La commissione Salute e assistenza sociale, presieduta da Carla Fundoni (Pd), ha proseguito le audizioni sul disegno di legge di legge presentato dalla Giunta (Dl n. 40) “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del Sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24.”. Sono stati sentiti in audizione il Magnifico rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, i rappresentanti dell’Istituto Zooprofilattico di Sassari, Sandro Rolesu, Ciriaco Ligios e Sebastiano Mario Virgilio, e il Coordinatore regionale della rete penitenziaria, Michele Usai.
Università di Sassari. “Ho letto la riforma e per me nulla osta”, lo ha affermato il Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, sentito ieri in audizione, in cui ha illustrato la situazione in cui si trova l’Aou di Sassari. Per Mariotti c’è una grande sinergia tra medici universitari e ospedalieri, i reparti stanno lavorando bene e possono contare su primari giovani e molto bravi, positivo il giudizio anche sull’assistenza ai pazienti, sono state riaperte le scuole di specializzazione di Neurochirurgia e Chirurgia pediatrica, mentre ancora ci sono difficoltà con quella di Pediatria, e l’Aou potrà contare su 127 milioni di euro per l’innovazione tecnologica grazie ai bandi Pnrr. Unico problema: manca un ospedale. “Abbiamo una buona condizione di assistenza medica, ma non abbiamo un ospedale” e ha aggiunto “abbiamo sette stabili, non uniti tra loro e spendiamo oltre 2 milioni e mezzo di euro per le ambulanze per trasferire i malati da un reparto all’altro per le visite”. Mariotti ha poi proseguito: “Non abbiamo dal punto di vista logistico la possibilità di avere un’organizzazione che ci consenta di chiamarci ospedale”. Per il Rettore si tratta di “un problema logistico gravissimo” e ha ricordato che quando si parla di sanità si parla di salvare la vita dei cittadini. Sugli investimenti, Mariotti ha spiegato che, grazie ai bandi Pnrr, l’Aou ha a disposizione 127 milioni di euro, di cui 30 saranno dedicati alla telemedicina, che potrebbe abbassare del 40% le liste d’attesa. “Siamo qui per collaborare con voi”, ha detto, “voi ci fate un piano strategico e noi lo approviamo, perché a mio giudizio chi decide è chi ha e mette i soldi”. Sulla questione dell’ospedale di Alghero, poi, è stato molto chiaro: “Se andiamo via da Alghero come Università io devo, per legge, riprendere i miei medici, perché sono professori universitari, non posso lasciarli alla Asl”, così come gli infermieri. “Noi siamo pronti a tutto: voi ci dite cosa volete fare e noi facciamo”, ma ha anche chiesto equità nelle scelte che riguardano Cagliari e Sassari. Mariotti si è detto, inoltre, favorevole a mandare gli specializzandi negli ospedali del territorio a patto che i reparti abbiano i requisiti richiesti e che i ragazzi non coprano i buchi di organico in reparti che non riguardano la loro specializzazione.
Istituto zoo profilattico di Sassari. Sandro Rolesu, direttore sanitario dell’Istituto zooprofilattico di Sassari, ha annunciato che quanto prima invieranno alla Commissione le loro proposte. “Noi abbiamo letto la proposta normativa e abbiamo concordato anche con la Commissaria straodinaria di sottolineare alcuni aspetti che probabilmente sono gli unici che necessitano di un’eventuale specificazione migliore, perché in certi momenti l’Istituto zooprofilattico viene considerato ente regionale, in certi altri questo non avviene, quindi probabilmente andrebbe definito meglio”. Rolesu ha anche sottolineato l’importanza dell’attività “One Health One Earth” svolta dall’Ente verso il corretto rapporto uomo-animale-ambiente. Il direttore sanitario, anche a nome della Commissaria, ha anche ricordato che l’Ente è in difficoltà perché manca dal 2023 il Consiglio di amministrazione e il Direttore generale.
Coordinatore regionale rete penitenziaria. Michele Usai, coordinatore regionale della rete della sanità penitenziaria, ha illustrato la situazione che ha trovato dal 20 novembre quando ha assunto l’incarico e dopo aver fatto i sopralluoghi nelle undici istituti carcerari. Tra le criticità: personale medico carente, mancanza del responsabile sanitario in alcuni istituti come quello di Nuchis e di Is Arenas, mancanza di connessione internet a Is Arenas, che non consente di fare le visite con la telemedicina. A Mamone e Is Arenas c’è anche un problema legato alle cure dentistiche. Usai ha auspicato la stabilizzazione dei medici presenti negli Istituti e ha sottolineato che c’è malumore tra i colleghi medici penitenziari nei confronti di colleghi che lavorano nelle Ascot. Il coordinatore ha anche reso noto che nella sezione femminile del carcere di Uta inizierà, a breve, la fase sperimentale per l’utilizzo di una cartella clinica digitale, che contenga i dati del paziente e che sia uniforme per tutta la Sardegna. In questo modo, in caso di spostamento del detenuto all’interno dell’Isola i dati clinici saranno immediatamente disponibili. Per quanto riguarda le Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza), Usai ha spiegato che sta cercando di prendere contatti con tutte le strutture complesse di Psichiatria per verificare la possibilità di prevedere “le cosiddette strutture di ricezione per i detenuti che sono in attesa di entrare nelle Rems”. “Ci sono sei persone in lista d’attesa e le Rems attualmente stanno dimettendo tre persone l’anno quindi per due anni non ci saranno posti disponibili”.
Usai ha anche evidenziato che la Rems non ha un responsabile, perché l’ex responsabile è andato in pensione e non è mai stato sostituito. Usai ha, anche, auspicato la presenza di qualche specialista nelle strutture penitenziarie, anche con pagamento a gettone, per evitare le uscite dei detenuti.
La presidente Fundoni ha ringraziato tutti gli intervenuti per gli importanti contributi forniti alla commissione nell’incontro di ieri e per quelli che vorranno fornire successivamente. Nel corso della seduta sono intervenuti i consiglieri Antonello Peru (Sardegna Al Centro 20Venti), Valdo di Nolfo (Uniti per la Todde) e Lorenzo Cozzolino (Orizzonte comune).