Commissione Sanità: parere favorevole alle delibere su contratti di formazione sanitaria, piani locali Plus e Centri antiviolenza

La commissione Sanità, presieduta da Antonio Mario Mundula (Fdi) ha dato parere favorevole alle delibere di Giunta riguardanti i contratti di formazione sanitaria, i Piani locali Plus ed i Centri antiviolenza. Le delibere sono state approvate all’unanimità, fatta eccezione per quella sui Plus, sulla quale la minoranza si è astenuta.

Le delibere sono state illustrate dai funzionari dell’assessorato. Per quanto riguarda i contratti regionali di formazione, previsti dalla legge regionale 6/2020, saranno impiegate nel 2022 risorse per oltre 21 milioni a copertura di 260 contratti, comprese 79 borse di studio di area sanitaria non medica, destinate biologi, chimici, farmacisti, fisici, psicologi e veterinari. Negli anni successivi 2023 e 2024 i fondi saranno incrementati fino a 26milioni e 350mila.

I Piani locali unitari dei servizi alla persona (Plus) avranno invece una dotazione finanziaria di circa 22 milioni assegnati per il 40% in base ad una quota fissa e per 60% a seconda della popolazione residente nei 25 ambiti territoriali della Regione. Le risorse saranno trasferite in tempi brevi per l’80%.

Infine le Case di accoglienza ed i Centri antiviolenza. Le strutture, istituite dalla legge regionale 8/2007, potranno contare anche sugli interventi inseriti nella legge di stabilità 2022, che hanno portato al finanziamento complessivo di 2 milioni, del quale fanno parte anche risorse statali. Nelle annualità 2023 e 2024 è previsto un incremento ulteriore dei fondi pari a 2.5 milioni per ciascun anno. Beneficiarie del provvedimento le 4 strutture “storiche” (Olbia, Nuoro più 2 attive a Cagliari) più altre che hanno ripreso l’attività o partecipato ad un recente bando pubblico (ambiti Plus di Sanluri e Guspini, Centro antiviolenza Plus Carbonia-Iglesias, Centri antiviolenza Comuni del Marghine ed Ozieri). La ripartizione dei fondi sarà effettuata per il 70% a favore della Case di accoglienza e per il 30% ai Centri antiviolenza.

(Af)

 

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