Un emendamento alla legge Omnibus per garantire ad Agris e Sardegna Ricerche le risorse necessarie per procedere con le stabilizzazioni del personale entro il 2021. È l’impegno dei consiglieri dei gruppi dei minoranza della II^ commissione ma non è escluso (dipenderà dagli esiti delle interlocuzioni con l’assessore del Bilancio) che possa diventare la proposta unitaria dell’intera commissione, per assicurare ai due enti regionali 1.700.000 euro per consentire la stipula del contratto a tempo indeterminato per i 33 lavoratori che già prestano servizio in Agris e Sardegna Ricerche ed hanno titolo per partecipare ai cosiddetti concorsi riservati.
L’ipotesi è maturata nel parlamentino presieduto da Alfonso Marras (Psd’Az) a conclusione delle audizioni di Francesco Baule (commissario straordinario Agris) e Maria Assunta Serra (direttore generale Sardegna Ricerche) che hanno fatto il punto sull’attuazione delle procedure di stabilizzazione. Nell’agenzia Agris sono 13 i lavoratori a tempo determinato (una unità ha titolo per la stabilizzazione a domanda e 11 alla partecipazione al concorso riservato) mentre in Sardegna Ricerca i lavoratori che hanno titolo ad uscire dalla condizione di precariato sono invece 21 ma come ha sottolineato la direttrice Serra, occorre considerare il parco scientifico e tecnologico nel suo complesso, ricomprendendo dunque anche Crs4, Porto Conte ricerche e il centro di Torregrande.
Sollecitati anche dagli interventi di Desirè Manca (M5S), Laura Caddeo (Progressisti), Piero Comandini (Pd), Franco Stara (Iv) e Ignazio Manca (Lega), i responsabili dell’agenzie per l’innovazione in agricoltura e di Sardegna ricerche hanno inoltre confermato l’imminente approvazione del piano triennale del fabbisogno del personale ed hanno dettagliato le risorse economiche necessarie per procedere celermente con le stabilizzazioni (700 mila euro per Agris e un milione di euro per Sardegna Ricerche).
A seguire la commissione ha ascoltato il direttore facente funzioni della centrale regionale della committenza sulla problematiche connesse all’appalto di vigilanza e portierato (lotti 9-10-11) assegnati alla GSA (gruppo servizi associati).
Aldo Derudas ha confermato la regolarità delle procedure per l’affidamento con l’inserimento della cosiddetta “clausola sociale” per il riassorbire il personale nelle fasi del cambio appalto. Il direttore ha anche escluso “anomalie nell’offerta di gara” ma ha confermato le differenti retribuzioni tra lavoratori che svolgono identiche mansioni ma in siti differenti, così come denunciato dai sindacati. Dopo una serie di precisazioni fornite ai consiglieri di maggioranza e opposizione, i lavori si sono conclusi con la richiesta di ulteriori approfondimenti e di nuove audizioni, ad incominciare da quella con l’assessore regionale degli Enti Locali.