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“I comuni e la Sardegna hanno bisogno di una nuova legge urbanistica” – lo dichiara il presidente del Consiglio all’incontro promosso a Sassari da Aniem e Confapi Sardegna

Data: 20/02/2015 – Sassari, Camera di Commercio – Sino: 20/02/2015
«Serve una legge urbanistica regionale che semplifichi le norme, finalmente applicabili, e che fornisca indicazioni precise ai Comuni». È quanto dichiarato dal presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau nel corso dell’incontro dibattito sul nuovo Puc di Sassari e la Legge di governo del territorio, promosso questa mattina nella sede della Camera di Commercio cittadina dall’Aniem Sardegna, in collaborazione con la Confapi Sardegna.
Il presidente Ganau ha raccontato il percorso di definizione del piano urbanistico comunale della città che ha amministrato per nove anni e le ragioni che hanno spinto l’allora’Amministrazione comunale a lavorare per la stesura d un nuovo piano.
«La città aveva l’urgenza e la necessità oggettiva di darsi delle nuove regole urbanistiche – ha ricordato Ganau – due amministrazioni ci avevano già provato prima inutilmente, a causa di una crescita urbanistica disordinata e negli anni contraddittoria, con un agro eccessivamente urbanizzato, unico esempio in Sardegna e in Italia».
Il presidente del Consiglio ha precisato quanto nei nove anni di gestazione del nuovo strumento urbanistico, l’applicazione del Piano paesaggistico regionale complicò la sua definizione – «Solo 13 comuni sono riusciti a portare a casa il risultato anche a causa di interpretazioni spesso contraddittorie del PPR ma anche e soprattutto per la mancanza di una legge urbanistica che consentirebbe ai comuni di applicare velocemente le proprie norme in maniera efficiente e moderna. L’impegno del Consiglio regionale – ha infine aggiunto Ganau – sarà quello di far approdare in aula quanto prima, subito dopo l’approvazione della finanziaria all’esame del’Assemblea proprio in questi giorni, il nuovo Piano Casa, ma senza una legge urbanistica moderna che semplifichi le norme, finalmente applicabili in maniera precisa ed univoca, difficilmente i comuni potranno definire regole certe e uno sviluppo urbanistico in grado di migliorare la qualità urbana e rilanciare il comparto edilizio».

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