Data: 22/09/2006
Il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Giacomo Spissu, è intervenuto all’incontro che si è svolto questo pomeriggio nel palazzo di via Roma tra la Seconda Commissione consiliare permanente e la Consulta regionale dell’emigrazione. Spissu ha posto l’accento sulla necessità di avviare un percorso di miglioramento degli strumenti legislativi per rafforzare il rapporto tra la Sardegna e gli emigrati in Italia e nel mondo. A tal fine ha suggerito la possibilità di dare vita a dei gruppi ristretti di lavoro, con la presenza anche dei componenti della Consulta e dei rappresentanti degli emigrati. Un lavoro, ha sottolineato Spissu, che deve vedere la partecipazione di tutti, affinché il percorso sia condiviso e largamente partecipato. Ricordando come la Sardegna stia vivendo una grande stagione delle Riforme, che segnerà il suo punto più alto nella scrittura della nuova carta autonomistica, il Presidente del Consiglio regionale ha evidenziato come questo processo coinvolga anche gli emigrati, parte attiva e propositiva dello Statuto che verrà.
Riforme e specialità sono due temi strettamente connessi (di questo il Presi-dente Spissu ne ha parlato nei giorni scorsi con il Capo dello Stato): la nuova fase solleva “problemi giganteschi”, anche nel rapporto con le altre regioni, che rivendicano nuovi diritti e poteri. “Il contributo degli emigrati – ha concluso Spissu – sarà decisivo anche per delineare un nuovo modello di spe-cialità e di autonomia dell’isola”.