La commissione Trasporti, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha ascoltato l’assessore Antonio Moro sulle problematiche della continuità territoriale aerea.
Nella sua esposizione, Moro ha ricordato la recente chiusura in soli 3 giorni della gara telematica per l’aggiudicazione delle rotte in continuità da e per la Sardegna, conclusa con una maggiore offerta dei vettori che si traduce in un maggior numero di posti/volo/giorno per gli utenti sardi. Si tratta di un bando, ha proseguito l’assessore, che non ha problemi di risorse (circa 52 milioni nel complesso), ma di copertura territoriale dopo l’esclusione dello scalo di Alghero per il quale sarà attivata la procedura negoziata di emergenza prevista dalla legge. Il problema apre una serie di interrogativi che dovranno essere chiariti in tempi brevi, ha sostenuto Moro, a partire dal vertice di domani al quale parteciperanno la Regione, il Ministero delle Infrastrutture e l’Enac. Il nostro primo obiettivo, ha detto ancora l’assessore, è quello di mettere in sicurezza il sistema dei collegamenti aerei da e per la Sardegna ma, nello stesso tempo, occorre una forte unità della comunità regionale per costruire, dopo 20 anni nei quali si sono alternate diverse soluzioni, un nuovo modello di continuità che metta assieme le migliori esperienze europee e sia davvero vicino alle esigenze dei sardi.
Moro ha poi invitato la commissione ad una riflessione di prospettiva sul trasporto aereo nella Regione affermando che, qualunque siano gli scenari di sistema, gli aeroporti dell’Isola e le società di gestione degli scali dovranno essere realtà capaci di muoversi in sintonia con i territori nei quali operano, e soprattutto con gli indirizzi strategici della Regione che dovrà avere un ruolo incisivo di coordinamento.
Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Roberto Li Gioi (M5S), Francesco Agus (Progressisti), Maria Laura Orrù (Alleanza Europa Verde), Valter Piscedda e Gianfranco Ganau (Pd) e Franco Mula (Psd’Az). Dagli interventi è emersa la volontà comune di sostenere il diritto fondamentale alla continuità, non senza alcune differenze sul modello futuro. In particolare, la minoranza non ritiene praticabile il ritorno alla “tariffa unica” (applicabile cioè a residenti e passeggeri esterni, nel “doppio senso” della continuità e dell’accessibilità) perché su questo punto la posizione negativa dell’Unione europea appare insuperabile ed un “arroccamento” della Regione rischierebbe di mettere in pericolo la trattativa. Secondo il capogruppo sardista Mula, invece, sarebbe sbagliato arrendersi od accontentarsi, proprio ora che dopo l’inserimento dell’insularità in Costituzione il confronto può essere impostato su basi totalmente nuove.
(Af)