Versione per la stampa http://www.consregsardegna.it/wp-content/plugins/print-o-matic/css/print-icon-small-black.png

Finanziaria, prime audizioni in commissione. Schirru: dalle parti sociali utili spunti di riflessione

“Sulle professioni sanitarie, sui centri commerciali naturali, sulla internalizzazione delle imprese e non solo le parti sociali hanno fornito spunti interessanti per migliorare la manovra finanziaria. Sono convinto che i commissari ne terranno conto, in vista del passaggio in Aula del provvedimento”.

Lo ha detto Stefano Schirru, presidente del parlamentino al termine del primo ciclo di audizioni in commissione Bilancio per l’esame della manovra finanziaria. Le audizioni proseguiranno domani pomeriggio con i rappresentanti  del mondo del credito, delle terzo settore e dell’Università. Questa mattina è stata la volta dei sindacati, delle organizzazioni dell’impresa e del commercio. Per la Confsal Elia Pili ha insistito sulla necessità che “sia eliminato il numero chiuso in Medicina” e che sia “efficace il sostegno alle imprese e non contributi a fondo perduto”. Per la Cgil il segretario Samuele Piddiu ha denunciato “l’assenza sistematica di confronto tra il presidente della Regione, la Giunta e le parti sociali. Abbiamo incontrato Solinas una volta sola”. Poi ha aggiunto: “Questa è tutto tranne che una  manovra politica perché tutto fa tranne che rappresentare un disegno per la Sardegna, nonostante le risorse non manchino. In lavoro poi è il grande assente in questa vostra rappresentazione. Non c’è nessuna forma di premialità verso le aziende virtuose”.

Per le imprese ha parlato per primo Giorgio Del Piano, in rappresentanza di Confapi, secondo cui “per combattere lo spopolamento delle zone interne è necessario soprattutto realizzare infrastrutture”. Del Piano ha chiesto anche sostegno per l’internazionalizzazione delle imprese sarde, per la quali “la pandemia ha rappresentato uno stop alle relazioni commerciali avviate”.

Daniele Serra di Confartigianato ha chiesto più risorse per la legge di settore: “Quelle stanziate sono insufficienti visto che a marzo scorso avevamo già presentato 900 domande”. Invece, per Confesercenti Roberto Bolognese ha elogiato la manovra nella parte in cui stanzia 30 milioni di euro come contributo per la categoria. “Non era mai capitato di ricevere un intervento così importante anche se facendo bene i conti si tratterà di destinarli a circa 800 partite iva. Sarà soprattutto necessario ripetere negli anni prossimi lo stanziamento”. Bolognese ha  chiesto alla commissione Bilancio un intervento finanziario per i centri commerciali naturali, “la vera risposta ai centri commerciali artificiali di internet” e ha ricordato che “ogni giorno nell’Isola 4 attività commerciali chiudono”. A nome di Confcommercio Sara Pintus ha ribadito la richiesta sui centri commerciali naturali e ha aggiunto: “Se non ci sono servizi, nessuno rimane nelle zone interne”.

Per il mondo dell’agricoltura Maurizio Onorato (Confagricoltura) ha sollecitato “la rapida approvazione della manovra per evitare un altro mese di esercizio provvisorio” e ha chiesto inoltre “risorse per la ricerca in agricoltura, per prevenire i danni alle colture e non intervenire troppo tardi”. Pietro Tandeddu (Coopagri) ha evidenziato che nel bilanci dell’agricoltura ci sono 230 milioni di euro ma di questi 40 vanno al funzionamento dei consorzi e 120 agli stipendi delle agenzie agricole pubbliche. Sono questi i numeri che dobbiamo realmente considerare per capire come misurare gli investimenti della Regione nell’agricoltura”. Parole condivise anche dalla Coldiretti, che con Luca Saba ha chiamato in causa anche “il peso della burocrazia, che condiziona in modo severe e definitivo le scelte della politica”.

Per il mondo delle professioni l’avvocato Susanna Pisano (Conprofessioni) ha parlato tra l’altro della “mancanza di professionisti nel mondo sanitario” chiedendo alla Regione un intervento incisivo mentre per la Cna Francesco Porcu ha denunciato la mancata interlocuzione tra il mondo degli artigiani  e la Giunta regionale nella fase preparatoria della manovra. A proposto delle misure di contrasto allo spopolamento delle zone interne Porcu ha segnalato il fatto che “non tutti i Comuni sotto i tremila abitanti hanno una uguale scala di disagio”.

Per Legacoop il presidente Claudio Atzori ha parlato apertamente della “necessità che finiscano gli aiuti emergenziali a fronte di investimenti veri e propri. Notiamo invece che le misure a favore delle coop sono inalterate, nonostante in questi anni la cooperazione sarda abbia mantenuto i livelli occupativi e sia pure cresciuta, specie nel sociale e nel sociosanitario”. Anche Fabio Onnis di Confcoop ha detto che “la cooperazione è ormai presente in tutti i settori produttivi della Sardegna ed è necessaria una nuova legge di riordino del settore.

Le audizioni proseguiranno domani dalle 16.

Condividi: