Rinviata l’elezione del presidente e del segretario su richiesta dei gruppi di maggioranza, la commissione Sanità presieduta dal vice presidente Daniele Cocco (Leu) ha tenuto una serie di audizioni sulle strutture di Pronto Soccorso, alla presenza dell’assessore Mario Nieddu e dei responsabili di Nuoro (Michela Matta) e Carbonia-Iglesias (Viviana Lantini).
Nella sua introduzione l’assessore Nieddu ha esposto la particolare criticità delle strutture, caratterizzata da un forte aumento degli accessi ai punti Pronto Soccorso, dovuta sia alla ripresa della pandemia che, in molte realtà, alla crescita della domanda indotta dalla stagione turistica. Siamo costantemente in contatto con tutti i presidi soprattutto per garantire la copertura dei turni, ha detto fra l’altro Nieddu, ma è oggettivamente difficile fare fronte a situazioni straordinarie (però molto frequenti) anche per certe “resistenze” ad operare con flessibilità in condizioni di emergenza.
Michela Matta, responsabile del Pronto Soccorso di Nuoro, ha evidenziato che al di là dei gravi problemi di organico, la “pressione” degli utenti e la scarsa disponibilità di posti-letto rendono molto complicato anche il trattamento dei pazienti critici e della patologie tempo-dipendenti. Mentre la sua collega di Carbonia Viviana Lantini, a fronte di accessi in calo rispetto al 2019, ha però segnalato che la diffusa percezione (soprattutto nella popolazione anziana) del Pronto Soccorso come luogo sostitutivo dell’ospedale, determina l’aumento di ricoveri inappropriati dovuti alla mancanza di strutture di cura intermedie.
Numerosi gli interventi dei consiglieri regionali. Per Giorgio Oppi di Udc-Cambiamo, la sanità sarda è alle prese di problemi strutturali, a suo giudizio derivati da un rapporto contraddittorio fra assessorato e Ats che possono essere risolti solo da un intervento legislativo che elimini ogni ambiguità. L’ex presidente della commissione Domenico Gallus (Psd’Az) si è invece soffermato sulla necessità di misure di emergenza come quella dei c.d. “medici in affitto”, soluzione che non è un favore alla sanità privata ma una risposta concreta, anche se temporanea, già sperimentata con successo in molte altre Regioni ed in sistemi sanitari molto avanzati. Secondo Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, l’aumento della popolazione anziana richiede al sistema sanitario risposte nuove e, per questo, è indispensabile rivedere sulla base di dati certi l’organizzazione dei reparti di geriatria sul territorio. Per Fdi Nico Mundula ha sottolineato la centralità dei concorsi, specificando però che nei bandi devono essere inseriti vincoli in grado di assicurare anche la copertura delle sedi “disagiate”. Rossella Pinna del Pd ha dichiarato che la ripresa degli accessi ai punti di Pronto Soccorso rappresenta il pericoloso segnale di una sanità che si rivolge in massa agli ospedali perché non trova risposte nel territorio e questo, fatto, espone a rischi sempre maggiori i più deboli e chi vive lontano dai grandi centri.
Successivamente la commissione ha approvato all’unanimità alcuni pareri: modalità di attuazione del “Reddito di inclusione sociale”, disciplina della figura dell’ ”amministratore di sostegno”, fondo per matrimoni ed unioni civili e “Reddito di libertà” per le donne vittime di violenza.
Nell’ultima parte della seduta è stato sentito l’assessore della Pubblica istruzione e Sport Andrea Biancareddu che ha illustrato il programma per l’annualità 2021, che prevede la spesa complessiva di oltre 14 milioni.
(Af)