Mattinata di audizioni in Seconda commissione (Cultura e Lavoro), presieduta da Francesco Stara (Udc Cambiamo!). Il Parlamentino ha approvato il DOC. 32 (Programma delle attività per l’anno 2022) del Corecom Sardegna con la riduzione della richiesta di fabbisogno finanziario da 255 a 225mila euro e ha nominato relatrice per l’Aula la consigliera Laura Caddeo (Progressisti).
L’approvazione è arrivata dopo l’audizione del presidente del Corecom Sardegna facente funzioni, Graziano Cesaraccio sul Programma delle attività per l’anno 2022. Cesaraccio ha sottolineato le difficoltà nel rapportarsi con gli altri Corecom, in quanto il Comitato sardo non ha ancora il presidente, dopo le dimissioni presentate dall’ex presidente lo scorso agosto. Piero Comandini (Pd) ha ribadito che è inaccettabile che il Corecom non abbia ancora un presidente e ha affermato che la responsabilità è della maggioranza. Sull’attività svolta dal Corecom, Cesaraccio ha affermato che tutte le deleghe sono state portate avanti con ottimi risultati. Per il 2022 il fabbisogno finanziario richiesto è stato di 255mila euro, 35mila euro in più rispetto allo scorso anno. Tra i progetti del 2022 il Premio “Gianni Massa”, l’apertura di sportelli di prossimità per le utenze più deboli, 20mila euro destinati a coprire la retta di iscrizione degli studenti sardi che si iscriveranno al Master di I livello in “Educazione ai media, alfabetizzazione digitale e orientamento alla complessità” – Medal dell’Università di Sassari, la partecipazione al progetto Media education e l’App ”PAROLE O_STILI”.
Il parlamentino ha sentito in audizione, anche, i referenti del progetto “Med-Educare ai media per lo sviluppo delle competenze per la vita”, Gianfranco Strinna, dirigente scolastico del liceo Castelvì di Sassari, la docente del Liceo “G. Spano” di Sassari Marina Marussi, accompagnati dagli studenti Luca Meloni e Claudia Mongorio, che hanno illustrato il progetto e hanno proposto che venga inserito stabilmente nelle scuole superiori della Sardegna.
Il Progetto è stato avviato lo scorso anno e portato avanti dalla Rete dei licei della provincia di Sassari, dall’Università di Sassari, dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna, dall’Associazione della Stampa sarda, dall’Ufficio scolastico regionale della Sardegna e dal Corecom. Si tratta di un’attività educativa e didattica, che ha l’obiettivo di consentire ai giovani la lettura e la comprensione critica dell’informazione, acquisire la conoscenza sulle diverse categorie dei media, delle tecniche da loro impiegate per costruire messaggi e i linguaggi utilizzati, secondo le competenze fissate dall’Unione europea. L’obiettivo del progetto è, inoltre, quello di promuovere una migliore qualità dei media . Il presidente Stara e tutta la commissione hanno accolto favorevolmente il progetto e hanno garantito pieno appoggio all’iniziativa e hanno sollecitato una collaborazione stretta con il Corecom Sardegna.
La commissione ha, infine, sentito in audizione Filippo Serra, vice presidente regionale dell’ENS (Ente nazionale sordi), su tre proposte di legge: la P.L. 249 (Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile), la P.L. 250 (Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile) e la P.L. 252 (Disciplina normativa sulla disabilità uditiva). Serra ha ricordato che in Sardegna sono circa mille i cittadini affetti da disabilità uditiva e ha sottolineato l’importanza dell’accessibilità in ambito ospedaliero e scolastico, ma anche negli uffici pubblici, e di rendere disponibili i notiziari dei telegiornali regionali. Serra ha affermato di aver letto le tre proposte di legge e ha sottolineato l’importanza del linguaggio dei segni e della presenza dell’interprete. Sul tema il presidente Stara ha confermato che la Commissione sta lavorando per riunire le tre proposte in un Testo Unificato che accolga anche i suggerimenti delle Associazioni che rappresentano i cittadini affetti da disabilità uditiva. (Eln)