La commissione Pubblica Istruzione, presieduta da Camilla Soru (Pd), ha proseguito con il ciclo di audizioni sulla proposta di legge tendente ad introdurre il reddito di studio in Sardegna (Pl n. 11, Pizzuto e più). La misura, a integrazione del reddito di inclusione sociale, elaborata per favorire una maggiore scolarizzazione. I quattro dirigenti scolastici dei CPIA (centri provinciali per l’istruzione degli adulti) Mauro Casu; Giuseppina Tartaglione; Bruno Sanna e Isa Podda hanno manifestato condivisione per gli obiettivi e le azioni indicati nel provvedimento, sottolineando alcuni aspetti meritevoli di approfondimenti e ulteriori valutazioni. Tra questi, una puntuale definizione di ciò che nel testo si intende per “individuo adulto” al fine di scongiurare il rischio che gli studenti dei corsi tradizionali del mattino siano incentivati alla partecipazione nei corsi serali ed anche la determinazione puntuale del limite minimo di età per accedere ai corsi per adulti. Un’ulteriore proposta, in riferimento all’incentivo economico, ha riguardato l’opportuna considerazione del reddito da lavoro autonomo, per quegli studenti adulti che sottraggono tempo e dunque ricavi, alle proprie attività, per frequentare i corsi.
A seguire la commissione ha ascoltato i presidenti dell’Ersu di Sassari e Cagliari sul tema della carenza degli alloggi per gli studenti universitari. Daniele Maoddi (Sassari) e Cosimo Ghiani (Cagliari) hanno illustrato nel dettaglio la situazione nelle due città universitarie dell’Isola e le criticità emerse riguardano, principalmente la realtà studentesca del capoluogo della Regione. A giudizio del presidente Ghiani il nodo è quello delle risorse che, stanziate in precedenza, non sono state trasferite all’Ersu di Cagliari. «Abbiamo una programmazione concreta e efficace ma viviamo una situazione di stallo – ha dichiarato Ghiani – perché non ci sono state trasferite le risorse per realizzare i nostri progetti, ad incominciare dalla trasformazione dell’immobile di via Sassari in studentato e alla contestuale apertura del palazzo di via Roma, dove dovrebbero essere trasferiti gli uffici e dove prevediamo la realizzazione di aule studio e di alloggi riservati agli studenti Erasmus e ai docenti». Ghiani ha anche dichiarato di non disporre degli stanziamenti necessari per la riapertura e la gestione della struttura di via Businco e anche di quella ubicata in via Biasi.
Sotto il profilo delle residenze, meno problematica la situazione a Sassari. Il presidente Maoddi ha annunciato la riqualificazione dello storico studentato in città di via padre Manzella e la disponibilità a valutare la realizzazione di alloggi ad Alghero e Olbia, sedi distaccate dell’ateneo turritano. «Riusciamo a soddisfare la domanda di alloggio per il bando 2024-2025 – ha affermato Maoddi – ma lavoriamo per migliorare strutture e servizi».
Sollecitati anche dagli interventi della presidente della commissione Soru e dei consiglieri Masala (Fdi), Serra (M5S) e Corrias (Pd), i due responsabili Ersu hanno illustrato la situazione delle graduatorie degli idonei per il beneficio dell’alloggio e anche l’andamento della misura di sostegno per l’abbattimento dei costi di locazione “fitto casa”. A Cagliari, anche in considerazione della carenza degli alloggi e dei costi delle locazioni private, il Cda dell’Ersu ha innalzato il contributo alla cifra massima consentita dalla norma nazionale, 250 euro mese per dieci mesi, mentre a Sassari il contributo è di 180 euro per ciascuno dei dieci mesi. A Sassari gli idonei beneficiari di alloggio sono stati 519 e 460 gli assegnati; ad Alghero 9 idonei e 5 assegnati, a Nuoro 8 e 7 assegnati e ad Olbia 30 e 25 assegnati.
La situazione mense è la seguente: Sassari sforna fino ai mille pasti al giorno, con buoni feedback da parte degli utenti: a Cagliari, per la fine del mese in corso è annunciata l’apertura di via Premuda; mentre a Monserrato si ipotizza la fine dell’anno, già aperta via Michelangelo, resta in attesa di una data utile per l’entrata in servizio la struttura di via Trentino.