I capigruppo del Consiglio regionale hanno incontrato i rappresentanti sindacali dell’Agenzia Arpas e della società Igea con i quali hanno esaminato le rispettive problematiche.
I rappresentanti sindacali dell’Arpas, in particolare, hanno riproposto la questione del loro inquadramento contrattuale, attualmente all’interno del comparto sanità, mentre l’Agenzia svolge una serie di importanti funzioni in materia ambientale. Secondo i sindacati, inoltre, l’organico dell’Arpas è fortemente sottodimensionato (circa 240 unità a fronte delle 500 indicate nella legge istitutiva) per il “congelamento” dei concorsi e le uscite dal lavoro dovute alla “quota 100”, determinando una situazione di costante difficoltà operativa non risolvibile in modo strutturale con il ricorso allo straordinario ed alla mobilità interna al sistema Regione.
Di qui la proposta di una soluzione stabile, possibilmente a partire dalla prossima finanziaria.
Nella conclusioni, dopo gli interventi dei capigruppo del Pd Gianfranco Ganau, dei Progressisti Francesco Agus e del consigliere dell’Udc Giorgio Oppi, il presidente Pais ha sottolineato la volontà comune di individuare la migliore soluzione, tenendo conto però del “carico” di tante emergenze del sistema regionale che superano la programmazione ordinaria.
Nel secondo incontro è stata esaminata la situazione della società Igea, della quale deve essere ancora approvato il nuovo piano industriale.
Proprio sul futuro della società hanno espresso preoccupazione i rappresentanti sindacali dei lavoratori secondo i quali, sulla base di una recente delibera della Giunta regionale, esisterebbero rischi di ridimensionamento della società, sia dal punto di vista delle risorse finanziarie che della forza – lavoro, dopo l’uscita dei lavoratori ex Ati-Ifras del parco geo-minerario. La nostra proposta, hanno sostenuto i sindacati, è quella di proseguire l’attività di Igea nella messa in sicurezza della zone minerarie dismesse estendendola, in prospettiva, alle bonifiche dei siti industriali inquinati, invertendo così la tendenza negativa dell’affidamento a privati.
L’assessore dell’Industria Anita Pili ha chiarito in apertura che la delibera della Giunta contiene solo “linee di indirizzo” del piano industriale, che deve essere ancora preparato da Igea. Quello sarà il momento vero del confronto, ha assicurato, nel quale sarà data la massima attenzione alle specificità dei diversi siti nei quali impiegare il “bacino” di lavoratori Igea.
Per quanto riguarda le problematiche del lavoro, l’assessore Alessandra Zedda ha ricordato che, a fine mese, arriverà a conclusione un bando che interesserà anche i lavoratori Igea. Nel bando, ha precisato, si parla di utilizzare i lavoratori, ove possibile, nella realizzazione e nel completamento di progetti esistenti.
(Af)