Dopo la relazione di Stefano Schirru (Psd’Az), la commissione Sanità ha dato il primo via libera al testo di legge sui disturbi dello spettro autistico. Si tratta del P. L. 43, primo firmatario l’esponente sardista che ha ricordato come la Sardegna sia “gravemente colpita da questo fenomeno” segnalando anche che “in questo campo alcuni medici sardi si sono distinti all’interno della comunità scientifica internazionale per i loro studi. Esistono diversi livelli di criticità della malattia, che comprende anche la sindrome di Asperger e il Disturbo generalizzato dello sviluppo”. Il testo di legge prevede la redazione di linee guida per interventi e servizi a favore dei pazienti e definisce inoltre la rete integrata dei servizi per le persone affette da disturbi dello spettro autistico. “Il cuore della legge consiste proprio nell’organizzazione di una rete di coordinamento degli interventi sanitari che si effettuano in Sardegna nel campo dell’autismo, per uniformare le procedure e migliorare la qualità complessiva del servizio, con lo scopo finale di realizzare per quanto possibile l’inclusione sociale e lavorativa senza che prevalgano disparità tra pazienti abbienti e pazienti che lo sono meno”, ha detto Stefano Schirru.
Nelle prossime settimane la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus, prenderà in esame anche il testo di un’altra proposta di legge sull’autismo, la 43, primo firmatario Diego Loi (Progressisti).
Il parlamentino ha anche dato parere favorevole, con osservazioni giunte da tutti i componenti, alle linee guida della legge regionale 33 del 2018, ossia il reddito di libertà per le donne vittime di violenza. Per il 2020 sono disponibili circa 700 mila euro che saranno impiegati attraverso la rete dei Plus per finanziare i progetti personalizzati a favore di vittime di violenza.
Presentata anche la proposta di legge 181, a firma di Schirru (Psd’Az) intitolata “misure urgenti di sostegno alle strutture sanitarie private accreditate per la specialistica ambulatoriale, centro di riabilitazione, assistenza ospedaliera accreditata”. Le norme prevedono un meccanismo di anticipazione delle somme a favore dei soggetti indicati, che durante il blocco del Covid hanno lavorato meno. Non sono previsti esborsi ulteriori per il bilancio regionale: “Non toccheremo un euro, si tratta di fondi già stanziati”, ha concluso il presentatore. (c.c.)