Data: 01/09/2019 – Alghero
Sono onorato di partecipare questa mattina a questo importante convegno su “Biodiversità e Armonia integrale” organizzato in occasione della celebrazione della 14esima giornata per la Custodia del Creato.
Un incontro su un tema importante e delicato che ci fa riflettere sul futuro del nostro pianeta.
Permettetemi, prima di tutto, di ringraziare Tonino Baldino, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro, di salutare Sua Eccellenza il vescovo di Alghero – Bosa e tutti i presenti.
Il tema scelto dalla Conferenza Episcopale per questa celebrazione ha l’obiettivo di far maturare nella collettività una nuova coscienza del rapporto tra l’uomo e il Creato.
“La biodiversità”, come sappiamo, è uno dei richiami dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.
Un richiamo quanto mai attuale. Sappiamo tutti cosa sta succedendo in Amazzonia, “il polmone verde del mondo”, ma è allarmante anche la situazione del territorio italiano e di quello sardo, territori caratterizzati da una grande varietà di organismi e di specie.
Diversità biologiche che devono essere preservate. E tutti noi, Istituzioni in primis, dobbiamo fare qualcosa.
Perché osservare, studiare, prevenire e salvare la varietà di organismi viventi nel nostro pianeta devono essere gli obiettivi di ogni singolo cittadino.
Quindi, ecco perché ritengo che siano necessari e importanti i momenti di confronto, di riflessione e di studio come questo di oggi.
Tutto il mondo si interroga su questi temi: Il 2010 è stato dichiarato dall’Onu, anno internazionale della biodiversità, il decennio 2011 – 2020 è proprio il Decennio della Biodiversità.
E la Chiesa è in prima linea perché il fine della religione cristiana non è soltanto quello della salvezza eterna dell’uomo ma anche quello del suo benessere su questo pianeta.
Non dimentichiamoci poi che la biodiversità ha influenze sull’ambiente e su tutti i settori della vita dell’uomo.
Ed è fondamentale soprattutto in una Regione come la nostra.
In Sardegna, ad esempio, gli insediamenti dell’industria chimica hanno determinato danni ingenti al territorio e oggi hanno lasciato alle popolazioni locali poche prospettive di sviluppo e di rilancio.
Altro esempio l’agricoltura. Proprio grazie alla biodiversità riusciamo ad ottenere prodotti con quelle caratteristiche specifiche che ci contraddistinguono in tutto il mondo.
Non voglio dilungarmi oltre perché il programma degli interventi è molto lungo. Voglio però rassicurarvi: Il Consiglio regionale farà tutto quanto è possibile per tutelare il territorio e per raggiungere quell’armonia integrale che ci consentirà di preservare il nostro ecosistema e lasciarlo in eredità alle future generazioni.