I riflessi dell’emergenza Covid e la risposta degli assessorati al Lavoro e alla Pubblica istruzione: sono i temi affrontati questo pomeriggio dalla commissione Seconda, che ha audito gli assessori Alessandra Zedda (vicepresidente della Giunta) e Andrea Biancareddu.
La prima ha spiegato ai commissari che “tutte le imprese sarde sono state colpite dalle conseguenze della pandemia e per questo si sono rivolte alla Regione alla ricerca di sostegno finanziario. Noi abbiamo competenza diretta soltanto per la Cassa integrazione in deroga ma non è facile farlo comprendere all’esterno e differenziare le responsabilità che sono invece a capo di altre istituzioni come L’Inps e il ministero”. L’assessore Zedda ha aggiunto che “per la Cig in deroga sono arrivate 14486 domande relative a 33049 lavoratori sardi per un importo impegnato che si avvicina ai 55 milioni di euro. Ancora stanno arrivando le ultime domande e dunque si tratta di dati parziali ma indicativi. Ad oggi abbiamo evaso oltre 14 mila pratiche mentre circa 400 erano errate o avevano bisogno di ulteriore istruttoria”. In risposta alle polemiche apparse sulla stampa nei giorni scorsi l’esponente della Giunta Solinas ha detto: “Ognuno può parlare dei spetta pagare, perché questo è quello che chiedono i lavoratori. L’assessore ha poi toccato il tema dei progetti Lavoras, che riguardano tutti i Comuni della Sardegna e ha parlato della necessità di rimodulare il programma “Destinazione lavoro”, dei tirocini (“serve un orientamento del ministero le lavoro”), oltre che della necessità di fornire un aiuto concreto alle 300 agenzie formative della Sardegna “per agevolare la ripresa”. Per quanto riguarda il microcredito “ci sono 158 nuove pratiche per un totale di 4 milioni di euro impegnati.
Anche l’assessore Biancareddu ha portato numeri importanti alla commissione: “Ci siamo impegnati in questi mesi per spendere al massimo le risorse del bilancio approvato a marzo scorso e siamo riusciti a impegnare per ora il 67 per cento dei fondi a nostra disposizione”.
In apertura di seduta la commissione aveva audito la presidente del Corecom, Susy Ronchi, e approvato il programma 2020 del Comitato per le comunicazioni. (c.c.)