“I cantieri sanitari non incidono sulle chiamate dei concorsi. Si accederà a questi cantieri su base volontaria ma in caso di chiamata dalla graduatoria concorsuale i lavoratori temporaneamente impiegati nei cantieri non perderanno i loro diritti. E se godono della Naspi, al termine del cantiere potranno comunque riavere l’indennità di disoccupazione”.
Davanti alla commissione Seconda, presieduta da Camilla Soru, l’assessora al Lavoro Desirè Manca ha illustrato il P.L 55 (modifiche all’articolo 29 della legge regionale 9 del 2016 in materia di lavoro), “concordata anche con i sindacati” e ha risposto alle domande dei commissari.
Da Forza Italia il capogruppo Angelo Cocciu ha ribadito “il favore verso i cantieri di lavoro ma non possiamo creare cantieri contrapposti alle graduatorie dei concorsi. Per questo chiediamo alla Giunta che prima di tutto incrementi la pianta organica delle aziende sanitarie in modo da poter scorrere le graduatorie e attingere così il personale a tempo indeterminato. Deve essere chiaro che per Forza Italia i concorsi e il lavoro stabile vengono prima di queste misure provvisorie, pur utili”.
Gigi Piano (Pd) ha chiesto all’assessora un chiarimento sui rapporti tra la Naspi e i cantieri sanitari e l’esponente della Giunta Todde ha ribadito che in caso di accesso al cantiere il lavoratore in Naspi vedrà sospesa la misura di sostegno sino alla conclusione del cantiere”.