“Il numero inferiore di detenute rispetto agli uomini non giustifica un abbassamento dell’attenzione su un problema che è emergenza. La situazione delle nostre carceri già precaria a causa delle strutture inadeguate, del sovraffollamento, della carenza di personale, davanti alla detenzione al femminile diventa estremamente difficile”.
Massima solidarietà a tutta la popolazione carceraria è stata espressa dal Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, questa mattina nella sala Transatlantico, alla presentazione del libro “Oltre. La detenzione femminile. Testimonianze delle donne detenute nella Casa circondariale di Uta” organizzata da Irene Testa, garante per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
“La situazione delle nostre strutture – ha affermato il Presidente Comandini – è allarmante. Il fine rieducativo e riabilitativo è un’utopia e l’obiettivo del reinserimento del detenuto nella società è sempre più difficile. Solo grazie alle iniziative dei volontari e delle associazioni, a cui va la nostra gratitudine, si riesce ad attenuare la solitudine e a mettere in piedi dei progetti estremamente interessanti. ”
Il Presidente Comandini ha elogiato l’opera presentata, un progetto di un gruppo di detenute della Casa circondariale di Uta che dopo un corso di scrittura creativa e disegno e, con il supporto dell’associazione Socialismo, diritti, riforme, ha dato vita alla pubblicazione.