Data: 26/11/2015 ore 10:00 – Cagliari, sede Banco di Sardegna – Sino: 26/11/2015
Cagliari, 26 novembre 2015 – Il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau è intervenuto ai lavori del convegno promosso a Cagliari nella sede del Banco di Sardegna dall’Unione Regionale ANBI Sardegna, l’associazione che riunisce i consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue.
«Il Masterplan per il sud – ha dichiarato il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda – rappresenta un nuovo strumento strategico, un’opportunità unica che dobbiamo cogliere nel migliore dei modi, dimostrando di saper lavorare sulla Governance e di avere capacità amministrativa».
Il presidente del Consiglio si è soffermato sulle opportunità offerte alla nostra isola in un quadro di riordino del ruolo dei Consorzi di bonifica sardi.
«Nel percorso avviato di riorganizzazione degli Enti locali – ha sottolineato il presidente Ganau – che vede oggi impegnato in prima linea il Consiglio regionale, credo sia necessario definire con certezza e chiarezza le competenze di tutti i servizi pubblici che contribuiscono al “Sistema Sardegna”. Fra questi, naturalmente, i Consorzi di Bonifica, enti pubblici di autogoverno a base associativo che possono svolgere un ruolo importante per l’acqua e l’ambiente nel quadro dei nuovi assetti regionali. Devono trovare la loro piena collocazione – ha aggiunto Ganau – per svolgere sino in fondo il ruolo previsto, favorendo lo sviluppo di un settore essenziale. La riforma con la quale nel 2006 la Regione Sardegna è intervenuta in materia di risorse idriche e bacini idrografici, non ha portato evidentemente ai risultati sperati – ha ricordato il presidente Ganau – mentre nel resto dell’Italia la gestione delle risorse idriche a prevalente uso irriguo è affidata agli agricoltori associati nei Consorzi di bonifica, in Sardegna viene attribuito ad unico ente regionale la gestioni di tutte le funzioni nel settore delle risorse idriche a uso plurimo, in particolare l’uso irriguo che obbliga i Consorzi ad “acquistare il bene acqua”».
Il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda ha ricordato inoltre la mancata attuazione nell’isola del Protocollo d’intesa Stato – Regioni, successivo alla legge regionale sui Consorzi (maggio 2008), finalizzata alla riorganizzazione delle funzioni dei consorzi, al loro risanamento finanziario e al riordino dei relativi comprensori di bonifica: “una scelta che ha di fatto fortemente penalizzato la nostra isola – ha ricordato il presidente Ganau – che non si è riallineata al “sistema bonifica” nazionale, non riuscendo a garantire una maggiore efficienza. Un sistema dell’attività di bonifica che ha nel resto dell’Italia assunto polivalenza funzionale: parliamo di difesa e conservazione del suolo, gestione delle acque per uso irriguo e salvaguardia ambientale, considerato che oggi gli interventi di bonifica concorrono al raggiungimento della sicurezza territoriale, alimentare ed ambientale. Gli incontri di studio e pianificazione portati avanti dalle organizzazioni professionali agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri insieme all’ANBI Sardegna – ha concluso il presidente del Consiglio – hanno consentito di individuare degli obiettivi comuni fondamentali per attribuire al sistema “bonifica” una valenza integrale in chiave moderna. Strumenti che credo possano essere utili per la definizione di una legge regionale sui Consorzi di Bonifica che possa concorrere ad una migliore gestione del bene comune nell’interesse degli agricoltori sardi».