Le commissioni Lavoro e Bilancio in seduta congiunta, presieduta da Francesco Stara (Udc-Sardegna al Centro), hanno approvato con l’astensione della minoranza il Piano per l’occupabilità dei lavoratori (Gol), inserito nella misura 5 del Pnrr.
Con un investimento di oltre 32 milioni il programma, ha affermato l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda, ha lo scopo di rafforzare le politiche attive del lavoro in Sardegna e prevede il coinvolgimento di 22.380 persone delle quali 5968 (compresi beneficiari di Naspi e Reddito di cittadinanza) saranno impegnate in percorsi di formazione e 2238 in attività di sviluppo delle competenze digitali.
Per dare una risposta strutturata al problema dell’incontro fra domanda ed offerta di lavoro, ha aggiunto la Zedda, saranno messe in campo misure specifiche e personalizzate per l’inserimento lavorativo con particolare attenzione alle persone più “fragili” (fra i quali giovani, “neet” e donne), migliorando la capacità operativa dei Centri per l’impiego sul territorio e digitalizzando procedimenti e servizi “in rete” ai quali farà riferimento anche il mondo professionale ed imprenditoriale.
Un ruolo centrale sarà svolto dal nuovo Sistema informativo regionale globale del Lavoro, che garantirà il collegamento, l’accesso, la condivisione, lo scambio e l’aggiornamento delle informazione fra tutti i sistemi e le banche dati regionali dove, fra l’altro, confluiranno i dati sulle competenze richieste dalle imprese.
Il Piano, che dovrà essere completato entro il 2026, potrà rappresentare la vera “ripartenza” dell’economia regionale dopo la pandemia, che ha inciso molto negativamente anche sulle dinamiche del mercato del lavoro.
L’assessore Zedda, infine, ha ribadito che la Regione non ha mai avuto alcuna intenzione di escludere i c.d. “navigator” dal nuovo Piano del Lavoro e in modo particolare dalle politiche attive per le quali hanno ricevuto una formazione specialistica. I loro contratti, ha spiegato, sono stati prorogati per 2 mesi grazie alle risorse di una Regione “virtuosa” come la Sardegna, e nel futuro non solo potrà esserci ulteriore spazio per un allungamento ulteriore dei rapporti di lavoro (di altri 3 mesi) ma anche la stabilizzazione.
Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Desirè Manca (M5S), Massimo Zedda, Laura Caddeo e Gia Franco Satta (Progressisti), Ignazio Manca e Dario Giagoni (Lega) e Piero Comandini (Pd).
Terminata la seduta congiunta, la commissione Bilancio presieduta da Stefano Schirru (Psd’Az) ha proseguito i suoi lavori approvando, sempre con l’astensione della minoranza, due delibere con cui la Regione ottiene risorse per oltre 250 milioni provenienti dal Dipartimento nazionale della programmazione economica che si occupa fra l’altro della ripartizione dei fondi Fsc (Sviluppo e Coesione).
La prima, per un importo di oltre 94 milioni, riguarda interventi di contrasto all’emergenza sanitaria attraverso l’assegnazione di una “una tantum” a lavoratori autonomi (con o senza partita Iva) di diversi settori: dallo spettacolo dal vivo agli organizzatori di feste, dalle agenzie di viaggio alle palestre.
La seconda, invece, per un importo di circa 156 milioni, è suddivisa in 55 progetti “di immediata cantierabilità” riferiti a lavori pubblici, edilizia scolastica, agricoltura, trasporti, industria, reti informatiche, sanità e risorse idriche.
(Af)