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Insularità in Costituzione, Ganau: “E’ una battaglia politica che deve coinvolgere e convincere tutti i sardi”

Data: 09/04/2018 – Sino: 09/04/2018

Sassari, 9 aprile 2018 – «Sbaglia chi minimizza il significato di questa battaglia, questa è un battaglia identitaria che deve diventare una battaglia di popolo per coinvolgere e convincere tutti i sardi, ecco perché è diventata trasversale».

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, intervenendo questo pomeriggio all’iniziativa pubblica promossa a Sassari dal Comitato Insularità in Costituzione alla quale sono intervenuti i consiglieri comunali di Sassari, Efreem Carta e Giuseppe Mascia, il coordinatore provinciale del Comitato promotore Michele Solinas e l’avvocato Luigi Satta.

«Ci sono ancora troppe remore nei partiti e in alcuni settori della società civile rispetto a questo percorso – ha sottolineato Ganau – credo sia un errore non cogliere sino in fondo il significato politico di questa battaglia. Il tema non è se il referendum che hanno sottoscritto oltre 90 mila sardi avesse portato poi ad un risultato automatico – ha aggiunto – ma era semplicemente l’esigenza di tenere alta la tensione per arrivare a far esprimere i sardi su quello che altro non è che il riconoscimento di un diritto. Oggi proponiamo un nuovo percorso, una legge di riforma costituzionale di iniziativa popolare che non a caso abbiamo scelto di portare avanti anche a livello nazionale, nonostante servano soltanto 50 mila firme che saremo stati in grado di raccogliere tranquillamente solo in Sardegna, perché l’obiettivo è quello di ottenere un diritto egualitario che l’Italia deve riconoscere alla Sardegna e alle isole minori. Dovremo continuare tutti ad impegnarci con forza per ottenere il massimo risultato dalla raccolta delle firme – ha concluso il presidente – perché la battaglia non deve concludersi con la consegna delle firme alla Commissione Affari costituzionali, ma deve proseguire con il riconoscimento pieno della condizione di insularità da parte del Governo prima e dalla Comunità europea successivamente».

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