La commissione Sanità, presieduta da Antonio Mario Mundula (Fdi) ha ascoltato il commissario straordinario di Areus Simonetta Bettelini sulle problematiche del numero di emergenza 112 e dell’elisoccorso.
La dottoressa Bettelini, rispondendo ai quesiti posti da diversi commissari (in particolare Daniele Cocco di Leu e Peru di Udc Cambiamo) ha ricostruito, partendo dall’accordo del 2019 fra Regione e Ministero della Difesa, i complessi passaggi collegati al servizio e all’individuazione di Nuoro come sede provvisoria della centrale operativa del numero di emergenza.
Ci sono stati ritardi, ha spiegato la Bettelini, soprattutto sulla progettazione della struttura, per la quale il Comune di Nuoro (proprietario anche dei locali) ha dato il “via libera” nello scorso mese di agosto. Questo ha determinato, ha aggiunto, la necessità di ricercare alternative, sia perché un mese prima Sassari aveva assicurato la disponibilità immediata di una sede di proprietà regionale, sia per risolvere i problemi delle reti tecnologiche.
Sull’elisoccorso, ora “coperto” da un convenzione con l’Aeronautica militare che scadrà il prossimo 31 dicembre, la commissaria dell’Areus ha ricordato le difficoltà operative presenti presso lo scalo militare di Alghero (ricovero e manutenzione degli aeromobili) e l’urgenza, anche in questo caso, di individuare soluzioni alternative. Anche se, ha precisato, le situazioni di criticità potrebbero essere superare nell’ambito di un accordo-quadro in via di perfezionamento fra Regione-Ministero della Difesa ed Aeronautica Militare.
Complessivamente i componenti della commissione (hanno preso la parola, oltre Cocco e Peru, anche Oppi di Udc Cambiamo, Saiu della Lega, Mula del Psd’Az, Ganau del Pd e Cuccu del Misto) sia pure con differenti sfumature, si sono dichiarati insoddisfatti delle risposte e delle spiegazioni ricevute. Sostanzialmente, per quanto riguarda il numero di emergenza è stata sostenuta la scelta della sua collocazione a Nuoro, come sede di Areus che a tutti gli effetti è una “azienda regionale”. Si tratta inoltre di una scelta, è stato ricordato, maturata nella precedente legislatura e confermata in quella in corso, che può contare su un consenso molto ampio.
Più complesso invece, anche per il poco tempo a disposizione, il problema dell’elisoccorso, perché oltre alla criticità su Alghero ne sono state segnalate altre (non di infrastrutture ma di gestione del traffico) anche sul’aeroporto Olbia-Costa Smeralda, mentre nel frattempo sarebbero già state attivate 2 nuove eli-superfici presso il Brotzu di Cagliari ed il Giovanni Paolo II° di Olbia.
(Af)