A poche ore dalla conclusione della maratona in Aula sulle norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale, un nuovo terreno di scontro si annuncia in Consiglio, sul Disegno di legge che ha come obiettivo quello di assicurare ad imprese e lavoratori “azioni di sostegno” a seguito dell’emergenza Covid 19. Per intenderci: il provvedimento proposto dalla Giunta (Dl. 162) che, dopo aver ricevuto la bocciatura di sindacati e organizzazioni di categoria nel corso delle audizioni nelle commissioni consiliari, è stato in parte rivisto e aggiornato e che approderà all’esame dell’Aula nella seduta in programma lunedì 13 luglio.
I gruppi del Pd, 5 Stelle e Progressisti sono pronti a dare battaglia e invocano una serie di interventi migliorativi, tali da rendere efficaci le azioni rivolte alle aziende e ai lavoratori. Ma prima di snocciolare le proposte emendative e le cifre degli stanziamenti, i leader delle opposizioni, con in testa i capigruppo Gianfranco Ganau (Pd), Desirè Manca (M5S), Francesco Agus (Progressisti) e Eugenio Lai (Leu), in sostituzione di Daniele Cocco, ci tengono a rispedire al mittente le accuse di “perditempo” e “ostruzionismo”, rivolte da parti del centrodestra.
«Il ritardo con il quale si procede per gli aiuti al sistema economico sardo – attacca Ganau – sono tutti della Giunta e della sua maggioranza, basta considerare che le opposizioni hanno rinunciato anche ai dieci giorni regolamentari per la relazione di minoranza, e lunedì, dopo aver favorito un iter veloce nelle commissioni, saremo in Aula con una serie di proposte migliorative per tentare di dare ai sardi le risposte che attendono da mesi». «L’esecutivo regionale – fa eco Desirè Manca – ha impiegato 132 giorni per portare in Aula il testo che punta ad aiutare l’economia dell’Isola per fronteggiare la crisi da Covid, ma piuttosto che concentrarsi sulle emergenze, non ha mancato di inserire norme e aiuti che niente c’entrano con le difficoltà e i drammi provocati dalla pandemia». «Il centrodestra – aggiunge Eugenio Lai – cerca di scaricare sulle minoranze le responsabilità e i ritardi che gli appartengono, per provare a nascondere le divisioni interne e le spaccature tra e nei partiti che la compongono». Calendario alla mano, Francesco Agus, afferma: «Il Dl 162 è stato approvato dalla giunta lo scorso 17 aprile ma è stato trasmesso al Consiglio soltanto un mese fa, con una formulazione irricevibile per la stessa maggioranza che, infatti, l’ha riscritto in commissione».
Nel mirino di centrosinistra e pentastellati: l’ipotesi di un click day per catturare gli aiuti, la scarsa efficacia e la poca tempestività della maggior parte delle misure proposte e in particolare, gli stanziamenti per i proprietari dei cavalli (450 euro a puledro), i fondi per gli indigenti destinati però alle imprese di trasformazione del latte (5 milioni) e la scarsità di risorse per la Cultura, gli operatori culturali e dello spettacolo. Alcune misure, a giudizio di Piero Comandini (Pd), Roberto Li Gioi (M5S), Laura Caddeo (Progressisti), possono essere condivise ma hanno fondi insufficienti («pochi 65 milioni per il fondo “resisto” ed è impensabile stanziare un solo milione per il sociale e la cultura») altri fondi, invece, sono stati penalizzati oltremisura («troppe le risorse sottratte a Lavoras»).
«La verità – conclude il candidato governatore del centrosinistra, Massimo Zedda (Progressisti) – è che giunta e maggioranza dimostrano di non avere la percezione della profondità della crisi che attraversa la Sardegna, mentre a noi è facile comprendere che l’intero sistema rischia di andare per aria, con la fine del blocco dei licenziamenti, con il Pil regionale precipitato a meno 12 per cento e un crollo del turismo quantificato nell’80 per cento in meno delle presenze».