I capigruppo del Consiglio regionale hanno incontrato una delegazione dei rappresentanti della Sotacarbo, ai quali hanno manifestato la volontà comune dell’Assemblea di sostenere e rilanciare il ruolo della società, come “eccellenza” della Sardegna nei settori della ricerca e dell’economia circolare o green (che, ad oggi, rappresenta a livello europeo circa il 40% delle risorse del Recovery Found).
La vertenza Sotacarbo, come hanno spiegato i sindacalisti, non riguarda solo il mantenimento dei posti di lavoro (37 unità più l’indotto) ma l’individuazione di alcune misure, a partire dal rinnovo del presidente e degli organi di governo da qualche tempo vacanti, in grado di renderla più agile, efficiente e competitiva nel panorama nazionale ed internazionale.
Attualmente, hanno ricordato gli esponenti delle organizzazioni sindacali, operare con fondi europei e rispettare le relative procedure, significa spesso affrontare momenti di “vuoto” senza la necessaria dotazione finanziaria, rallentando la programmazione e ricorrendo al finanziamento bancario. Di qui, due proposte operative: cambiare l’azionariato assegnando alla Regione il 51% (ora il capitale è diviso alla pari fra Regione ed Enea) ed istituire o un fondo rotativo di funzionamento da gestire nel corso dell’anno o una quota di risorse da impiegare come co-finanziamento dei progetti.
Il momento difficile della società regionale, tuttavia, dovrebbe essere superato a breve: per dopodomani è in programma un incontro con la Giunta.
(Af)