“Con l’istituzione del “Giorno del ricordo”, introdotta con la legge 30 marzo 2004 n. 92, il Parlamento ha voluto conservare e mantenere viva la memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati dalle loro terre”. Così commenta la tragedia delle foibe e del dramma dell’esodo dalle terre del confine orientale il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais dopo aver partecipato a Fertilia alla Santa Messa celebrata dal Vescovo di Alghero-Bosa, Mons. Mauro Maria Morfino, in suffragio dei martiri delle foibe e degli esuli scomparsi.
“Il Giorno del Ricordo della tragedia delle foibe e dell’esodo è un appuntamento al quale tengo molto” – dichiara Michele Pais – “Per anni questa drammatica pagina della nostra storia nazionale non ha ricevuto la giusta attenzione che meritava. Al termine del secondo conflitto mondiale le truppe jugoslave di Tito, hanno pianificato lo sterminio sistematico degli italiani e ordinato la cancellazione dalle terre del confine orientale di ogni traccia della secolare identità italiana”.
“Contrariamente a quello che avvenuto in alcune città nel nord Italia, Fertilia fu un importante centro di accoglienza dei profughi” – continua il Presidente Pais – “e la stele di travertino bianco sormontata dal leone San Marco e situata nella piazza fronte mare è indissolubilmente legata alle storie di quegli esuli che decisero di rimanere italiani.
“Proprio questa mattina in Consiglio Regionale si è svolta una Conferenza Stampa di presentazione della proposta di legge per il recupero e valorizzazione delle Città di Fondazione in Sardegna. Una importante iniziativa che consentirà di assegnare alla Città di Fertilia un particolare status in quanto luogo privilegiato del Ricordo della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata” – Conclude Pais – “L’accoglienza riservata dalla città di Fertilia ai nostri fratelli italiani rientra a pieno titolo nel patrimonio storico e valoriale di pace e fratellanza che da sempre accomuna l’intera Isola”.