Sono proseguite nel pomeriggio le audizioni della Prima Commissione “Autonomia” sulla proposta di legge per l’istituzione del Comparto Unico di contrattazione Regione-Enti Locali. Il parlamentino guidato da Salvatore Corrias (Pd) ha sentito i sindaci di Cagliari, Massimo Zedda, di Sassari, Giuseppe Mascia, di Oristano, Massimiliano Sanna, di Lanusei, Davide Burchi, di Tortolì, Marcello Ladu, di Iglesias, Mauro Usai, di Carbonia Pietro Morittu e il commissario del comune di Nuoro, Giovanni Carmelo Pirisi. Da tutti è arrivato un giudizio positivo per il percorso intrapreso dalla Commissione con l’invito ad individuare le soluzioni migliori per una proposta di legge condivisa capace di superare le criticità che si incontreranno nell’iter legislativo.
Tutti i sindaci hanno evidenziato le difficoltà in cui si trovano ad operare i Comuni alle prese con una cronica carenza di personale: «Il divario retributivo dei dipendenti comunali rispetto a quelli della Regione e delle agenzie regionali è il principale problema da risolvere – hanno detto – in questi anni sono tantissimi i dipendenti che hanno scelto di lasciare i Comuni per un posto più remunerativo». Alcuni numeri: nel Comune di Oristano lavorano oggi 212 dipendenti (con una pianta organica di 255). Nel 2024 sono andati via in 29: 6 per raggiunti limiti di età e 23 per un impiego nella Regione o nei suoi enti strumentali. Peggio ancora a Carbonia dove la pianta organica è dimezzata: su 270 posti previsti, solo 132 risultano occupati. Inutili finora anche i tentativi di coprire i posti attraverso i concorsi. I nuovi assunti, dopo un breve periodo in servizio, preferiscono trasferirsi altrove lasciando i posti vacanti. «E’ evidente che così non si può più andare avanti – hanno detto in coro i sindaci – c’è bisogno di un intervento normativo ed economico per consentire ai Comuni garantire i servizi e svolgere al meglio le loro funzioni»
Nel corso delle audizioni si è affrontato anche il tema su come incardinare l’iter legislativo. Secondo la stragrande maggioranza dei sindaci la sede più indicata è quella della Conferenza Stato-Regioni anche per evitare conflitti istituzionali che metterebbero a rischio la stessa proposta di legge.
I primi cittadini hanno anche affrontato il tema delle risorse del Fondo Unico. Il sindaco di Cagliari ha avanzato la proposta di creare un fondo speciale per i comuni-capoluogo, senza incidere sulle risorse assegnate ai piccoli comuni, per consentire ai centri più grandi di far fronte a tutte i servizi aggiuntivi frutto delle funzioni delegate da Stato e Regione.
Il sindaco di Iglesias Mauro Usai ha invece segnalato il problema dei minori da inserire in strutture protette e degli anziani non autosufficienti ospiti delle Rsa e Comunità Alloggio. Per far fronte a queste necessità – ha detto Usai – servono risorse specifiche.
Il Commissario del Comune di Nuoro Giovanni Carmelo Pirisi, infine, ha ricordato le difficoltà dei comuni delle aree interne per i quali l’autonomia finanziaria si sta via via riducendo. «I centri di montagna non sono come quelli costieri che possono assicurarsi ogni anno un maggiore gettito fiscale».
Le audizioni della Commissione sulla proposta di legge n.68 si concluderanno domani con gli amministratori straordinari delle province di Nuoro, Oristano, Gallura, Ogliastra, Sulcis Iglesiente, e Medio Campidano e delle Città Metropolitane di Cagliari e Sassari.