Data: 30/05/2007 – Roma
L’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali, riunita oggi a Roma, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sui “costi della politica”. Di seguito il testo della disposizione.
La CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME, riunita in Assemblea plenaria a Roma il 30 maggio 2007
PRESO ATTO della necessità di un impegno istituzionale finalizzato al contenimento dei cosiddetti “costi della politica” e ad un rafforzamento di efficacia, efficienza e trasparenza delle Istituzioni democratiche al fine di rinsaldare la fiducia tra cittadini e politica ed evitare una delegittimazione delle stesse Istituzioni democratiche alla quale, invece, la politica deve reagire con moralità e rigore;
CONSIDERATO che il tema va affrontato con trasparenza, correttezza di informazioni, conoscenza effettiva dei dati, in modo da formulare proposte correttive realmente percorribili, anche per contrastare strumentali enfatizzazioni;
CONSIDERATO che il recupero di efficacia, efficienza e produttività delle Istituzioni e della Pubblica amministrazione, richiede l’assunzione di maggiori responsabilità fiscali conseguenti all’attuazione dell’art. 119 della Costituzione
RITIENE OPPORTUNO
PROCEDERE d’intesa con i Governi regionali ed avviare un tavolo tecnico che provveda, in tempi brevi, a definire modalità operative per un contenimento dei cosiddetti “costi della politica” delle Assemblee legislative e delle Amministrazioni regionali, ai fini del rafforzamento dell’Istituzione regionale nel suo complesso;
PROCEDERE d’intesa con le Camere del Parlamento intervenendo o sui meccanismi che regolano le indennità parlamentari, alle quali sono correlati vari elementi dei “costi della politica” regionale, producendo così un effetto di riduzione a cascata; o stabilendo che l’equivalente di alcune spese, attinenti ai “costi della politica”, qualora non adeguatamente ridotte, secondo le indicazioni concertate, possa essere detratto, con “disciplina di principio”, dai trasferimenti che lo Stato fa a favore delle Regioni, nell’ambito del coordinamento finanziario volto al raggiungimento degli obiettivi nazionali, nell’osservanza, comunque, degli obblighi comunitari;
PROCEDERE d’intesa con le Autonomie locali, in ciascuna Regione, al fine della riorganizzazione del sistema degli Enti e degli organismi sul territorio;
PROPORRE le seguenti linee guida di lavoro all’istituendo
tavolo tecnico in sede parlamentare, governativa e regionale:
REVISIONE della composizione delle Assemblee legislative regionali sulla base di parametri che tengano conto delle diverse realtà e del loro raffronto
CALMIERAMENTO DELLE INDENNITÀ, DEI VITALIZI E DELLE ALTRE ATTRIBUZIONI riservate a qualsiasi titolo agli eletti, parametrandosi alle esperienze più significative in essere e perseguendo una effettiva equipollenza di trattamento di tutti gli eletti sul territorio nazionale;
RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DEGLI ENTI E DEGLI ORGANISMI sul territorio di concerto con il sistema regionale;
SOTTOLINEA
la RILEVANZA delle attività poste in essere con le Camere del Parlamento, per il rafforzamento dell’efficacia e del ruolo delle Assemblee legislative regionali, rendendole così sinergiche ai cambiamenti politici, sociali ed istituzionali intervenuti, attraverso la modifica dei regolamenti interni di funzionamento, intervenendo su aspetti cruciali quali la programmazione dei lavori, la composizione del numero dei gruppi politici, la presentazione annuale di bilanci sociali.