonda preoccupazione dei sardi per il sequestro della giovane cooperante di Samugheo, rapita il 23 ottobre 2011 in Algeria e ancora ostaggio dei sequestratori. Al concerto “Una voce per Rossella”, per la liberazione di Rossella Urru, organizzato dall’associazione “Presenza” di Nuoro, erano presenti anche il Presidente della Camera Gianfranco Fini, il ministro degli Esteri Giulio Terzi, i genitori di Rossella Urru. Ringrazio per la sensibilità il presidente Fini – ha detto Claudia Lombardo – e il ministro degli Esteri Giulio Terzi che, con la loro presenza, ci rassicurano sull’impegno costante delle massime istituzioni dello Stato per riportare Rossella a casa. La Presidente ha ricordato l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale il 26 gennaio 2012 in cui si sollecita il Governo italiano a porre in essere tutte le azioni necessarie per ottenere la liberazione di Rossella e degli altri operatori umanitari coinvolti nel sequestro. Rossella Urru – ha detto la Presidente – è figlia di una terra che vuole distinguersi come terra di pace e di ospitalità e che auspica la cooperazione e la solidarietà fra i popoli come strumento di democrazia. Il popolo sardo – ha sottolineato la Presidente – è un popolo fiero e orgoglioso che considera le donne e i bambini intoccabili. In particolare la donna, nella nostra cultura millenaria, viene considerata punto di riferimento centrale e insostituibile. Infatti, la società sarda si è evoluta intorno alla sua figura matriarcale. Per questo noi viviamo con ancora maggiore emotività questo atto che è stato compiuto nei confronti di una giovane che ha voluto dedicare la sua vita al servizio dei più deboli. Il senso della missione umanitaria di Rossella – ha concluso la Presidente – è tutto racchiuso nella sua forte personalità di donna sarda che riflette i più alti valori e principi che sempre hanno costituito l’identità culturale del popolo sardo nel promuovere la libertà, la fratellanza tra i popoli, la solidarietà e la pace. La Presidente Lombardo ha donato al Presidente della Camera la bandiera dei Quattro Mori.